PROLOGO

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RIKKI

Le dita di Jace scorrono leggere e delicate sulla mia schiena, il suo respiro è regolare e la sua pelle calda a contatto con la mia.

Un tuono squarcia il silenzio, facendoci sobbalzare e accompagnando la tempesta tropicale che rende il paesaggio una vera meraviglia.

Non ho nessuna voglia di alzarmi, vorrei poltrire tutto il giorno su questo comodo letto, ma il mio stomaco continua a fare capricci, suscitando il divertimento di mio marito.

Chiudo nuovamente le palpebre, ignorando la fame e ricordando la notte appena trascorsa...

Avevo davvero bisogno di lasciarmi andare, ero stanca di opporre resistenza per qualcosa che volevo fare.

Dopo mesi e mesi, finalmente mi sono sentita viva, leggera e spensierata.

I brutti ricordi non si sono atti vivi, nemmeno una volta, eravamo solo io e Jace su questo morbido letto, persi l'uno nell'altra.

Un altro insopportabile e rumoroso brontolio, interrompe i miei pensieri, forte come il tuono che accompagna un lampo.

«Credo sia il caso si ordinare la colazione, Bambolina. Il tuo stomaco brontola come quello di un leone a digiuno da una settimana.» Ridacchia Jace interrompendo il delicato scorrere delle sue dita e lasciandomi scivolare la testa sulle lenzuola profumate.

Mi abbandono sul letto, stiracchiandomi e fissando la schiena nuda di colui che ho appena sposato, su cui fanno capolino alcuni graffi.

Tiro su la leggera stoffa bianca, coprendo il seno, mentre il sedere di Jace ondeggia verso la sua valigia, probabilmente alla ricerca di boxer.

Sui vetri, la pioggia batte sempre più forte, rendendo l'atmosfera sempre più piacevole.

Il primo giorno in un paradiso come le Maldive, e arriva un temporale di tutto rispetto, non potevo chiedere di meglio.

«Pancake?» Gli occhi verde smeraldo di Jace e il suo petto nudo, attirano la mia attenzione, accompagnati dalla sua voce rauca e sexy.

«Pancake!» Affermo continuando ad ammirarlo.

Mi stiracchio, mentre lui lascia la camera da letto a piedi scalzi.

Allargo le braccia, lasciando che i miei capelli si scompliglino ulteriormente.

Probabilmente nessuno dei due oserà mai parlare di ciò che è successo la scorsa notte, ma in qualsiasi caso non sono pentita.

Sono stanca di dover pensare sempre alla carriera, alla farsa chee abbiamo portato avanti per mesi... Adesso voglio solo divertirmi, per il resto del soggiorno.

Affronterò i problemi una volta arrivata a casa.

Rabbrividisco, non appena scopro il mio corpo nudo, per dirigermi in bagno.

Lego i miei capelli, e alcune chiazze sul collo e sul seno, attirano la mia attenzione.

Jace mi ha riempito di di scucchiotti, incredibile.

Scuoto la testa ridacchiando e aprendo l'acqua calda, per poter fare una doccia.

Comincio ad insaponare il mio corpo, ma il pensiero delle mai di Jace sul mio corpo, non mi abbandona un istante.

Ero così presa da lui da non essermi accorta dei segni che mie ha lasciato, e dei graffi che io ho lasciato a lui.

Non so cosa siamo adesso, ma non ho intenzione di fare una stupida domanda e rovinare qualsiasi cosa sia successa.

Se per lui è stato del semplice sesso, vorrei potermi illudere ancora un po', prima di affrontare la realtà.

L'acqua calda lava il mio viso e cancella i miei pensieri, Jace fa il suo ingresso in bagno, abbassa i suoi boxer e apre le ante in vetro della grande doccia.

Mi volto, lasciando che l'acqua bagni i miei capelli, sperando non abbia notato le mie guance arrossate.

«Hai dimenticato di sciogliere i capelli» Dice con tono basso, lasciando che le ciocche bagnate cadano sulle mie spalle.

Le sue dita accarezzano la mia schiena per la millesima volta, provocandomi i soliti brividi.

Sento il suo membro sfiorare il mio sedere bagnato, le sue labbra baciano la mi spalla sinstra e io cado in un vortice, prigioniera del suo tocco.

Adesso le sue mani sono sui miei fianchi, e costretta a voltarmi, entro in contatto con le sue labbra, morbide e familiari.

Le sue dita sfiorano la mia intimità, facendo sobbalzare.

«Non mi deludi mai» Sussurra sulle mie labbra, facendomi perdere un battito.

Le mie dita si stringono attorno la sua eccitazione, provocandolo esattamente come lui fa con me.

L'acqua continua a scorrere sui nostri corpi, quando le sue mani mi sollevano; la mie schiena si attacca alle piastrelle fredde e bagnate.

Un gemito sfugge dalla mie bocca, quando mi riempie completamente.

I miei seni sfiorano il suo petto ad ogni sua spinta, il suo respiri si confonde con il mio mentre le nostre lingue continuano a cercasi.

Le mie mani si aggrappano alle sue spalle, le sue dita stringono il mio sedere in un abbraccio intimo e passionale che mi rende sua, un'altra volta.


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