Un Incontro Improviso

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Lunedì 11

Era una mattina tranquilla. Mi preparai per andare a scuola, feci colazione lentamente (ancora un pò assonnato) quando mia madre urlò
<SEI IN RITARDO!!!>
e guardando l'orologio mi accorsi che era vero.
Uscii di corsa da casa mentre mi stavo ancora mettendo la giacca e corsi per la strada verso la fermata dell'autobus.

Non ci mise molto ad arrivare l'autobus anzi... Arrivò all'istante (per fortuna non ero abbastanza in ritardo da perderlo).
Avevo ancora l'affanno per la corsa, ma almeno tirai un lungo sospiro di sollievo sapendo che il viaggio sarebbe stato abbastanza lungo da potermi riposare.

Mentre aspettavo il viaggio mi guardavo intorno... Fuori dal finestrino c'era un bellissimo vista. Sull'autobus molti dormivano, alcuni leggevano o guardavo il telefono. Chiusi gli occhi e per me non ci volle molto ad addormentarmi; ma pochi minuti dopo, l'autobus freno di colpo facendomi cadere dal sedile...

Subito dopo mi ritrovai sopra un ragazzo eravamo per terra,
E mentre ero sopra di lui fra le sue braccia, ci fissammo negli occhi per qualche secondo.
i suoi occhi erano bellissimi, di un verde smeraldo.
Non so cosa stava succedendo... ma avevo una strana sensazione nel cuore. Non capivo che cosa mi stava prendendo ma ovviamente l'imbarazzo prese il sopravvento e tutte due arrossimmo.
Nessuno dei due riuscì a dire una parola, e così lui fece un sorriso.

Il viaggio non durò ancora per molto. Arrivai a scuola, ma il ragazzo non lo vidi più <forse era già sceso.> pensai tra me e me. Tra tutto quel casino non riuscì più a vederlo.
La campanella suonò lascia perdere e mi affrettati. Corsi per il corridoi ed entri in classe.

Mi sedetti subito al mio banco. Aprii il quaderno ed ero troppo preso a studiare (ance perché avevo una verifica l'ora dopo).
Il prof entrò, e con lui entro il ragazzo dell'autobus. Non capivo perché era qui... Cercai di darmi delle risposte, ma nessuna aveva un senso. Il prof spiegò che era appena arrivato in città; e lascio al ragazzo di presentarsi.
<Mi chiamo Ryan, vengo da Washington. Mi sono trasferito qui da poco.>
Il prof disse a Ryan di sedersi pure vicino a me. In quel momento arrossì un pò.

Finita la lezione Ryan ed io iniziammo ad chiacchierare...

<Mi potresti accompagnare a fare un giro per la scuola> chiese Ryan.
Io risposi gentilmente ma con ancora un pò di imbarazzo (stavo ancora pensando a quello che era successo nell'autobus)
<certo, dopo facciamo un giro>

Finito il tour, uscimmo dalla scuola e poi aspettano il autobus.
salimmo sull'autobus del ritorno e continuammo a chiacchierare.
Perlando mi spiegò che lui è la sua famiglia si erano trasferiti qui per cause di lavoro. Anche se qua avevano già una casa che quasi mai utilizzavano.
L'autobus arrivo alla mia fermata, scesi.
vidi Ryan che dal finestrino mi salutava, e anch'io lo salutai.

Entrai in casa e salutai mia madre.
Mi tolsi le scarpe e la giacca, posai lo zaino e mi sedetti a tavolo per pranzare.
Appena mi sedetti a tavolo mia madre capì dalla mio viso che era successo qualcosa <perché quel sorriso compiaciuto? E successo qualcosa a scuola?>
<no, niente> risposi a mia madre; mentre pensavo ancora a quel ragazzo che in qualche modo mi era rimasto impresso nella mente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 12, 2019 ⏰

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