Signor Spalla Grossa

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Questa One Shot è ambientata al sesto anno, ma non succede nulla di quello che succede nel libro.


Era un lunedì freddo e piovoso. Quel sabato sarebbero venuti gli addetti alla manutenzione per rinnovare gli incantesimi di riscaldamento, quindi tutti gli studenti, oltre al sonno, avevano anche freddo.

Gli alunni più grandi si facevano pagare per lanciare incantesimi riscaldanti ai vestiti dei più piccoli, dato che quell'incantesimo veniva insegnato solo al sesto anno.
Harry, per la fortuna del suo portafoglio, aveva imparato quell'incantesimo proprio cinque giorni prima che l'inverno impazzisse, così riscaldava vestiti e lenzuola suoi e dei suoi compagni di stanza, gratis.

Quel lunedì a pranzo il preside Silente aveva detto a tutti i suoi studenti, che era stato avvertito dall'elfo domestico di guardia, di un possibile attacco a Hogwarts per arrivare a Harry Potter.

I ragazzini del primo e del secondo anno sembravano terrorizzati, mentre tutti gli altri per poco non alzarono gli occhi al cielo. Non che non avessero un minimo di terrore, sia chiaro, ma ormai gli attentati alla vita di Harry Potter si ripetevano ogni anno ed era una storia detta e ripetuta più volte.

"Quest'anno, però," aveva aggiunto Silente. "sappiamo che aspetto avrà l'attentatore. Mi dicono che sarà alto e robusto, con una spalla più grande dell'altra e avrà delle gambe un po' più corte del normale." Disse.

"Beh dai Harry, almeno quest'anno saprai di dover stare alla larga da uomini con spalle di diversa dimensione." Disse Ron, seduto al suo fianco. Aveva ragione, in effetti. Era facilmente riconoscibile un uomo con tutti quei dettagli evidenti, sarebbe stato facile catturarlo per gli elfi e gli auror già in guardia ad Hogwarts.

"Speriamo che quest'anno sia l'ultimo. Sto iniziando a stancarmi di tutte queste minacce di morte. Non muoio, lo vogliono capire?" Disse finendo col ridere, contagiando anche Ron ed Hermione.

Uscirono dalla Sala Grande e si scontrarono col gruppo di Malfoy.

"Hey Potter! Quest'anno fatti uccidere, così almeno si interromperà questa pallosissima routine." Gli urlò Draco ghignando.

"Nah, mi diverte troppo darti fastidio rischiando di morire." Rispose allora Harry.

"Ma quanto impegno, solo per darmi fastidio."

"Beh, mica lo faccio apposta. So solo sfruttare al meglio le occasioni che mi si pongono davanti."

"Che carino, vuol dire che mentre stai per morire pensi a me e rimani in vita."

"Fottiti Malfoy! Non pensare che i tuoi film mentali possano diventare realtà. Il darti fastidio è una conseguenza alla mia voglia di vivere, è diverso."

"Certo Potter. Tutte scuse."

"Andiamo Harry, non ne vale la pena rimanere qua a discutere tutto il giorno con quello lì." Interruppe l'astioso dialogo Ron, appoggiato da un'Hermione annuente.

Così andarono nella sala comune dei Grifondoro e passarono il resto del pomeriggio sui divanetti davanti al camino.

****

Il giorno dopo, martedì, fu più stancante del lunedì, in quanto avevano più ore di lezione e Malfoy approfittò di ogni minima cosa per insultare Potter. Non che prima non lo facesse, sia chiaro, ma quel giorno si stava impegnando particolarmente.

Al pomeriggio, dopo la lezione di Cura delle Creature Magiche, Harry decise di andare in biblioteca per studiare Pozioni dato che il giorno dopo avrebbe avuto la verifica. Passò tutto il pomeriggio a capire bene come funzionava la Felix Felicis e quali proprietà di quale ingrediente potevano essere dannose, se messe dentro troppo presto.

E Drarry sia *One-Shot*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora