Nuova Vita

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Oggi sono in aeroporto e aspetto l'aereo che mi porterà a Londra per tutto l'anno scolastico che inizierà tra pochi giorni. Non è la prima volta che prendo un aereo con quella meta, a 12 anni feci il mio primo viaggio con una mia amica con direzione Londra... senza i miei genitori, che bello che è stato non lo dimenticherò mai.. visto che è una delle poche cose belle che il destino mi ha regalato. Finiti i controlli di sicurezza mi diriggo al gate. Poiché viaggio da sola visti i miei 18 anni, non ho nessuno che mi tenga compagnia durante il viaggio. Mentre cerco il mio posto una ragazza, bionda con una pelliccia nera e vestita con abiti che lasciano poco all'immaginazione, mi spinge mi fa cadere a terra. "togliti dalle scatole sfigata" dice, dopo anni di insulti ho imparato a rispondere "certo cagnolina ammaestrata" con la faccia scioccata va per rispondere, ma un ragazzo dalla voce a me familiare, la ferma dicendo "non sprecare fiato con certa gente" indignata mi accorgo di aver trovato finalmente il posto, poso la valigia e mi siedo. Per fortuna che sono vicino al finestrino. Mi aiuta a pensare, a sperare, e a ricordare.. i momenti;belli, divertenti, allegri... ma anche tristi, si tristi perché la mia vita
si può dire che ha avuto più bassi che alti. Non sto ora a spiegare cosa è accaduto ma forse, un giorno, troverò la persona giusta a cui raccontare tutto della mia vita senza timore.

Ho passato così tanto tempo a pensare che non mi sono accorta che siamo quasi arrivati. Vedo la città dall'alto, è stupenda. Come previsto, siamo atterrati alle 19.30, infatti è buio, ma non abbastanza da scoraggiarmi dal fare un giro nella mia amata Londra, prima di andare nella casa che ho trovato solo 1 settimana prima di partire. C'era scritto che avevo dei coinquilini.. non sono stata a guardare se fossero 3 maschi o 3 femmine. Spero di non stare mai a casa di avere sempre un motivo per distrarmi, quindi non ho problemi con chiunque saranno i miei coinquilini.
Fermo un taxi e mi faccio accompagnare in centro non credo di perdermi, poi in caso c'è Google maps. Una volta arrivata mi perdo fra negozi e vie. Più tardi mentre controllo fino a che ora ho girato tra le viette, noto che sono arrivata fino alle 21.30. Mi diriggo verso la strada principale e fermo l'ennesimo taxi della giornata per dirgli l'indirizzo della casa che sarebbe stata mia almeno per tutto l'anno. Una volta arrivata davanti alla porta dell'abitazione, noto ciò a cui non ho fatto caso 1 settimana fa. È una casa molto accogliente all'esterno.

Mi accorgo solo ora di quanto assomigli alle case che ho sempre visto e sognato sui film

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Mi accorgo solo ora di quanto assomigli alle case che ho sempre visto e sognato sui film. Questo mi rende felice, si felice, perché con la mia vita ho imparato a gioire delle piccole cose;perché se volete qualcosa e veramente dalla vita dovete avere pazienza e coraggio, senza mai arrendervi. Io credo di avere tutto ciò che serve per avere ciò che voglio dalla vita, ma ho capito che devo aspettare e non so per quanto tempo.
I fiori ora sfocati e poco visibili a causa della tarda ora incorniciano la casa, più che perfetta direi. La stanchezza muove i piedi per me ed entro nel salotto di quella stupenda casa, ha un divano grigio pelle, delle poltroncine del medesimo colore, una stufa accesa che scalda tutta la casa. Le scale difronte alla porta vanno dritte alle camere, poso le mie valige nella prima che noto non ancora personalizzata. Tiro fuori il pigiama e provo ad addormentarmi, ma come al solito non ci riesco. Decido di scendere. Prendo una coperta che ho trovato nell'armadio e scendo. Mi sdraio vicino alla stufetta prendo un cuscino dal divano e guardo fino a che ora non ho dormito. Sono le 3.10 di notte, wow, a volte ho più energie di quanto pensi. Chiudo gli occhi e pian piano mi addormento. Provo ad addormentarmi con il sorriso ormai da anni immaginando ciò che mi rende felice, ma non ci riesco e non so il motivo. Mi arrendo e crollo nel mondo di incubi creati dalla mia senzazione di solitudine quotidiana.

Mi sveglio di colpo l'incubo di questa notte era proprio terrificante. Dopo che tutti i miei amici mi hanno pugnalato alle spalle, li ritrovo nel mio sogno a fare di tutto per rovinarlo. Terrificante. Vado per buttarmi sul cuscino e piangere fino a riaddormentarmi ma, delle braccia muscolose mi prendono e invece di farmi cadere sul cuscino, mi posa delicatamente sulle sue gambe con la testa sul suo petto. Alzo la testa e lo riconosco, ricordo quegli occhi che ho disegnato alle medie fin troppe volte, incuriosita glielo domando "ti chiami Francesco?" lui con gli occhi spalancati risponde così "certo, come fai a saperlo? " facendomi fare una risatina sotto i baffi come quando eravamo alle medie, io rispondo con un altra domanda "non ti ricordi?" lo so è maleducazione e bla bla bla; con lui tutto ciò che era: educazione,formalità... spariva quindi ormai è un abitudine. Mentre io ricordavo qui bei momenti delle medie, il mio migliore amico Fran si ricorda e dice "certo che mi ricordo Miriam" poi, mi stritola in un abbraccio, facendomi sentire più piccola di quanto faceva prima, la mia risata è soffocata nel suo enorme abbraccio, pieno di parole e ricordi.
Poco dopo dice "sono le 5.30, ti va di uscire a fare una passeggiata, tanto ancora non abbiamo scuola" io con una felicità enorme, poiché credevo fosse una delle poche cose belle che nel corso della mia vita ho avuto ma che poi il destino mi ha tolto, per fortuna era solo un brutto scherzo. Con un sorriso che avevo dimenticato di avere, rispondo "certo". Mi aiuta ad alzarmi e saliamo, lui va nella sua camera che scopro essere alla sinistra della mia, ci cambiamo e usciamo. Appena usciamo faccio una risatina quasi inquietante, mi succede sempre quando ho freddo. Parlando scopro che a lui la scuola inizia 2 giorni dopo la mia. Dopo poco rientriamo e mi siedo davanti alla stufa. Credo che la terremo per tutto l'inverno, visto che i proprietari la hanno lasciata un anno fa, per trasferirsi in America e il riscaldamento è mancato per un anno intero. Preparo la colazione e sento dei passi scendere le scale.....

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