•4 i miss you

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Il ragazzo finalmente si era addormentato, fra le braccia della sua amata, dopo una notte passata con l'insonnia.
Lei era arrivata alle 03:15 di notte, dopo un semplice messaggio, il quale riguardava solo un "ho bisogno di te".
Lei si era alzata dal letto con indosso una felpa nera e dei leggings del medesimo colore, dopo alcuni minuti era andata da lui; La porta, come sempre, era aperta.
E ora, per l'ennesima volta, dopo alcuni mesi a non parlarsi, erano ritornati "felici" l'uno al fianco dell'altra, non stavano ancora insieme, né altro per carità, ma erano contenti di volersi ancora bene, anche se sapevano che quello che avrebbero voluto dirsi non era un <ti voglio bene>, ma un <ti voglio con me>.
La rossa continuò ad accarezzare i ricci del corvino, il respiro di lui era pesante, evidentemente non dormiva da molto. Lei lo guardò ancora una volta, ammirando quei suoi lineamenti del viso "perfetti", i ricci ricadevano sul viso pallido, come ogni qual volta che si rispettasse, le labbra rosee erano socchiuse e gli occhi serrati.
Erano stesi entrambi sul letto, i loro corpi legati, e nel momento in cui lei si sistemò sentì la stretta, con cui il 16 enne stringeva i suoi fianchi, aumentare. Aveva paura che se ne andasse, che si allontanasse da lui, dal suo amore, dal loro amore, evidentemente reciproco.
Lei pensò a quanto la rendesse felice e al contempo triste, quella malinconia che faceva stare entrambi male, come quando si separarono, di nuovo. Non si sa come, né quando, ma avevano smesso di mandarsi quei messaggi che li facevano impazzire, l'orgoglio li aveva sovrastati.
Ma in questo momento, quei brividi piacevoli che passavano lungo le loro schiene, erano ritornati, loro era ritornati.

I Love You, Sister. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora