1

1.7K 74 16
                                    


Patrick distratto non si accorse che il cugino si era avvicinato all'Omega e gli stava per sferrare un calcio.

-NON OSARE TOCCARLO!- Ringhiò. -SE LO TOCCHI TI UCCIDERÒ CON LE MIE STESSE MANI...-

Emil si fermò, guardò l'altro, sorpreso e spaventato da quel tono, si allontanò dall'Omega.

Patrick si avvicinò a quel groviglio di stracci e gli sfiorò appena una spalla, delicatamente.

Lo sentì tremare come una foglia. Fece un gesto con la testa alle sue guardie che li circondarono facendo un cerchio intorno a lui.

-Lo sai che gli Omega maschi mi appartengono! PERCHE NON È STATO PORTATO DA ME?!- Ringhiò ancora.

-Lui non può lasciare il castello...- Sibilò l'altro.

-Lui mi appartiene, come è sempre stato, come sarà sempre! Avete mancato ai vostri obblighi. Ne pagherete le conseguenze, spera solo che questa creatura si rimetta presto, perché finche non starà bene, vi proibiremo di cacciare nelle MIE terre. Uccideremo chiunque non faccia parte del mio branco.-

Mormorò qualcosa ad alcune guardie che sparirono per alcuni istanti, tornando con una barella e delle coperte.

Posarono l'Omega su un fianco, e lo coprirono con delle soffici coperte. Aveva sentito tutto, ma mai aveva osato aprire gli occhi. Aveva paura, paura del futuro, paura di ciò che gli sarebbe accaduto.

E si lasciò andare all'oblio che lo stava prendendo.

----------

-Non puoi levare il permesso di caccia, cosa mangeremo?-

-Cazzi tuoi! Avresti dovuto pensarci prima!- Patrick non gridava, però si sentiva nella voce tutta la rabbia che aveva dentro.

-Non può andarsene...-

-Lui verrà via con me!-

Emil tremò, alla voce del cugino. -Ha il marchio imperiale.- Disse infine fra i denti.

Non voleva dirglielo, non voleva che Patrick lo scoprisse, che sapesse chi era in realtà quell'Omega, ma doveva dirglielo.

Le mani del cugino lo presero per il collo sbattendolo sul muro. -Hai trattato come una delle peggiori bestie un povero Omega, sapendo di piu che è un Omega Imperiale?- Ringhiava, aveva i denti da lupo che gli uscivano dalle labbra. -Sai cosa ti capiterà se si viene a sapere?-

-Per questo deve rimanere qui!!!-

Patrick scosse la testa. -Lo porterò via! Lo curerò, e lo farò riportare alla sua casata! Cosa cazzo vi ha detto il cervello? Tuo padre ha tenuto nascosto una cosa simile alla famiglia imperiale! Spero che vi spoglieranno dei vostri privilegi, appena lo verranno a sapere. Sempre vada bene, se si incazzeranno siete tutti morti...-

Fece circondare la barella da un'altra fila di guardie e se ne andarono con calma.

----------

Emil strinse gli occhi in due fessure.

Chiamò a sé i suoi piu fedeli. -Li voglio morti, entrambi, prima che venga riportato alla famiglia Imperiale.-

I quattro uomini accanto a lui annuirono e si defilarono in fretta.

Suo padre aveva creato il caos, portando quell'omega con se, figlio di una delle sue amanti, aveva portato al castello un schifoso schiavo. E nemmeno uno qualunque, un Omega con il marchio Imperiale.

Sua madre, la Luna, scelta a caso e non come compagna decisa dalla Dea, lo aveva cresciuto con l'odio verso quella creatura che non doveva esistere.

Lo aveva trattato sempre bene, e quando aveva lasciato il campo al figlio, non immaginava certo che il risentimento covato per anni verso lui e quell'Omega si scatenasse in quel modo. Aveva cercato piu volte di fermarlo.

Ma aveva causato ancora più danno.

Era stato suo padre, con discrezione ad avvisare Patrick che c'era un Omega maschio al castello del cugino. Non gli aveva fornito altre notizie. Non poteva dirgli ciò che era quel giovane. In pochissimi lo sapevano.

In uno dei suoi atti di pazzia, il figlio aveva bruciato la pelle della povera creatura, ma in due giorni la pelle era ritornata a posto, e il marchio risplendeva forse quasi piu di prima.

Imperium Omega *Serie Imperium 2*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora