Boys Like You {Tincan}

Due

Tin Pov's

"NON CE LA FACCIO PIÙ, OKAY? DA QUANDO LUI VI HA DETTO QUELLA CAZZATA VOI NON MI CREDETE PIÙ. SONO VOSTRO FIGLIO MA SEMBRO PIÙ UNA BAMBOLA DI PEZZA CHE PUÒ ESSERE USATA A VOSTRO PIACIMENTO MA IO SONO STANCO." Dissi e uscii da quella che era sempre stata casa mia e sbattei la porta.

Cominciai a piangere: la mia famiglia mi odiava. Io mi odiavo. Erano stati loro a farmi diventare così stronzo, era stata la mia famiglia a cambiarmi.

Vidi qualcuno fermarsi davanti a me e quando alzai lo sguardo vidi Can. Cosa ci faceva qui? Perché mi stava guardando come se gli importasse davvero di me?

"Tin... Perché stai piangendo e perché sei sotto la pioggia senza un ombrello? Dai vieni, ti porto a casa mia per farti una doccia e per darti un cambio. Magari resti a dormire da me, okay?" Mi disse lui facendomi un piccolo sorriso.

Perché voleva aiutarmi? Perché voleva aiutarmi nonostante ci fossimo sempre odiati a vicenda?

Io volevo che mi aiutasse, volevo avere l'aiuto di qualcuno per la prima volta nella mia vita.

"Bene, andiamo." Dissi io e andammo a casa, lui viveva da solo, e mi diede dei vestiti puliti.

"Il bagno è in fondo al corridoio. Quando hai finito, se vorrai, mi racconterai cosa è successo, okay?" Disse lui e io feci cenno di sì e andai verso il bagno e mi feci una bella doccia calda.

Ero felice che qualcuno mi stesse aiutando e che quel qualcuno fosse Can.

Finii la doccia e mi vestii e tornai da Can e gli raccontai cosa era successo.

"La tua famiglia è stronza. Insomma, tu non hai mai fatto niente di male e invece ti incolpano sempre. Resta qui, non tornare più in quella casa. Domani andrai a prendere le tue cose e verrai a vivere da me, okay?" Mi disse Can guardandomi e io sorrisi e feci cenno di sì.

"Bene. Da oggi in poi saremo coinquilini." Disse Can sorridendo e io ricambiai il sorriso.

Can Pov's

Vedere Tin in quello stato mi faceva male al cuore e allora decisi di aiutarlo perché anche lui meritava di essere aiutato.

Lui aveva accettato il mio aiuto ed io ne ero felice.

Tin non era un cattivo ragazzo. Aveva solo sofferto troppo e aveva una famiglia che non lo aveva mai capito e che nel momento in cui aveva bisogno di loro, loro gli hanno voltato le spalle senza pensarci due volte.

Mi misi il pigiama e poi andai nella mia stanza, che da oggi avrei condiviso con Tin, e vidi che quest'ultimo stava dormendo tranquillamente.

Mi misi accanto a lui e mi addormentai e senza accorgermene lo abbracciai.