Capitolo 1

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...
"Mamma e papà non ti hanno insegnato che è molto scortese andare via nel bel mezzo di una cerimonia?"

Una voce interruppe il mio flusso di pensieri. Quella voce.

Strinsi forte la bacchetta nella mano desta e aspettai qualche secondo prima di girarmi.

Non è possibile.

"Chi sei?" proferii a denti stretti.

"Ma come? Non mi riconosci"

"N-non puoi essere tu, tu sei... morta"

E rapidamente, con la bacchetta levata, mi girai nella direzione di quella voce e, quando me la ritrovai di fronte, per poco non svenni.

Abigail Smith, mia sorella, teoricamente morta, era in piedi di fronte a me, viva e vegeta, con un sorrisetto compiaciuto sul volto.

"Ahh si, quella vecchia storia. Credo di doverti spiegare un po' di cose" continuò tranquilla la persona che avevo di fronte.

"T-tu... Io... Come fai ad essere viva? Abbiamo visto i tuoi resti bruciati, tu non..."

Gli occhi mi si riempirono di lacrime e dovetti respingere con forza l'istinto di correre lì ed abbracciarla.
Probabilmente non era realmente lei, probabilmente lo stavo solo immaginando, eppure sembrava così reale.

"Non erano i miei. Ho dovuto fingermi morta, Jane. Ti prometto che ti spiegherò tutto, ma devi venire con me."

"V-venire con te? E dove?"

"Non c'è tempo per parlarne ora. Dammi la mano."

Rimasi ferma a guardare il braccio levato di quella che sembrava essere proprio Abbie, interdetta sul da farsi.

Sarei voluta correre tra le sue braccia e lasciarmi stritolare, dirle quanto mi era mancata e quanto fossi felice del fatto che stesse bene, ma come potevo fidarmi?

"Come posso sapere che sei davvero tu?"

"Oddio, Jane. Ti sto dicendo che non c'è tempo!.. Ascoltami, dobbiamo andare adesso. Vuoi scoprire si o no la verità?"

Certo che lo volevo; non volevo altro che scoprire la verità.

Ci pensai per qualche secondo, poi un'idea mi balenò in testa e mi affrettai a chiedere: "Ricordi  la nostra vacanza negli Stati Uniti di qualche anno fa, quando trovammo quel piccolo di  Demiguise che si nascondeva nel bagno di quel pub Babbano? Gli demmo un nome: Come lo chiamammo?"

Un lampo di sorpresa le balenò negli occhi, ma si ricompose subito.

"Demi-Louise, è così che lo chiamammo. Dicevi che assomigliava alla nostra vicina, Louise, quindi creammo una fusione tra Demiguise e Louise... quindi Demi-Louise"

"Oddio...Abbie... Sei davvero tu."

"Ma certo che sono io, Jane" disse con tono dolce, avvicinandosi di più a me. "Dammi la mano e vieni con me, ma sbrigati, non abbiamo molto tempo"

Feci come chiesto e al tocco delle nostre mani, uno strano formicolio misto ad una smoderata eccitazione mi circolò in tutto il corpo; qualche istante dopo la sensazione, ormai familiare, di essere risucchiata in un vortice mi colpì: ci stavamo smaterializzando.

Light || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora