chapter 1

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~5pm  10/08~
*TALIA POV*
Avevo supplicato mia madre di non mandarmi dalla nonna quest'anno ma aveva insistito veramente tanto e ormai non c'era più niente che potessi fare per non andarci...non fraintendetemi adoro mia nonna ma quella cittá era estremamente noiosa ,Biella.Inoltre quest'anno Mamma aveva deciso di venire con me e mio fratello,cosa mai successa prima perché odiava quella città,e non so se mi faceva piacere o meno la cosa ,più che altro perché se non ci fosse stata lei avrei potuto fare come volevo dato che la nonna non mi dava limiti.
m(mamma):TALIA!! SCENDI IMMEDIATAMENTE
<<arrivo>> dissi scendendo le scale
m:hai preparato le valigie?
<<sì>>
m:ok sappi che tuo padre a momenti arriverà a prenderci,controlla se tuo fratello è pronto per piacere
<<si subito>>
<<ALESSANDRO VESTITI CHE PARTIAMO>> dissi urlando consapevole del fatto che probabilmente è in mutande stravaccato sul letto a giocare alla play.
Mio fratello ed io non abbiamo mai avuto un bel rapporto probabilmente è dovuto alla differenza d'età (talia:16/alessandro:13)
ma ad ogni modo dalla nonna era tutta un'altra storia cercavamo sempre di andare d'accordo
perché essendo molto vecchia non volevamo farla star male o farla preoccupare quindi da lei cercavamo sempre di non prenderci a manate.
a(alessandro): cazzo urli?
disse scendendo le scale
<<cazzo vuoi?>>
a:cazzo parli?
<<cazzo respiri?>>
a:soffocati
<<annega>>
f(federico): MAMMA STANNO LITIGANDO DI NUOVO
federico è mio fratello maggiore...se non la persona più inaffidabile e infantile che conosca.
<<stai zitto tu e cerca di trovarti un lavoro>>
a:infatti..hai 20 anni ,esci di casa e trovati un cazzo di lavoro che ormai sei praticamente un vecchio
..<<prima e ultima volta che sono d'accordo con te>>
DR DR DR DR *suona il citofono*
m:ok perfetto è arrivato papà,ciao fede
disse stampandogli un bacio sulla fronte
<<ciao>> a:ci si vede
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mio padre era un tipo loquace...non eravamo in confidenza ma non è un cattivo padre anche se non penso che ci tenga poi tanto alla famiglia e non lo dico con cattiveria però  certe volte basta un minimo di sesto senso femminile per capire queste piccole cose.
entrammo in macchina e papà cominciò a borbottare con la mamma..io e ale nel frattempo ci stavamo scannando per l'ultima volta prima di arrivare dalla nonna.
Il viaggio non era lunghissimo,ma non lo si può ritenere neanche corto,circa 2 ore di macchina.
Durante il viaggio ho visto la mamma piangere ma non ho detto niente perché non volevo sembrare sgarbata..
p(papà):eccoci qua
m:grazie
disse la mamma uscendo sbattendo di prepotenza la portiera
a:ciao papà. <<ciao>>
feci una breve corsetta per abbracciare la nonna e poi presi la mia valigia e la riposi in camera mia,dopo aver spreparato la valigia frettolosamente,scesi di sotto.
n:amore della nonna,quanto mi siete mancati
disse alludendo una carezza verso di me
<<anche tu nonna,tanto.>>
n:sai Talia c'è un bel ragazzetto che è viene qua ogni tanto ed è il nipote di una mia amica
<<nonna! sono fidanzata >> dissi io ridendo,era sempre la solita cercava sempre di trovarmi un fidanzato che piacesse quasi più a lei che a me,anche se i gusti della nonna non sono poi così male.
a:beh se non lo vuole lei io penso che mi farò un nuovo amico
<<HAH COME SE QUALCUNO VOLESSE FARE AMICIZIA CON TE>> dissi senza pensarci 2 volte
a:ah sí,senti nonna le cattiverie che mi dice
<<ma noooo intendevo dire che tutti vorrebbero essere tuoi amici è solo che sei così simpatico che non tutti riescono ad arrivarci>>
dissi girando gli occhi nella sua direzione fulminandolo con lo sguardo
a:oh che carina
<<stai zitto frocio>> dissi cosi a bassa voce cosi che la nonna non sentisse.
<<nonna?dov'è la mamma?>> dissi mentre mi avvicinavo al divano
n:mhh ottima domanda,fate un favore a nonna e andate a chiamarla che è pronto
a:IO NO
<<sei proprio un bambino>>
a:un bambino che non deve alzarsi dal divano
<<non posso chiamarla al cellulare?>>
n:l'ha lasciato in cucina ci ho provato anche io,
dai fai un salto dai vicini la casa di legno accanto alla nostra e semplicemente di che sei la figlia di Adria e che la nonna la chiama a casa
<<ok..>> dissi sbuffando
uscii di casa e camminai lungo il marciapiede,stava piovendo di brutto
*DiN dOn*
x:um sí?
disse un ragazzo MOLTO alto che pareva avere la mia età
<<c'è Adria?sono sua figlia>>
x:um non lo so entra pure .."PAPÀ VIENI QUAAA"
disse praticamente sfondandomi le orecchie
px:sì? salve signorina
<<buonasera c'è Adria?sono sua figlia>>
px:si certo cara,seguimi
lo seguii per un corto corridoio ben illuminato la casa era estremamente accogliente e c'era un forte odore di pino
px:giacomo polibio comunque,piacere
disse mentre lo seguivo
<<piacere mio signore>>
m:oh tesoro cosa ci fai qua
disse mia madre quando varcai la soglia del salotto
<<la nonna mi ha detto di chiamarti per la cena..>>
m:ma come?le ho detto che avremmo cenato tutti qua sta sera!
<<mi sa che si è dimenticata>>
m:ti dispiace andare a ricordare a tua nonna che ceniamo dai Polibio e di a lei e ad ale di venire
<<ehm..ok>>
tutto questo era strano mia madre odiava cenare fuori casa...tuttavia non mi feci molte domande ed eseguii il suo ordine.
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<<nonna!ale!>> dissi senza entrare in casa per paura di bagnare il pavimento
a:eh?
<<la mamma ha detto che mangiamo dai vicini>>
n: noi stiamo gia mangiando talia
a:mangia dai vicini che c'è ne piu per noi qua,ciaooo
disse alzandosi e sbattendomi la porta in faccia,lo odio,tanto.
Suonai di nuovo al campanello dei Polibio e mi aprí di nuovo il ragazzo di prima
x:oh sei tornata..e sei molto bagnata..
disse facendo una risatina
<<davvero? non l'avevo notato>> dissi sarcasticamente mentre mi faceva entrare
x:vuoi un phon?
<<si sarebbe gradito in questo momento >>
x:comunque io sono mattia
disse mentre mi faceva strada
<<in questa casa è una specie di rito presentarsi alla persone mentre la si accompagna in giro per casa?>>
m(mattia):perché?
si girò a guardarmi mentre salivamo le scale
<<anche tuo padre si è presentato così prima>> dissi ridendo
m:nah coincidenze,comunque qua c'è il phon e se vuoi posso prestarti anche una felpa dato che sei in maniche corte
<<no no non c'è ne bisogno mi basta il phon>>
m:mmh ok collegalo quá
disse attaccando il phon alla presa di una camera da letto,presumo sia la sua
<<grazie>> cominciai ad asciugarmi i capelli mentre lui se ne stava lì sdraiato sul letto ogni tanto lo vedevo con la coda dell'occhio che mi lanciava qualche sguardo d'intesa e mi faceva sentire parecchio in soggezione.
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spazio autrice
spero che il primo capitolo vi sia piaciuto presto ne arriverà un altro,fatemi sapere se vi piacciono i dialoghi diretti o se preferite che la storia sia più raccontata che dialogata :)

𝐬𝐞 𝐥𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 | 𝙢𝙖𝙩𝙩𝙞𝙖 𝙥𝙤𝙡𝙞𝙗𝙞𝙤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora