Silent Screams

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TUTTI I PERSONAGGI E LE AMBIENTAZIONI SONO PRESE DAL FUMETTO "Silent Screams" DA WEBTOON, L'UNICO PERSONAGGIO MIO È LA "CREEPYPASTA/POSSIBILE SCP" DI MIA INVENZIONE, ASAKO.
So che Taiyo-noko apprezzerà il continuo della storia (me lo chiede da mesi😅). Inoltre questa è per il contest di MissDragonballizzata

Asako's PoV

Sentivo prudere dappertutto, come se mi stessi smaterializzando e ricomponendo, cercai freneticamente qualcosa in cui guardare il mio riflesso e notai sottili nastri di luce guizzarmi fuori dalla pupilla dell'occhio sano, e segni azzurri sulle guance sotto gli occhi.

Dopo poco tempo vidi tutto nero e mi accasciai a terra svenuta.

Salto temporale (un'ora? Boh)

??: "Zia, chi credi che sia questa ragazza?"
???: "Per ciò che vedo direi solo che è davvero troppo poco vestita."

Tenendo la palpebra destra chiusa aprii l'occhio sinistro e vidi due donne, una vecchia dall'aria severa e l'altra giovane circondata da un'aura gentile.

Clara: "Oh, ti sei svegliata, io sono Clara, tu come ti chiami?"
Asako: "Asako... Potreste dirmi dove mi trovo?"
Clara: "Sei vicino a dove lavoriamo, e credo potresti venire con noi per qualche minuto, sei troppo poco vestita per andare in giro così."
Asako: "Che anno è?"
Clara: "1888, perché chiedi? Non sei di qua? Magari da voi avete un calendario diverso? Vabbè, dovresti comunque fermarti a prendere dei vestiti da noi."

Questa ragazza è curiosissima... Non importa, forse c'è un motivo per il quale sono qui

???: "Lady Clara Elizabeth Parker ti pare? Stai invitando una sconosciuta nel nostro appartamento al centro psichiatrico per cosa poi? Darle un vestito che forse non le starà neanche?"
Clara: "Ma ma zia le serve un vestito altrimenti sarà un invito alla violenza su di lei."
Asako: "E onestamente non mi va di passarci, non so se ne ho già passate abbastanza, ma nel dubbio..."

Presi la parte di capelli legati nella piccola treccia che mi aveva fatto Nirel e la sciolsi di malavoglia coprendo la parte destra del mio viso.

Mi alzai in piedi con calma, mi sentivo frullata, e come se stessi per cadere faccia a terra da un momento all'altro.

Clara: "Tranquilla, adesso, al mio appartamento e troviamoti un vestito adatto, forse dovresti anche farti un bagno."
Asako: "Dai, mi si era appena fatto lo strato protettivo."
Clara: "Bella battuta, vieni dai."

Continuammo a camminare, e io a ricevere occhiatacce dalla signora dottoressa, fino ad una struttura circolare e mi fecero strada all'entrata e poi verso i piani alti, Clara mi condusse in una stanza, anzi come l'avevano chiamata loro, appartamento.

Clara: "Cerca un vestito che ti piace nell'armadio, io vado a prepararti un bagno."
Asako: "Va bene."

Aprii l'armadio che mi aveva indicato prima e adocchiai un vestito color cielo. Lo presi e chiesi a Clara.

Asako: "Questo va bene?"
Clara: "Sì, ma aspetta a metterlo ti ho preparato un bagno. Tu resta qui quanto ti pare, io vado a controllare i pazienti."
Asako: "Ok."

Cose a caso che voglio condividere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora