Capitolo 1

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                         Sanem Pov's

Il sole sta tramontando, il cielo è un meraviglioso mix di colori che vanno dal giallo all'arancio scuro.
Soffia una leggera brezza e nel cielo c'è uno stormo di uccelli che vola libero verso chissà quali mete lontane.
Adesso anche io e Can siamo come loro.
Liberi e con ali forti andiamo incontro ai nostri sogni, finalmente liberi da ogni paura.
Dire addio ai nostri cari è stato difficile, ma finalmente potremo realizzare il nostro sogno di viaggiare per il mondo.
Siamo partiti da un paio d'ore ed è come se fossero passati solo pochi minuti.
Provo un tale senso di pace fra le braccia di quello che, adesso posso chiamare mio marito, che potrei restare sdraiata con lui a guardare il cielo per tutta la notte.
Can dietro di me mi accarezza i capelli e mi da dei leggeri baci sul viso e sul collo. Mi giro e poso delicatamente le mie labbra sulle sue. Quello che era iniziato come un bacio casto, pian piano diventa sempre più passionale e profondo. Bramo dalla voglia di toccarlo, di sentire il suo corpo contro il mio, di soddisfare quel desiderio irrefrenabile che si scatena ogni volta che ci tocchiamo.
È Can a staccarsi dolcemente.
''Hayatim (vita mia) se continuiamo così non riusciremo più a fermarci e voglio che la nostra prima volta sia speciale, voglio guardarti e godermi ogni dettaglio di te'' mi dice guardandomi.
Gli sorrido ''Cap. Can, se vuoi avermi dovrai prima riuscire a conquistarmi'' gli dico scherzosa allontanandomi lentamente.
Can mi osserva sorridendo con quello sguardo malizioso in viso mentre mi dirigo nella nostra camera sulla barca per togliermi l'abito da sposa.
A dire il vero sono un po' nervosa, stanotte sarà la nostra prima volta.
Non ho mai fatto l'amore e, anche se non abbiamo mai avuto occasione di parlarne, di sicuro lui avrà molta più esperienza di me.
''Sarà stato con donne molto più sicure di te che sanno cosa stanno facendo''
mi sussurra la mia voce interiore.
La zittisco immediatamente e dico a me stessa di calmarmi e non farmi paranoie inutili, dopotutto Can conosce profondamente la mia anima e non potrà mai farmi sentire a disagio.
Sento squillare il cellulare, è la mia migliore amica Ayhan. Purtroppo oggi non è riuscita a venire per il matrimonio. Le racconto delle cerimonia e lei si commuove al telefono e dice che avrebbe tanto voluto esserci.
Dopo aver fatto una doccia indosso un vestito lungo, bianco con uno scollo profondo sulla schiena e lascio i capelli sciolti sulle spalle, dopodiché vado in cerca di Can.
È al timone della barca.
Nel frattempo si è liberato anche lui degli abiti indossando dei semplici jeans e una camicia bianca con i primi tre bottoni aperti in modo da mostrare le molteplici collane.
Gli vado incontro e lui prendendomi per mano mi fa girare su me stessa, mi posizione davanti a lui al timone e mi allaccia le braccia intorno alla vita.
''Sei stupenda amore mio'' mi sussurra piano all'orecchio.
''Non so come smettere di toccarti e annusare questo tuo profumo che tanto amo'' mi dice tra un bacio e l'altro sulle spalle scoperte.
Sospiro beatamente mentre tutto il mio corpo è pervaso da brividi.
''Comunque amore ora dovremo fare una sosta. Come sai Cey Cey e Muzo si sono occupati di fare rifornimento alla barca e devono aver fatto confusione con gli scatoloni o avranno voluto farci uno scherzo dei loro, perché negli scatoloni c'erano solo i costumi che abbiano utilizzato nella nostra ultima campagna'' dice Can.
''Ehm..va bene amore, ma non siamo lontani dalla terra ferma?'' dico intrecciando le mie mani con le sue che mi cingono i fianchi.
''Vedi quell'ombra che si vede all'orizzonte?'' dice indicando un punto davanti a noi.
''È Buyukada, l'isola più grande dell'Arcipelago dei Principi. La nostra avventura comincerà da lì e poi chissà... vedremo''
''Ah...Can ma è meraviglioso'' dico girandomi per abbracciarlo.

L'isola di Buyukada è bellissima.
Siamo da poco arrivati al molo di Dilburnu e già mi sono innamorata dell'atmosfera magica e senza tempo che si respira.
Davanti a me gli ultimi battelli stanno riportando i turisti a Istanbul che si scorge in lontananza.
La mia cara Istanbul, la casa che mi mancherà tanto e che rivedrò fra due anni.
Il sole ormai è tramontato del tutto e il cielo è ormai pieno di stelle.
Scorgo la costellazione di Orione e ripenso alla prima volta che sull'amaca io e Can abbiamo passato la notte a guardare le stelle fino ad addormentarci. Ero stata così a mio agio e così nervosa al tempo stesso da non riuscire a smettere un secondo di parlare mentre lui mi guardava sorridendo e ogni tanto facendo qualche domanda.
Voltandomi vedo Can venire verso di me.
''Sanem la questione cibo è sistemata ma prima di ripartire voglio farti vedere una cosa'' dice prendendomi per mano.
Ci avviamo a piedi nudi ed è bellissima la sensazione delle pietre tiepide della spiaggia rocciosa sotto i piedi.
Arriviamo in una piccola spiaggetta che Can mi dice essere privata e resto senza fiato.
La spiaggia è illuminata da innumerevoli candele che vanno a formare un viale.
Avanzo senza fiato fino ad arrivare al letto a baldacchino posto al centro.
È adornato da tende di velo bianco che svolazzano per la leggera brezza della sera.
Le lenzuola di seta bianche sono coperte di petali di rosa e dei separè di vimini sono posti alle spalle del letto per garantire la privacy.
Mi volto verso Can con gli occhi pieni di emozione.
''Ah Can... è meraviglioso, grazie, ma non ce n'era alcun bisogno. A me basti solo tu per essere felice'' gli dico.
''Sanem tu sei la mia anima, sarai la madre dei miei figli, io passerò tutta la mia vita a farti sorridere, a stupirti, a darti la felicità che meriti'' dice accarezzandomi il viso.
''Can .. baciami'' dico attirandolo a me.
Posa delicatamente le labbra sulle mie, le nostre lingue si intrecciano, prima piano e poi con sempre più urgenza e bisogno.
Arretro senza staccare le mie labbra dalle sue.
Non so come finiamo sul letto in un vortice di mani e gambe intrecciate.
È Can a fermarsi.
''Sanem.. amore, tu non sai quanto ti desidero, quanto ho aspettato di poterti baciare e toccare.'' dice guardandomi intensamente.
''Le tue labbra, il tuo viso, il tuo corpo hanno acceso le mie notti. Voglio unire il mio corpo con il tuo, respirare il tuo profumo meraviglioso, voglio conoscerti nel profondo, fare tutto con te, ma non deve essere per forza questa notte. Non voglio forzarti, abbiamo tutta la vita davanti..''
Ma cosa ho fatto per meritare un uomo così meraviglioso?
''Can... siamo stati lontani per un anno. In tutto questo tempo il mio desiderio più grande era quello che tu tornassi. Per quanto cercassi di non ammetterlo non c'è stato un solo giorno in cui la mia mente non pensasse a te, un solo istante in cui il mio cuore non battesse per te, un solo giorno in cui mi svegliassi senza averti sognato''  dico mentre lui mi asciuga dolcemente le lacrime che non riesco a trattenere pensando a quei giorni.
''Sognavo i nostri figli, sognavo di baciarti, di svegliarmi al mattino con te. Avevo...avevo il terrore di svegliarmi perché sapevo che al risveglio sarebbe ricominciato l'incubo di una vita in cui tu non eri presente. Quindi si Can.. sono pronta. Sono pronta a vivere tutto con te perché stavolta so che al risveglio tu sarai sempre accanto a me.''
''Ah Sanem, ah Sanem ... quanto ti amo'' mi dice con quei meravigliosi occhi che brillano per l'emozione fissi nei miei.
Si alza dal letto e mi prende per mano facendo alzare delicatamente anche me.
Non avevo notato,presa dal momento, un vecchio giradischi posto su un piccolo mobile vicino al letto.
Can si allontana e sento provenire da quel punto le note di "Bana ellerini ver", la prima canzone che abbiamo ballato insieme.
Mi volto sorridendo.
''Kötü kral (re cattivo) vieni, mi devi un ballo''dico ricordando la frase che dissi quella sera.
Can si avvicina lentamente, mi prende per i fianchi e mi attira a sé.
Spingo il mio corpo contro il suo e subito i miei occhi vengono catturati dai suoi.
Iniziamo ad ondeggiare a ritmo di musica e il tempo sembra fermarsi.
Nello stesso istante ci muoviamo per unire le nostre labbra.
Le sue sono morbide e calde, in contrasto con la barba che mi pizzica leggermente, stimolando ancor di più la mia pelle già sensibile.
Allontana la bocca dalla mia e mi bacia le guance, la mascella, fino ad arrivare al lobo dell'orecchio che prima morde e poi succhia dolcemente.
I suoi baci sono bagnati, passionali e accendono in me un desiderio mai provato.
Spinta dalla voglia, intreccio le mani nei suoi folti capelli e lo esorto a continuare.
Scende con le labbra sul collo mordendo, baciando e leccando ogni centimetro di pelle.
Passando le mani in una lenta carezza sulle braccia arriva alle spalline sottili del mio vestito bianco.
Unisce i suoi occhi con i miei per chiedermi il permesso di continuare e gli faccio un leggero cenno di assenso.
Tutte le mie paure sono scomparse.
Voglio solo fare l'amore con mio marito e unire i nostri corpi come lo sono le nostre anime.
Fa scivolare delicatamente le spalline lungo le mie braccia e il vestito cade ai miei piedi.
Sotto indosso un semplice reggiseno a balconcino di pizzo bianco con un paio di mutandine coordinate.
So di non essere perfetta, nessuno lo è, ma quando alzo timidamente lo sguardo per guardare Can mi sento la donna più bella del mondo.
Mi guarda con un tale desiderio e una tale dolcezza che mi sento bruciare ovunque.
''Sanem tu mi ucciderai.'' dice.
Alzo le mani e inizio a sbottonargli la camicia posando dei leggeri baci sul suo petto man mano che la sua pelle perfetta si mostra a me alla luce della luna e delle candele.
Una volta finito poso la mano sul bottone dei jeans.
Sento la durezza della sua erezione che non riesco a trattenermi dal toccare.
Can si libera dei pantaloni e Allah Allah... sotto non indossa nulla.
È perfetto, solo e unicamente perfetto, le mie mani smaniano dalla voglia di toccarlo, di farlo mio.
Mi prende in braccio e mi adagia sul letto, chiude le tende del baldacchino e mi raggiunge.
Si china ai miei piedi e inizia a baciare prima una gamba e poi l'altra avvicinandosi sempre di più al centro del mio piacere.
Quando arriva alle mutandine affonda il naso inspirando a fondo il mio odore.
''Can... Can, ti supplico, per favore'' gemo.
Mi guarda sorridendo e sfila lentamente prima le mutandine e subito dopo il reggiseno.
Il suo sguardo è rovente mentre guarda il mio corpo ormai nudo. Riprende a baciarmi il collo, poi scende giù a succhiarmi i seni fino ad arrivare al centro del mio piacere.
Non resisto più, lo attiro sopra di me e lo bacio.
È un bacio passionale con denti che si scontrano, lingue che si uniscono e mani che esplorano.
''Can, Can'' dico senza fiato ''Ti prego, non ce la faccio più. Ti voglio.''
Fissando gli occhi nei miei e accarezzandomi i capelli con le mani ai lati della mia testa, entra dentro di me così dolcemente che mi vengono le lacrime agli occhi, non per il dolore, ma per la sua infinita dolcezza.
''Sanem è così bello! Dimmi amore se ti faccio male'' dice muovendo appena il bacino.
In risposta lo bacio intrecciando la mano in quei capelli folti che tanto amo e lo esorto ad andare più veloce andandogli incontro con i fianchi.
Perdiamo il controllo di noi stessi, le spinte diventano sempre più veloci, sempre più intense.
Sento i nostri corpi sudati strusciarsi e il freddo delle collane di Can a contatto con i miei seni.
''Can è troppo bello... troppo'' dico gemendo.
Can fissa i suoi occhi nei miei: sono sull'orlo delle lacrime per l'emozione, così come i miei.
''Sanem, ti amo così tanto. Ti amerò per sempre.'' dice.
''Ti amerò per sempre anch'io, niente ci potrà mai separare.''
E insieme raggiungiamo il piacere.


My Life With You - (Daydreamer Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora