La prima volta che successe.

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Ho appena finito di truccarmi quando il clacson della macchina di Joe mi fa sobbalzare.

Spalanco la finestra e lo vedo appoggiato al cofano con una rosa gialla in mano. Oggi compio diciassette anni!

"Sono pronta, ora scendo!"

Mi do un'ultima occhiata allo specchio: capelli mossi di un biondo cenere, occhi color nocciola, di fisico e statura perfettamente nella media.

Sono semplicemente io, Lily Foley.

Sorrido e mi infilo la sciarpa, dopodiché scendo saltellando le scale.

"Buon compleanno tesoro!" - mio papà mi blocca e mi stampa due baci sulle guance - "oggi pomeriggio torna presto che ti aspetta il tuo regalo. Mamma torna a casa alle tre quindi sarà lei a dartelo."

"Fantastico, grazie pa', ci vediamo dopo" - lo abbraccio velocemente e corro fuori afferrando lo zaino al volo.

"Joe!" - corro da lui saltandogli praticamente in braccio. È il mio migliore amico dai tempi dell'asilo.

"Ehi terremoto, hai appena spacciacato il mio regalo!"

"È bellissima comunque. Grazie." - prendo la rosa dalle sue mani e la annuso, dopodiché me al infilo negli infiniti capelli che mi ritrovo.

Salto in macchina e dopo dieci minuti di musica a tutto volume siamo a scuola.

All'entrata mi aspettano Selene e Danielle, le mie due migliori amiche.

"Augurii" - mi corrono tutte e due incontro e ci abbracciamo strette.

"Entriamo che è tardi!" - dice Joe.

Selene arrossisce: ha una cotta per Joe praticamente da sempre.

Mentre vado in classe molti mi fanno gli auguri, e ad ogni sorriso mi sento più serena.

Le lezioni passano velocemente, e alle quattro finalmente sono fuori.

"Ragazzi io oggi devo correre a casa, ma questa sera usciamo!" - dico.

Joe mi raccompagna a casa e riparte velocemente perché deve fare pipì, il modo in cui l'ha detto mi ha fatto ridere per tutto il viaggio e quando mi lascia sul marciapiede e mi avvio verso la porta sto ancora ridendo.

Suono il campanello ma nessuno risponde. Strano.

Risuono.

Niente.

Forse saranno andati a fare la spesa o si stanno nascondendo per farmi una sorpresa!

Prendo le chiavi dallo zaino e apro la porta: la casa sembra deserta.

"Mamma? Papà?" - chiamo.

Non mi risponde nessuno.

Salgo le scale e inizio a cercarli in tutte le stanze, ma non ci sono.

Alla fine apro la porta della mia camera e mi sento male.

Lancio un grido disperato, i miei genitori sono a terra completamente ricoperti di sangue.

Sto ancora urlando quando la terra sotto i miei piedi inizia a tremare.

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