ἀτέχνως (Atéchnos)

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1.

Un uomo anziano sulla sessantina fece il suo pomposo ingresso, quasi trionfale, anestetizzando l'euforia mattutina degli studenti. Non era certo la prima volta che Mario De Stefano calcava il suolo scolastico fiscianese, avendo frequentato anch'egli il campus ben 40 anni prima. Un nuovo inizio, sopraggiunto in tarda età, gli si prospettava all'orizzonte. Fu così che quell'uomo dalla barba canuta ed i capelli grigiastri pettinati all'indietro, carico d'eleganza nel suo completo verde a quadri in lana mista, si presentò al suo primo giorno da docente universitario.

<<Buongiorno ragazzi. Sono il professore Mario De Stefano e questo è il corso di Arte digitale contemporanea>>, annunciò schiarendosi la voce con alcuni colpetti di tosse.

Alla presentazione del carismatico docente, tutti gli studenti presero posto e seguitarono ad avviare i computer portatili che ognuno di loro aveva repentinamente estratto dagli zaini.

<<Ragazzi, fermi. Ma che fate?>>, li rimproverò Mario bonariamente. <<Oggi non avrete bisogno di prendere appunti, perciò ascoltatemi e basta. Siamo intesi?>>.

Gli studenti dapprima si fissarono spaesati, alternando rapide occhiate alle pagine bianche di Microsoft Office aperte sui rispettivi computer, dopodiché annuirono e fecero quanto gli era stato suggerito.

<<Bene. Vi premetto che sarò breve e coinciso>>, esordì il professor De Stefano. <<Alla base di questo corso c'è un nome che sicuramente tutti voi conoscete e che imparerete a conoscere ancora meglio>>. Si avvicinò alla lavagna e, impugnando un gessetto, scrisse τέχνη. <<Dal greco antico Tèchne, arte. Ebbene sì, perché Tèchne non è solo la traduzione di arte, ma è l'arte stessa. È l'arte digitale contemporanea, colei che ha nobilitato letteratura, poesia e cinema. Cos'è Tèchne? È ben più di una grande piattaforma digitale: è la mecenate del XXI secolo. Fin dalle sue origini ha racchiuso l'arte intera, estirpandola dall'effimera forma primitiva per collocarla in un soffice ed immenso vaso, più propenso a farla germogliare: il digitale. In un periodo di transizione, quando la letteratura era dilaniata dal conflitto creatosi tra edizioni cartacee ed E-book, una nuova e lungimirante piattaforma online intraprese un progetto talmente ambizioso da sfidare e vincere un sistema artistico arido e millenario>>.

Mario fece una pausa, si sedette sulla cattedra e fissando i suoi studenti, attoniti ed affascinati, incrociò le mani con compiacimento.

<<Ma cos'è di preciso Tèchne? Se dovessimo spiegarlo ad una persona che non ha la ben che minima idea di cosa sia, cosa diremmo?>>.

Un ragazzo al primo banco subito alzò la mano e prese la parola.

<<Potremmo dirgli che Tèchne è una piattaforma digitale che racchiude film, letteratura e poesia. In cambio di un minimo prezzo mensile mette a disposizione del cliente tutto ciò che racchiude il suo immenso database. Oltre a questo, finanzia continuamente film, romanzi, raccolte di poesie, saggi e libri in generale>>.

<<Esattamente>>, assentì il professore, facendo nuovamente suo il pallino del discorso. <<Adesso basta aprire il computer, avviare Tèchne e se per esempio vogliamo leggere I tre moschettieri, lo cerchiamo e lo leggiamo. Se vogliamo vedere l'ultimo film di Frank Smith, andiamo nella sezione "Cinema", lo cerchiamo e ce lo guardiamo. Tutto questo, ora, nel 2057, è normale, una banale prassi. Quando ero uno studente proprio come voi, nel mercato del libro coesistevano, come vi ho già accennato prima, il formato cartaceo e il formato E-book. Il cinema, analogamente, era diviso tra sala cinematografica e piccole piattaforme digitali. In mezzo a tutto questo c'era lo streaming e il download illegale per entrambi gli ambiti. Così come si poteva scaricare illegalmente un film, si poteva fare lo stesso con alcuni libri. Quando Tèchne fece il suo ingresso nel mercato digitale, rivoluzionò tutto. Non per vantarmi, ma sono stato uno dei primi a collaborare con loro ed il mio successo è cresciuto di pari passo con la piattaforma. Non vi nascondo che sono sempre stati risoluti nel rivaleggiare con formati cartacei e sale cinematografiche. Adesso nessuno dei due esiste più. Fate parte della prima generazione che non ha nemmeno mai visto né l'uno né l'altro; sono completamente obsoleti e fuori uso. Tèchne e tutto il suo staff ha offerto appoggio a me e a molti altri artisti. Letteratura e cinema si sono pian piano spostate esclusivamente sulla loro creatura che non è banalmente una misera traduzione dal greco antico, ma è arte stessa. Sono uno scrittore di successo, un regista che la critica apprezza e ho sempre e soltanto lavorato per Tèchne; non ho mai attraversato l'antico Scilla e Cariddi di editori, agenti, produttori e di tutte le innumerevoli persone fagocitate dal complesso e futile sistema su cui prima l'arte si basava. Sapete quali sono alcuni dei motivi del successo di Tèchne a sfavore delle sale e della carta stampata?>>.

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