Buonanotte

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Poteva sentire l'energia della rigenerazione corrergli nelle vene, ma lui resisteva.
Aveva appena pronunciato le ultime parole con leggera fatica, alternando tra di loro alcuni momenti per respirare.
Non aveva paura di cambiare, ma doveva resistere, doveva vederla un'ultima volta.
D'altronde se la sua precendente rigenerazione si era concesso un ultimo sorriso di Rose, perché lui non poteva vederla?
Amelia Pond.
La sua migliore amica.
Quanto le aveva voluto bene?
Neanche lui avrebbe saputo dare una definizione o una quantità a quel bene.
Quando l'aveva persa, sotto il gelido tocco dell'angelo, un dolore immane lo aveva investito completamente.
La giovane Amelia Pond, che se ne n'era andata sotto i suoi occhi.
La ragazza che aveva aspettato.
L'energia si faceva sentire, sempre di più, sempre di più.
Ma doveva resistere.
La sua mente decise di fargli un regalo : una visione.
Una piccola bimba dai capelli rossi, corse tra le scale del TARDIS.
"Amelia" pronunciò sognante.
Ah quanto gli piaceva quel nome, era così bello, leggiadro.
Lo aveva sempre pronunciato con orgoglio, assaporandone il dolce suono.
"Chi è Amelia?" La voce di Clara lo ridestò : si era quasi dimenticato della presenza di quest'ultima.
"È stata la prima a vedere questo volto" disse, cercando con lo sguardo la figura della piccola Amelia.
L'uomo dello spazio si ritrovò a parlare nuovamente, parlava della vita, dei cambiamenti.
Quel discorso, che sembrava un addio, un addio a quel che era : il Dottore col cravattino.
Si ritrovò a giurare che mai, mai avrebbe scordato chi era stato.
Mai si sarebbe scordato di quando era lui il Dottore.
Ma come avrebbe mai potuto?
Dimenticarsi chi era stato, sarebbe stato come dimenticare Amelia.
Sentì dei passi, si girò nella direzione delle scale e la vide : bella com'era sempre stata.
Avanzava lentamente verso quello strambo Signore Del Tempo.
Gli arrivó di fronte e con dolcezza gli posò una mano sulla guancia, stessa cosa fece il Dottore.
"Uomo Stropicciato, buonanotte" disse Amelia, quasi in sussurro.
Poi scomparve, e le mani di lui toccarono il vuoto.
Ora era pronto.
Ora era pronto a cambiare.
Aveva detto addio alla sua migliore amica.
Ma no, non diciamo "addio".
A lui non piacciono, era stato più un arrivederci.
Un "buonanotte" come promessa che il giorno dopo si sarebbero rivisti.
Ma non sarebbe accaduto, lui lo sapeva bene, però era pronto.
Si slacciò, con rammarico, il cravattino lasciandolo cadere a terra.
Questo cadde con lentezza, quasi non volesse abbandonare neanche lui il Dottore.
Salutó Clara, e, con l'immagine di un Amelia sorridente, lasció che la rigenerazione facesse quel che doveva fare.
"Buonanotte, ragazza che ha aspettato" pensò un attimo prima che dei fasci di luce dorata offuscassero la sua vista.

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