ricordati di quando
parlavamo solo
se dovevi leggere
le mie poesie.
era febbraio,
e la pioggia fredda
bagnava il mio collo caldo
non più coperti dai capelli lunghi, e tu mi dicevi di dimenticarlo.
ricordati di quando
ti chiesi di spiegarmi petrarca
e le sue opere
e tu ci mettesti quattro minuti soltanto a spiegarmelo
facendomelo amare
come ora amo te.
era marzo, e la nebbia nascondeva ogni cosa
tra cui i miei sogni
e le mie speranze.
ricorda di quando
ci mettevamo a discutere
su quanto fosse lungo il sahara
e di chi fosse il migliore
tra greci e romani.
era aprire, ed erano passati
quattro mesi nei quali
avevi ascoltato ogni singolo mio problema,
ogni singolo mio messaggio.
invece non ricordarti
di quando mi hai detto
che ero più bella
della venere di botticelli
e io ti avevo risposto
che non sarei mai entrata
con te agli uffizi.
era maggio, e ti avevo detto
che volevo restassimo amici
ma poi tu
hai accennato ad andartene
e io non ce l'ho fatta.
non dimenticarti quindi
di quando ti ho promesso che sarai la prima persona con cui andrò agli uffizi e
ti ho baciato
senza volermi fermare.
ed era giugno, ed è luglio e spero sarà agosto, settembre, ottobre.
e anche se sarà il sahara
a separarci
io saprò raggiungere
la mia venere.
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'poesie'
Poetrynon so chi tu sia, nè perché tu perda il tuo tempo qui, con me. ma sappi che dalla prima all'ultima pagina, la versione di me più nuda, ti guarda dall'altra parte, da dietro le lettere di queste poesie, che una scrittrice con poca autostima quale so...