cap.12

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Siamo appena arrivati in ospedale, mi dispiace troppo per Rodrigo. Di cazzate le ha fatte ma non augurerei di andare all'ospedale neanche al mio peggior nemico.
« la camera di Bentancur » chiede Fede
«321» risponde la signora sulla cinquantina dietro alla scrivania
« grazie» rispondo mentre me ne vado
«corri voglio vedere come sta» dice Fede
Mentre corriamo intravedo le facce dei miei amici e quella della mia ragazza
« come sta» chiediamo contemporaneamente io e Fede
« i dottori hanno detto che non ha niente di rotto, ma salterà due partite » mi risponde Miralem
« cazzo, possiamo vederlo?» chiede fede
« si potete entrare» dice Leo, mentre io do un bacio sulla fronte a Oriana
« Hei, guardami» le dico alzandole il mento « si sistemerà tutto»
« io entro con fede» annuncio mentre la squadra annuisce
Mentre entriamo nella stanza,l'anzia accresce dentro il mio corpo, apro la porta e entro
« Rodry come stai?»
« Potrei stare meglio, ma tranquillo non è  colpa tua. Paulo quando sono stato "aggredito", una voce mi ha detto di dirti che dovevi stare lontano da Oriana»
Cazzo,  cazzo
«Rodry e tutta colpa mia, un tipo mi  sta minacciando, diceva che se non lasciavo Oriana, avrebbe fatto del male a qualcuno ma io non ci credevo,  scusami scusami» dico ormai con le lacrime agli occhi
«Ehi è  tutto okay, adesso va da lei era davvero  preoccupata, e non ti preoccupare io sto bene»
Questa cosa dell'aggressione mi ha proprio sconvolto così saluto, e insieme a fede e Oriana torno a casa.
Arriviamo fuori al vialetto e mi rendo conto di due cose, la prima è  che non ho le chiavi, la seconda è che la porta di casa mia è  aperta.
«Fede, chiama la polizia c'è qualcuno in casa, tu Oriana rimani con lui, io entro»
«Paulo stai attento»
«Te lo prometto»
Salgo gli scalini e entro, e davanti a me trovo uno degli scenari più  brutti che abbia mai visto: mia madre, mia sorella e mio fratello legati a una sedia
«Ragazzi, state bene?»  Chiedo togliendo  lo scotch,
«È  una trappola paulo, chiama la polizia»
«Troppo tardi signora»
Mi ricordo solo la faccia di mia mamma e poi solo il
BUIO.

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