Capitolo 3

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Finalmente mi sono sdraiata sul mio bellissimo letto, penso non esista letto più bello e più comodo del mio. Dopo oggi ho capito che non sono più giovane come una volta ormai i diciotto anni si fanno sentire, queste tre ore di classico sono state infinite: prima la sbarra poi al centro e tira su la gamba e mento in sù, schiena dritta, petto in fuori, stendi la punta, etc etc; ad un certo punto neanche più l'ascoltavo. Però questo letto è qualcosa di magico, basta mi sono innamorata finalmente dopo tutto questo tempo ho trovato l'amore della mia vita.             

"AHHHH. -urlo- TI AMO, GIURO TI SPOSEREI"

Adesso cominci pure a farneticare, sei proprio matta

Ma non puoi stare zitta ogni tanto?!

non credo proprio

Davvero molo simpatica!

"Eden ma che cavolo vai urlando?" Dice Luca entrando in camera mia senza bussare.                               "Non esiste più bussare, la mamma dovrebbe averti educato bene visto che con me ha fatto un capolavoro. Comunque stavo dicendo al mio letto quanto lo amassi, tu non lo fai?" Detto questo lo guardo con un sorriso sornione.                                                                                                            "No che non lo faccio, io sono una persona normale. -sbuffa- Diventiamo seri com'è andato il primo giorno di scuola?"                                                                                                                                                            "Una meraviglia -dico facendo un sorriso a 32 denti- ho conosciuto molte persone simpatiche, però è successa una cosa strana, non so perché ma il maestro di classico appena ha letto i mio nome è sbiancato e non mi ha più guardato per tutte e tre le ore. Ti rendi conto per tre ore non mi ha mai corretto e non ha mai incrociato il mio sguardo.                                                                                             "Forse perché sei la più brava sorellina mia, e si è sentito oscurato da tanta superiorità ed eleganza" Una volta finito di prendermi in giro gli tiro uno scappellotto sulla nuca.

"Ragazzi venite a mangiare è pronto!" Una volta udite queste parole io e Luca ci fiondiamo in cucina come cavernicoli.                                                                                                                                                             "Calmi calmi, ho cucinato per tutti e tre" Ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere. 

Finito di mangiare andiamo tutti a dormire. Speriamo che domani il maestro di classico si comporti differentemente.

LA MATTINA SEGUENTE:

Come al solito mi svegliai in ritardo perché mio fratello si è scordato di svegliarmi perché andava di corsa all'università. Quindi ora correndo verso il teatro come una matta, secondo me avrò scordato qualcosa ma non riesco a ricordarmi cosa allora rifacciamo la lista: la tuta c'è, il body c'è, le scarpette pure...che altro manca?

Che dici Miss intelligenza mancano le calze

Ecco, hai ragione mancano le calze. Ma come ho fatto a dimenticarmele. Stupida, Stupida, Stupida...

"AHHHHH" Urlo mentre cado per terra su qualcuno. Devo smetterla di cadere sempre adesso a dei ragazzi ma come è possibile che succedono tutte a me.                                                                               "Buongiorno anche a te Eden. Credo che dovremo smetterla di incontrarci così la mattina e di andare a scuola normalmente" Appena notai che era Roberto scoppiai a ridere. Ci rialzammo e andammo a lezione.

Anche oggi avremo avuto tre ore di classico e poi due ore di passo a due sempre con lo stesso maestro di cui ancora non riesco a ricordare il nome. Era Alvaro? Antonio? Armando? Sì Armando ecco il suo nome. Se neanche mi ricordo il suo nome come posso entrare nelle sue grazie, su Eden puoi farcela oggi deve essere un'allieva fantastica. Sono solo al secondo giorno e già son disperata.

Le tre ore di classico passarono tranquillamente, anche se il maestro Armando non mi ha calcolato di pezza. Speriamo dopo nelle ore di passo a due.

Ora ci stiamo dirigendo tutti a mensa con i soliti discorsi su argomenti strani tra Roberto e Lisa, per precisare è sempre Lisa ad avere ragione. Non capisco come lei possa sopportare Roberto sono uno l'opposto dell'altra. Presa da tanta curiosità glielo chiedo.

"Lisa ma come fai a sopportarlo? Io l'avrei già mandato a quel paese!"
"Vedi Eden io devo sopportarlo per forza essendo mio fratello. Non capisco come facciate te ed Angel!"

Tutti scoppiarono a ridere vedendo la mia faccia sconvolta, ora che ci penso bene si assomigliano tantissimo ma come ho fatto a non notarlo prima?!

Forse perché sei ritardata come non poche sulla faccia della terra

Wow sei sempre di buone parole verso di me.
Interrompo il mio dialogo interiore per poter scegliere cosa mangiare. Io e Lisa optiamo per una semplice insalata con solo il mais , invece gli altri prendono dei panini con il prosciutto crudo.

Il pranzo passò tranquillamente però non ho dato molto peso ai loro discorsi perché pensavo ad Angel. Per la prima volta l'ho visto ridere con tutti; devo dire che è veramente bello, poi aveva un sorriso che sembrava illuminare tutta la stanza, ed i suoi occhi si erano chiusi in due fessure ma si riusciva sempre a vedere il celeste delle sue iridi.

"Terra chiama Eden, terra chiama Eden. Ti hanno per caso rapito gli alieni?" Dice Roberto mentre sposta una mano davanti alla mia faccia. Mi risveglio dai miei pensieri e sorrido a tutti sperando che avesse fatto una battuta.
Oddio perché mi guardano strano, quindi non avevano fatto una battuta? Ora che mi invento? Non posso farmi vedere che non ero attenta.

"Ci dispiace disturbarla Principessa ma può degnare noi poveri plebei della sua attenzione?"

Oddio di chi è questa voce? Me la sono inventata? Però poi trovo risposta, vedo Angel che mi guarda con aria da superiore. Io non capisco prima fa finta che non esista e non mi rivolge mai la parola e quando lo fa mi deride. Ma chi si crede di essere questo qui?

"Mi scusi ma io parlo solo con membri della famiglia reale, non di certo con uno come lei" Rispondo decidendo di stare al suo gioco, così facendo gli tolgo quel sorrisetto dal suo viso. Roberto e Lisa mi battono il cinque ed io guardo Angel con aria di sfida.

Il pranzo continua tranquillamente con dei discorsi frivoli e con Angel che mi lancia strane occhiate.  Andiamo in classe e come al solito il maestro Armando ci guarda in modo strano quasi con sospetto poi noto che si scambia uno sguardo con Angel quasi complice. Che strano...

Non gli do peso più di tanto e mi concentro sulla lezione; oggi è molto importante perché dovremo scegliere le coppie, speriamo che capiterò con qualcuno di simpatico. 

"Quest'anno sarò leggermente più gentile, le coppie le sceglierete voi. E non si cambieranno quindi siate prudenti nella vostra scelta" 

Mi guardo intorno per poter incrociare lo sguardo con Roberto però lo vedo già impegnato con una ragazza che mi sembra si chiami Alessia. Continuo a guardarmi in giro, ma non vedo nessuno libero, ma com' è possibile che siamo dispari in classe?          

Sento qualcuno che mi tocca la spalla, penso per attirare la mia attenzione. Faccio per girarmi e sento la sua voce. 

"Scusi Principessa, ma penso che dovrà fare coppia con un povero plebeo come me" 

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