Narrazione di Tsuky13...
Lasciate che vi racconti una storia...
Questa è la storia di Andrea, una ragazza di 15 anni.
Andrea è alta, formosa, molto carina, un po' cicciottella, ha i capelli castani con le punte viola, la pelle abbastanza chiara, gli occhi marroni e porta gli occhiali.
Le sue amiche sono poche ma buone, e ha una fidanzata che ama molto.
Andrea ama i film d'animazione, le favole, recitare, cantare, disegnare, e la musica è gran parte della sua vita.
Andrea adora stare nel suo mondo, fatto di personaggi di anime, film, o direttamente creati da lei.
Andrea, ha una grande immaginazione, ma è di solito una ragazza triste.
Andrea si sente inutile, sente di non fare abbastanza, non studia, non fa i compiti, non esce, non le piace stare a tavola con i genitori.
Andrea si sente depressa, non vorrebbe stare al mondo,ma va avanti, perché non vuole dare un dispiacere ai suoi cari.
Andrea si è fatta 8 tagli in due giorni durante le vacanze di Natale, di cui 5 solo oggi.
Andrea oggi, non aveva voglia di tornare a casa dopo avere visto un film con le amiche, e ha deciso di fare un giro.
Andrea è andata al parco e ai è seduta su di un'altalena ascoltando la musica.
Un'amica di Andrea, Martina, le passa accanto e le dice "Vieni con me."
Andrea e Martina fanno un giro e si siedono su un muretto, davanti a un bel tramonto.
Andrea sente la tristezza del paesaggio che le scivola addosso e decide di confessare a Martina il suo stato d'animo, le sue paure e di mostrarle i suoi tagli.
Martina la ascolta e, riassumendo il suo discorso le dice:
"Nella vita si soffre sempre, basta avere le persone giuste per aiutarti.
La vita è come una stanza.
Quando la luce è accesa, vedi i tuoi pilastri, quando la luce è spenta, tutte le tue certezze si sgretolano.
Ma non devi restare ferma, devi iniziare a camminare, magari dai una manata in faccia a qualcuno e quel qualcuno si mette a ridere.
Poi, magari, con tutte le persone che avete raccolto, riuscite a trovare un interruttore, e ad accendere la luce.
Chi non ti aiuta a trovare l'interruttore, non è tuo amico."
Andrea si rimette a piangere, e, nel mentre sono arrivate vicino a casa sua.
Andrea abbraccia Martina e le dice:
"Ti voglio benissimo."
Martina risponde:
"Anche io ti voglio bene."
Poi si salutano e ognuna torna a casa propria.
Andrea ancora non vuole tornare a casa, ma entra lo stesso, accende il telefono e si mette a scrivere.
Andrea scrive questa storia, per non dimenticarsi che ha sempre qualcuno vicino.
Vi starete chiedendo come lo so, non è così?
Bè, sono io Andrea e questo oggi, è successo.
Sento di essere inutile, una persona che piange per un niente, e so, di essere egoista a sentirmi male quando c'è gente che sta peggio, ma Martina, mi ha risollevato dal baratro, e non voglio essere idiota, e dimenticarmi questa lezione di vita, che mi ha fatto la mia amica che vive di frasi fatte, anzi, ho voluto condividere questa storia con voi, per mostrarvi.
1. Che non siete da soli;
2. Che sappiate, che non c'è una ragazza capace solo di ridere e scherzare dietro allo schermo, ma che c'è una persona, che si sente una merda, e sta nel suo mondo per non sentirsi ferita.
Detto questo, spero che la storia non vi abbia fatto stare male, ogni critica è accettata, ma ricordate che tutti hanno un volto e delle emozioni, e che qualsiasi cosa brutta che passerete, avete il dovere di cercare di parlarne con qualcuno che vi ascolti.
Tsuky13 passa e chiude.
STAI LEGGENDO
Cose a caso che voglio condividere
Sonstigesboh, in questa raccolta c'è di tutto: mie chicche di comicità, cose buffe che mi sono successe, storie che mi sono inventata e non so dove mettere e tanto altro sempre se mi darete idee.😜