Capitolo 15

4.5K 187 38
                                    

CHARLIE

Aiden se n'era andato ormai da un'oretta: doveva raggiungere i ragazzi per studiare insieme in biblioteca. Rimasi sola a riflettere su quanto la mia vita fosse migliorata nel giro di poche ore, su come bastasse parlare per rimediare. I segreti non avevano mai fatto bene a nessuno, e avrei tanto voluto tornare indietro per dire alla Charlie di qualche settimana prima di non tacere, perché non ne sarebbe valsa la pena. Ma non si poteva tornare indietro, avevo pagato le mie conseguenze per aver nascosto la gravidanza ad Aiden ed ora tutto sembra tornato alla normalità.

«Principessa, seduta!» con il biscotto in mano guardai la mia cagnolina ai miei piedi, scodinzolante per la gioia e in attesa che le gettassi il suo premio. Grugnì con la linguetta di fuori per incitarmi, ma non sembrò minimamente che volesse mettersi a sedere.

Già, tutto era tornato alla normalità.

«Imparerai mai?» sospirai mettendomi a sedere al tavolo della cucina e lasciandole il suo - per nulla meritato - premio.

Il telefono dall'altra stanza emise un trillo, così mi precipitai a vedere se fosse Aiden. Rimasi abbastanza delusa quando scoprii che non era lui.

«Paige?»

La mia amica sembrava affannata «Ehi, Charlie... sei impegnata? È un problema se ti vengo a trovare?» oh-oh, conoscevo quel tono di voce.

«Guai in paradiso?»

Lei sbuffò «Prima o poi lo strozzo.»

Annuii, anche se non poteva vedermi «Ti aspetto, metto su il bollitore per il tè.»

Chiusi la chiamata e corsi in camera a vestirmi. Quel giorno era abbastanza freddo fuori, in casa non avevo ancora acceso il riscaldamento, così fui costretta a vestirmi abbastanza pesante.

Infilai la maglia a maniche lunghe e sopra un cardigan in lana abbastanza grande, poi tornai in cucina per iniziare a preparare il tè. Conoscendo Page – e la conoscevo – quando mi aveva chiamata era già salita in macchina, quindi non ci avrebbe messo troppo tempo per raggiungermi.

Diedi una sistemata alla sala e preparai l'occorrente per fare un minimo di colazione. Controllai varie mail mentre addentavo un biscotto e risposi ai messaggi dei miei zii, i quali mi invitavano per pranzare insieme quella domenica.

«Accidenti.» mormorai chiudendo gli occhi.

Non avevo ancora detto loro della mia gravidanza, né della mia intenzione di trasferirmi con Aiden a Londra non appena si fosse laureato. Quell'occasione mi si parò davanti quasi come a farlo apposta.

Il campanello suonò, annunciando l'arrivo di Paige, andai ad aprire e la lasciai entrare. Senza troppi complimenti, si andò ad accomodare al tavolo ed incrociò le braccia al petto.

«Avanti, racconta cos'è successo.» cominciai, servendo il tè.

Lei arricciò il naso e prese tra le mani la tazza fumante «Ci credi che Alec ha la faccia tosta di dirmi che non mi impegno abbastanza nel nostro rapporto? Dopo che ho accettato di convivere con lui nonostante non fossi sicura al cento per cento e dopo tutte le volte in cui gli ho detto... la parola con la "a"

Cercai di non ridere davanti alla sua repulsione nel dire ad alta voce la parola "amore", e piuttosto pensai a come esprimere il mio pensiero al riguardo senza ferirla o essere troppo brutale.

«Sono state le sue testuali parole? Ti ha detto chiaro e tondo "tu non ti stai impegnando abbastanza"?»

Lei guardò altrove e cominciò a giocherellare con l'involucro della bustina del tè «No... ma è quello che intendeva. Me l'ha fatto capire.»

BACIAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora