Il Game Master, o Dungeon Master se facciamo riferimento a D&D, è il principale narratore e l'arbitro di gioco, descrive l'ambiente che circonda i personaggi dei giocatori i quali decidono cosa esplorare. Essendo in definitiva un giudice, il Game Master determina il risultato delle azioni dei personaggi e descrive loro le relative conseguenze. Questa è la definizione più stringata possibile di un Dungeon Master.
Ora che l'avete letta, accartocciatela e buttatela nel bidone.
Il compito primo di un Dungeon Master è quello di far divertire i propri giocatori, in definitiva il suo divertimento è quello di far divertire chi ha di fronte. Andando per gradi, che si intende per "far divertire" o ancora meglio, divertimento?
La Treccani te la butta leggera leggera così:
-"Quanto serva a divertire, cioè a sollevare l'animo dalle fatiche del lavoro e ad allontanare il pensiero dalle preoccupazioni quotidiane; quindi, passatempo, spasso, e talora anche piacere che distoglie da attività più serie"Bella responsabilità vero? Sostanzialmente il DM deve avere la capacità di avvolgere i propri giocatori in una storia che gli coinvolga, cioè fargli vivere il personaggio che stanno giocando al tal punto da lasciarsi alle spalle tutti i problemi e i rompimenti di scatole che sono costretti a sopportare ogni giorno. Questa capacità è una cosa che si acquisisce col tempo e con giocatori con un po' di esperienza, ma posso dare un primo consiglio:
Il mio primo consiglio è quello di iniziare a giocare in un ambiente intimo, con amiconi di vecchia data che conoscete bene e dei quali avete all'incirca l'idea di cosa piace o non piace fare. Sono vivamente consigliati snack ipercalorici e bibite ( meglio birre ).
Cosa si intende per storia coinvolgente? Qui è molto facile fraintendere immaginandosi a narrare storie mistiche Tolkieniane dove i giocatori rimangono incantati dalla tua dialettica e si immaginano vestiti di armature scintillanti pronti a cavalcare contro l'esercito nemico armati di fulmini e palle di fuoco. No, questo non è sinonimo di coinvolgente, lo è se questo fa divertire i tuoi giocatori. Ogni party ( così i veri M-Master descrivano i disgraziati che si porta appresso ) ha dei gusti specifici e a volte una sessione di gioco buttata in caciara funziona molto meglio di un sessione riflettuta e complessa, tutto dipende dall'umore dei vostri giocatori! Vi prego non cadete nell'errore di forzare i vostri giocatori a fare ciò che volete e che credete sia divertente, forse può aiutare i novellini nella primissima sessione per imparare a giocare, ma già dalla seconda si sentiranno sempre più stretti ed è una sensazione spiacevole, come di essere legati in un vagoncino su dei binari.
Eh... i famosi binari, un'altra piaga dei GDR, ma ne parleremo un'altra volta.
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Il pensiero di un Dungeon Master
RandomLa disperata testimonianza di un ragazzo che è riuscito a sopravvivere (e tutt'ora resiste) alla dura vita del Dungeon Master o Game Master che dir si voglia.