4- Quando Ti Ha Scopata Non Era Gay

13 3 0
                                    

partiremo?

campeggio?

due giorni?

come mai ne sono all'oscuro?

"ma che stai dicendo?" non realizzo.

"non te l'ha detto questa mattina Jesus?"
"non mi ha mai detto nulla a parte che non posso sbattermi Alejandro"
"Ma che cazzo.. ehm o-okay, tra due giorni partiremo per il campeggio uhhh sorpresa"
"passare un mese vedendoti tutti i giorni? ma no, preferisco stare con il tuo ragno"
"guarda che Utero è scoparso 5 anni fa, è un tasto dolente" dice fingendo di asciugarsi le lacrime.

Utero era il suo ragno, l'ha trovato in una foresta, ed io l'ho (involontariamente eh) calpestato, ma lui questo non lo sa.

ma poi che razza di nome è Utero?
capisco che gli piaccia la vagina ma non esageriamo.

mi vibra il telefono che avevo dentro il top.

"perché lo metti dentro il reggiseno?" chiede trooooppo curioso.
"cállate" [stai zitto]
"ehi non usare lo spagnolo contro di me!"
"cabron" [coglione]
"ma-" non lo lascio finire che rispondo al telefono.

"ciao Alejandro"
"ehi Kim"
"è lui quello che non ti devi sbattere?" sussurra Alex.
"ti ricordi di domani sera vero?" chiede l'unico che sopporto.
"certo che sì" rispondo allontandomi da Alexander.
"beh che ne dici se passiamo anche domani mattina insieme da Starbucks?"
"certo" dico allontanandomi ancora di più dato che si sta avvicinando.
"ci vediamo là alle 10?"
"perfetto" dico prolungando la 'o' dato che Alex mi ha presa come un sacco di patate e dandomi la bellissima visione del suo di dietro.
"allora ci vediamo domani" continua Alejandro ignaro.
"si-" dico muovendomi per lasciarmi ma con la conclusione di cadere di schiena creando un tonfo.
"Kim? Kimberly? tutto bene?"
"si si, tutto bene" rispondo dolorante e guardando male Alex che se la ride di gusto.
"ci vediamo domani allora"
"a domani" e poi chiudo la chiamata.

"ridicolo" dice Alex andandosene chissà dove.

salgo le scale e vado in camera mia.

mi butto sul letto e faccio partire canzoni depresse, tanto per fare qualcosa.

piano piano, canzone dopo canzone le palpebre si fanno più pesanti.

dopo un po' mi alzo, guardo la sveglia sul mio comodino: 5.56 am.

decido di fare la mattiniera, piccola colazione salutare e corsetta.

mi alzo lentamente e mi metto leggins grigi ed un top della Calvin Klein.
scendo giù le scale e bevo un bicchiere d'acqua, indosso delle scarpe bianche da ginnastica e mi precipito fuori ed inizio a correre verso il parco.

devo seriamente andare al campeggio?
che poi Alexander non si è rivelato poi così tanto rompipalle... più o meno.
mi ha fatta cadere, rompendomi quasi la schiena ma dettagli.

pensando troppo non mi accorgo di essere a terra per aver sbattuto contro un macigno.

"scusa" dice una voce maschile aiutandomi a rimettermi in piedi.

apro finalmente gli occhi e mi ritrovo un ragazzo dagli occhi azzurri e capelli biondi, ah e il macigno era il suo petto ma dettagli, mi sembra già di averlo visto, magari andiamo a scuola insieme.

"piacere, Mike Wright, tu sei?" chiede lui sorridendomi.

"Kimberly Rodriguez"
"sei la sorella di Jesus?"
"in persona"
"infatti mi sembrava di averti vista"
"anche a me"
"ti...ti va di correre insieme?"
"sarebbe piacere"
iniziamo a correre verso il parco continuando a parlare di noi stessi.
ho scoperto che gioca a calcio, nella squadra di mio fratello, ama il gelato il limone ed ha una sorellina di 4 anni.

camping.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora