capitolo 5❤️

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Il viaggio turistico all'interno della scuola con Harry mi ha fatto dimenticare totalmente di quello che mi ha detto mia madre di Josh e solo ora mi riviene in mente.
Non voglio dirlo a nessuno e forse è meglio che nessuno lo sappia a parte la nostra famiglia.
Non voglio nemmeno passare di nuovo tutto ciò che abbiamo passato per la mia piccola sorellina, il mio angioletto.
Abbiamo sofferto troppo e Josh non deve lasciarci è il nost rò piccolo grande guerriero e non mollerà così facilmente.
In un secondo mi passano per la testa tutte le cose successe in quest'ultima settimana e la mia mente vaga soprattutto su quel ragazzo stupendo.
Non riesco a togliermi dalla testa il suo sorriso aiuto, è qualcosa di perfetto e poi quelle fossette mamma mia.
"Angel, Angel la matita" sento qulcuno toccarmi la spalla.
È lui perfetto nelle sue imperfezioni.
"Senti ma non puoi comprartela? Tieni scherzavo" gli porgo la matita ancora sorridendo per ciò che ho detto prima.
"Senti dopo devo parlarti è importante."
"va bene" dico annuendo.
-
"pronto?"dico mentre rispondo ale telefono che squilla dopo svariate volte.
"Angel, torna a casa. Tuo fratello sta peggiorando"
le parole mi lacerano il cuore e dentro me si affannano sentimenti di angoscia e tristezza mescolata alla paura e alla disperazione.
"Angel vieni devo parlarti." è lui e dirgli di no forse mi spezzerà il cuore ma Josh ha bisogno di me.
Mi ero quasi dimenticata di lui, ma ora non posso proprio stare con lui.
"Mi dispiace devo andare, mio fratello sta male."
le parole escoo dalla bocca talmente velocemente che non mi accorgo nemmeno di ciò che ho detto, dimenticandomi del fatto che non lo avrei detto a nessuno.
"ok. ti cerco stasera." gira le spalle e va via, proprio come faccio io correndo verso casa.
-
"Angel" Josh sorride, lo fa sempre.
"Josh..io..io..." non trattengo le lacrime e prima che finisca la frase mi ritrovo con la faccia rigata dalle lacrime mescolate con il mascara.
"Non riniziare a piangere, sai che c'è la farò." dice "o forse farò la fine di sarah".
gli metto una mano sulla bocca e lo costringo a rimangiarsi ciò che ha detto.
"Senti, questo non devi più dirlo.
sai quanto fa male a me ricordarmi di lei è morta perché la vita è ingiusta e proprio ora che stavo meglio tu sei cosi? merda ecco cosa è la vita."piango.
"Scusa ma ho paura e ricordati che le parolacce non si dicono" ride mentre pronuncia quelle parole e mi asciuga le lacrime, ma i suoi occhi sono tristi e impauriti e io non so che fare.
"ti voglio bene Josh, non lasciarmi qui ti prego" ormai le lacrime hanno raggiunto il limite è tra un po' le avrò già consumate.
"io non ti lascio sola e poi ci sono mamma e papà ah e comunque ti voglio bene anche io." dice sorridendo.
Salgo in camera e. inizio a canticchiare la nostra canzone.
Amo cantare eè come uno psicologo, mi libera la mente e mi ritrovo serena e sollevata.
Ora sto ascoltando Impossible una canzone che mi ricorda sempre sarah ed è inutile negare che questa volta la musica non trova un rimedio.
Mi manca tanto e non so se riuscirò a sopportare il distacco tra me e mio fratello se morisse.
Non dovrei nemmeno pensare tutto ciò però ho paura e non so più come comportarmi, cosa fare, cosa dire e anche cosa pensare.
Non può andare via .
'sei forte c'è la farai' dico tra me e me riferendomi sia a ma che a mio fratello.
Perché se sta male lui sto male io ed è quello che sta succendendo.
Decido di uccidere i miei pensieri accendendo il computer.
"Come stai?:(" è Harry.
La mia mente cerca di trovare le parole giuste per spiegargli ciò che succede ma non le trova e mi maledico per avere le idee così corte.
"Male..ma non preoccuparti" gli scrivo mentre inizio di nuovo a piangere.
Mi fa male la testa e forse andrò a letto subito anche senza cenare ma voglio aspettare e sapere cosa risponderà Harry.
Mi manda la testa in tilt.

"mi preoccupo eccome, sai anche io ho perso una persona importante e so capirti"

non so se credergli ormai tutti dicono così per compassione e io non voglio compassione da parte di nessuno specialmente dal ragazzo che mi fa impazzire il cuore.
Decido di cambiare argomento e chiedergli ciò che mi doveva dire stamattina.

"Allora quello che dovevi dirmi?"

"Ah si, ti va di studiare assieme domani pomeriggio ho problemi con matematica"

"Va bene" sento il cuore rimpirsi di gioia e tiro un piccolo urlo di felicità tornando subito però alla realtà che mi fa tanto,troppo male.

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