Capitolo 5

1.2K 128 231
                                    

Aron's Pov

Resto immobile come una statua a fissare la sua foto!
Io che resto impassibile difronte a tutto il genere femminile, sono qui, davanti ad uno specchio a fissare la fotografia di una ragazza che neanche conosco.

Riprenditi cretino!

Sta' zitta un attimo, ho bisogno di metabolizzare la situazione.

Devi metabolizzare prima il tuo cervello

Quanto è bella. Non riesco a smettere di guardarla, immaginavo fosse bella, ma così è troppo anche per me.

Adesso si è infatuato di una fotografia, dove andremo a finire

Non mi sono infatuato di un bel niente! Sto solo ammirando la bellezza di questa ragazza, punto!

"Aron ci sta aspettando la limousine, se non ti sbrighi sballerai tutti i piani."

"Ho finito"

Indosso la giacca, prendo i documenti, il portafoglio e le sigarette ed esco dalla stanza.

"Ti sei deciso finalmente"

Mentre l' ascensore ci porta al piano di sotto, metto le mani in tasca e capisco di aver dimenticato qualcosa.

"Cazzo nella fretta ho dimenticato il telefono. Aspettami giù, sarò un razzo."

"No Aron, siamo in ritardo e sai benissimo che non possiamo permetterci intoppi."

Guardo l' orologio e noto che ha ragione. Sbraito mentalmente in tutte le lingue del mondo, perché avrei voluto dirle quanto fosse bella.

"Cazzo ci avrei messo un secondo!"

"Meglio così! Ti voglio concentrato stanotte!"

Bea's Pov

Siamo in pista e tra un ballo e l' altro controllo il telefono, per vedere se c'è un messaggio da parte di Black, ma da quando gli ho inviato la mia foto è scomparso.

Forse si aspettava che fossi diversa, molto probabilmente ora sarà in compagnia di qualche bella ragazza. E io come una cretina gli ho mandato anche la mia foto.

Ma il pensiero che mi attanaglia la mente in questo momento è il perchè me ne stia preoccupando così tanto.

"Hey biondina ti va' di ballare con me?"

Anche se è il classico spaccone tutto muscoli e niente cervello decido di ballarci un po' insieme, per togliermi dalla testa l' immagine di Black. Assurdo non conosco niente di lui, eppure mi è entrato nella testa, come mai nessuno prima d'ora.

Balliamo vicini, forse troppo per i miei gusti, ma stasera non voglio farmi le mie solite pippe mentali. Stasera voglio sentirmi libera da ogni preoccupazione.

"Vuoi vedere l'effetto che mi fai?"

Prende la mia mano e l'appoggia sul cavallo dei suoi jeans.

È un secondo, come se il mio corpo avesse reagito d'impulso, difronte a questo lurido gesto. Con un movimento netto gli tiro un calcio, lì dove un secondo prima aveva appoggiato la mia mano.

"D'ora in poi se ti permetterai anche solo a guardarmi ti farò pentire di essere nato!" Queste sono le uniche parole che sono riuscita a sussurrargli nell'orecchio.

Mark e Jenni sono intenti a ballare tra loro, li afferro e li porto verso l' uscita. Solo lì mi lascio andare, e le lacrime cominciano a rigarmi il volto.

"Bea cosa è successo?"

"Je Jenni abbracciami"

"Cosa è successo piccola?"

Amore PlatonicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora