Capitolo 24

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Karma's P.O.V.

Sono da poco uscito vittorioso da una lotta all'ultimo sangue contro l'influenza.
Mi sento decisamente meglio ora, sebbene il fatto di essere ritornato a scuola non porti particolare allegria.
Non so bene cosa sia successo mentre ero ammalato, non ricordo molto, ma so che Nagisa è passato a trovarmi.
È stato pure molto gentile e dolce... Mi ha riempito di carezze e di coccole e ci siamo addormentati insieme. Erano anni che nessuno si occupava di me in quel modo, anzi forse non mi era mai capitato prima, ed ha riempito il mio cuore di felicità. Sentire di non essere soli come si pensa è gratificante.
Anche quando sono riapparso a scuola, magicamente, ha smesso di tenermi il muso e siamo tornati amici come prima.
Questo mi lascia in realtà perplesso... Soprattutto perché, ogni volta che gli parlo, noto con la coda dell'occhio quella maledetta bionda farmi un occhiolino d'intesa.
Cosa ha fatto Rio?! COSA?!
Probabilmente non me lo dirà tanto facilmente ed io non ho voglia di insistere per scoprirlo; in fondo, non mi interessa più di tanto. Nagisa mi vuole di nuovo bene, è questo l'importante.
Sembra aver dimenticato il motivo del litigio ed io non ho intenzione di riparlarne. Fingerò di aver scordato anch'io, se servirà a preservare la nostra fragile amicizia.
Però, in mezzo a tutte queste cose belle, c'è un esserino verde ed insignificante, che sta sempre in mezzo: Kayano.
Non importa quante volte io la allontani o cerchi di limitare i suoi contatti con Nagisa, lei ritornerà sempre, come il raffreddore annuale.
La cosa peggiore è Nagisa, che invece di cacciarla, sembra lieto della sua compagnia!
E lo ammetto, io sono geloso!
Tantissimo.
Mi mette sempre al secondo posto: se c'è Kayano, guarderà prima lei e poi me; se deve uscire con lei, mai annullerà il tutto per stare un po' con me.
Ormai, quasi tutti i giorni, si vede con lei fuori da scuola, dedicando a me soltanto il tempo dell'intervallo.
Anch'io esco spesso con Rio e non sono sempre libero, ma per lui disdirei gioiosamente un'uscita con la bionda.
Sono al secondo posto, non posso farci nulla.
Non sono ancora abbastanza.
Nonostante i miei sforzi, non ho fatto per davvero i progressi di cui ero tanto convinto.
Kayano, ovviamente, è felicissima di questo. Si vede da chilometri che è cotta di Nagisa ed ormai l'intera classe l'ha capito.
Tutti tranne uno: il maledetto topo blu.
Non coglie mai i suoi tentativi di flirt e la tratta come un'amica speciale... Ma sono certo che prima o poi si innamorerà di lei... ed allora io verrò messo completamente da parte.
Ogni volta che ci penso, sento l'amaro in bocca ed una morsa stretta attorno al cuore; valgo davvero così poco per lui? È così facile rimpiazzarmi?
Una piccola e morbida mano afferra la mia e mi distoglie dai miei ragionamenti.

-Tutto ok, Karma?- chiede Nagisa.

-Sì... Sì... Scusa, non ti stavo ascoltando- rispondo, ritornando rapidamente coi piedi per terra.

-Ti scusi solo con me- osserva attento.

Gli pizzico il naso fra il mio indice ed il medio, tirandolo verso il basso.

-Non sentirti speciale, mi fai solo pena-

-Dai Karma! Lasciami!- si dimena per liberarsi.

Ghignando beffardo, mollo la presa ed affondo le mani nelle tasche della giacca. Nagisa si massaggia il nasino tutto rosso, fissandomi male.

-Mi guardi storto?- lo sfido con tono arrogante.

Abbassa lo sguardo, continuando a fare un'espressione imbronciata.
È così tenero quando non osa sfidarmi e preferisce subire in silenzio. Lo fa sembrare indifeso... anche se così non è. È un ragazzo molto forte, sebbene non lo faccia notare. Già solo il fatto che sorrida sempre, malgrado la sua situazione a casa, ne è la prova.

-Sei carino- mi lascio sfuggire, mordendomi un labbro.

Diventa rosso fino alla punta delle orecchie e comincia a tirarmi dei pugni nello stomaco.

-Non prendermi in giro!- strilla.

Rido e gli cingo le spalle con un braccio, stringendolo a me affettuosamente.

-Smettila di provare a picchiarmi, piuttosto scegli dove andare. Di recente stai sempre con quella testa verde ed usciamo poco- tento di ironizzare per nascondere la delusione celata dietro alle parole.

Punta gli occhioni azzurri nei miei, incatenandomi con quello sguardo intenso; sembra voglia analizzarmi l'anima.
Non mi arrendo a quella battaglia di sguardi e lo fisso senza aggiungere altro. In un secondo l'umore di entrambi varia, mutando in uno stato di allerta.
Il tempo pare rallentare, lasciando noi due separati dal mondo circostante.
L'unica cosa che vedo sono due iridi celesti, emananti una vivida energia.
Avrà capito come mi sento? Sarà riuscito a leggermi come un libro?
Spero di no.
Odio sentirmi esposto e prevedibile.

-Andiamo a farci un giro vicino al parco, ti va?- propone infine, facendo terminare il combattimento.

E con la stessa velocità in cui tutto è mutato, così torna normale.
Il tempo ricomincia a scorrere regolarmente ed io mi sento libero di riprendere a respirare. Non sapevo neanche di aver smesso.
Non mi ha scoperto direi... Non sarebbe così rilassato altrimenti.
Non l'ho più baciato, è vero, ma nel mentre i sentimenti si sono solo ampliati e radicati maggiormente in me.
Come potrei spiegargli la mia gelosia?
Come potrei spiegargli l'attrazione che mi lega a lui?
Se non mi ha accettato prima, ora non lo farà nemmeno e, detesto ammetterlo, l'idea di essere allontanato mi intimorisce.

-Certo- mi stringo nelle spalle, fingendo disinteresse, e iniziamo a dirigerci verso la nostra meta.

Oggi è una bella giornata di sole e per essere inverno fa abbastanza caldo.
Mette di buonumore.
Al mio fianco il topo saltella euforico, calpestando le foglie secche con entusiasmo.
Anche lui mette di buonumore e non riesco a nascondere un sorrisetto.
Parliamo e scherziamo, giocando a sfotterci e a tirarci pugni innocui.
All'improvviso sento una voce stridula ed acuta che mi fa scattare sull'attenti.
Kayano.
Alzo lo sguardo, in contemporanea col microbo, e la vediamo in compagnia di altre ragazze, a me sconosciute, intenta ad ammirare dei vestiti in una vetrina. Il gruppo scoppia nell'ennesima risata rumorosa, senza un apparente motivo. 

-È Kaede...?- mormora sorpreso, già pronto ad incamminarsi da lei per salutarla.

Afferro Nagisa per i fianchi e lo tiro via, con tanta forza da sollevarlo da terra e farlo volare.
Squittisce sorpreso, attirando l'attenzione delle ragazze.
Percepisco lo sguardo di quella verde su di me, ma non mi volto nemmeno.
Chissene frega di attaccar briga con un'alga munita di membra.
Tiro il microbo nel primo bar che trovo, cercando di nasconderci per non parlare con lei.
Nagisa è mio e se ha deciso di uscire con me non lo condividerò con nessuno!

-Karma...?! Cosa fai?!- strilla confuso.

Ignoro le sue lamentele e continuo a tirarlo, stringendolo ora per un braccio.
Nel bar non c'è tanta gente e quelle poche persone ci guardano con fare interrogativo.
Effettivamente può sembrare un rapimento, ma in realtà sto solo tutelando le mie cose.
Lui si dimena, ma non è abbastanza forte per opporre una resistenza efficace.

-Karma! Ora basta!-


Angolo Autore
No, non riescono a stare insieme senza litigare quei due. 
Ora che Nagisa si è arrabbiato cosa accadrà? 

La sua furia assassina ferirà qualcuno? 

Romperà definitivamente i rapporti con Karma? 

Fuoco ed AcquaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora