Una sola cosa mi è sempre piaciuta del Natale.
Anzi, mi piacque ad iniziare dai miei quattordici anni.
Perché? Ora lo spiego.
Quello di cui sto parlando è la pianta del vischio.
Perché mi piace ciò che succede sotto esso.
Un bacio.
Quello che ho sempre voluto.
Il mio sogno nel cassetto.
Forse sono un po' sdolcinato, colpa mia.
Però me la raccontò Izuku. Già, avevo una idea di cosa fosse, ma non mi ero mai interessato più di tanto. Non mi era mai importato.Non mi importava mai niente di niente.
E adesso, in questo periodo Natalizio, la cosa che più spicca tra le decorazioni della mia camera, è proprio il vischio, posizionato sopra al letto, spostato lievemente dall'aria fredda che entra dalla finestra socchiusa.
-Dove stiamo andando, Shoto?
Mi chiese spostando la neve sotto ai suoi piedi mentre camminavamo in quel vialetto sempre deserto, dietro la scuola e vicino al laghetto ormai ghiacciato.
C'era una bella atmosfera, lì. Ci andavo sempre anche da solo, perché lì era calmo e tranquillo, perciò un mio modo per staccarmi dalla città.
Il prato poco prima del laghetto era completamente innevato, e continuava a riempirsi grazie ai fiocchi candidi che ancora cadevano.
-In un bel posto.
Dissi, spostando un ramo troppo lungo prima che mi potesse arrivare dritto in faccia.
Izuku affrettò il passo e alzò le braccia ai lati, girandosi verso di me e camminando all'indietro.
-Ho capito! È il laghetto dietro alla scuola, vero? Ci vado spesso.Affermò.
Saltò su una roccia ghiacciata e mi salì il panico per un attimo.
-Hey fermo, potresti cadere!
Esclamai. Lui mi sorrise.
-Non sono così stupi...
Non fece in tempo a finire la frase che mi precipitai dietro di lui e lo presi in braccio, dato che avevo visto benissimo come stava per cadere a terra.
-Ecco, vedi? Stavi cadendo.
Le sue guance si tinsero di rosa.
-Ma vedo che con te sono al sicuro, Shoto. Grazie.Io lo guardai e anche le mie guance si tinsero di un colore più scuro.
-Oh mio Dio...
Mormorai.
Avevo lui in braccio e sentivo il suo respiro sul collo.
-Puoi anche... Mettermi giù.
Io mi resi conto che lo stavo tenendo senza motivo, e con uno scatto lo lasciai giù.
Arrivammo davanti al lago ghiacciato. C'era davvero un gran freddo.
Lì vicino cresceva una pianta, poco lontana da noi: il vischio.
Izuku lo notò e si avvicinò.
-Shoto, guarda! È il vischio!
Mi chiamò. Lo raggiunsi a velocità della luce.
-Sono foglie.
Lui sorrise.
-Non solo. Sai cosa succede sotto al vischio?
Chiese. Non mi guardava ed io non risposi.
-Hai mai baciato?
Io non risposi neanche a questa domanda.
Si voltò verso di me.
-Sotto al vischio ci si bacia. Lo sapevi?
Per un secondo, pensai che volesse baciarmi.
Io annuii e appoggiai la testa al pino.
-Izuku... A te non piace questo posto, vero?
Lui sospirò.
-Già...Non è per niente accogliente...
Ridacchiò, ma non c'era niente da ridacchiare.
-Mi sa che tu sei l'unico a posto di testa che ho trovato qua.
Dice.
Poi guardò sopra di sé, il vischio.
Anch'io lo guardai.
Poi riabbassai lo sguardo e mi avvicinai a lui.
-Anche noi siamo pazzi, in fondo.
Sussurro con voce calma.
Le nostre labbra avevano un centimetro scarso di distanza.Angolo ⛡
Ohohoh
Tra pochissimo siamo nel 2020.
Ci pensate a come passa il tempo? Ieri era il primo di Gennaio dai.
Uff. Sinceramente non ho alcuna voglia di ricominciare un altro anno. Poi un altro ancora e ancora e ancora, tutti di merda.
Mi sembra quasi un loop...
Però vabbè, andiamo avanti.
Chaochao gente
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Un altro mondo
FanfictionDove viviamo? Perché viviamo? A cosa serviamo? Perché tu non ci sei? Cos'è successo quel giorno? Mi sono perso in tutto. Non so se siamo il vero mondo o ce n'è un altro, Non so se sei ancora vivo, Non so se quello che vedo è vero. Sono rimasto a qu...