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"Stiamo davvero parlando di andare all'inferno per cercare di parlare con Michael? Michael che si trova nella gabbia e che è impazzito?"

Castiel non poteva credere alle sue orecchie. Mai idea gli era parsa più stupida, e di idee stupide ne avevano avute i Winchester in 11 anni che li conosceva.

"Si e questo chi ce l'ha detto?"

Sapeva dove Sam voleva andare a parare

"Lucifero. E Chuck. E sinceramente non mi fido per niente di loro" lo precedette Dean

Cas sospirò, ancora dubbioso a riguardo

"Ma Cas se vuoi restare qui, perché non lo fai?"

Ed eccolo, ancora quel tono deluso e allo stesso tempo altezzoso.
Erano mesi che Dean si rivolgeva così all'angelo, e francamente quest'ultimo non ne poteva più.
Ma non avrebbe più taciuto. Non adesso che fiamme rabbiose gli ardevano in petto. Era arrivato al limite di sopportazione.

Alzò lo sguardo e lo puntò dritto negli occhi verdi dell'umano, l'espressione indecifrabile.
Cacció un sospiro dalle narici, un po' come fanno i tori prima di dare inizio al rodeo, per poi avvicinarsi in modo svelto e afferrare il colletto della camicia di Dean, strattonandolo.

"Mi spieghi che problema hai? Sei incazzato con me e lo capisco, ma adesso stai davvero superando il limite!" lo disse urlandogli direttamente in faccia.

Entrambi i fratelli avevano un'espressione scioccata adesso. Non avevano mai visto Castiel così.

Gli sembrò di essere tornato ad anni prima, una delle rare volte in cui davvero perse le staffe con i Winchester.

"Ricordi? Ho messo in dubbio mio padre, ho ucciso i miei fratelli. Mi sono ribellato e sono stato cacciato. E HO FATTO TUTTO CIÒ PER TE. E cosa ho ottenuto? Un bel niente. Ho perso tutti i miei fratelli, ho perso la mia fede, ho perso Jack. Ho perso te. Ho perso la tua fiducia e ora puoi a malapena guardarmi in faccia. Sono morto per te."

Non piangere proprio adesso.

La voce gli si stava incrinando, quasi gli mancava il respiro.
Ma non si fermò, e con gli occhi lucidi continuó a sputargli in faccia la verità

"Tu hai tuo fratello. Io non ho più nessuno. E se questo è il risultato allora mi pento di ogni scelta fatta per restare al tuo fianco. Perché ricordati, con voi avró passato anche anni, ma con i miei fratelli io ho trascorso l'eternità"

Gli lasció il colletto e si allontanó. Lanció un'occhiata a Sam, il quale distolse lo sguardo per non far notare gli occhi lucidi. Sapeva di avergli fatto male, ma non poteva continuare così.

Inizió ad incamminarsi verso l'uscita del bunker, ma arrivato al primo scalino si voltó, rivolgendosi per quella che pensava sarebbe stata l'ultima volta all'uomo che gli aveva stravolto completamente la vita. Dean era ancora immobile, la bocca socchiusa e lo sguardo perso davanti a sé. Si voltò però quando sentì Cass riprendere la parola, guardandolo ancora una volta negli occhi, anch'essi lucidi.

"Saró anche un angelo, ma non posso stare qui ad aspettarti per l'eternità. Non posso più aspettare che tu ti renda conto di ciò che stai cercando di nascondere da sempre. Non sarò certo io a decidere per te, ma a quanto pare la tua scelta l'hai già  fatta.
È ora per me di andare avanti, e sul serio questa volta. Addio Dean."

Uscì dal bunker con un macigno sul petto, le lacrime sgorgavano prepotenti e bagnavano il tuo trench sgualcito. Non cessavano, ma nemmeno lui voleva davvero che lo facessero.
Inizió ad incamminarsi lungo la strada, senza una vera meta.

Se solo fosse rimasto un secondo in più, si sarebbe accorto della piccola lacrima che bagnó il volto di Dean Winchester appena la porta del bunker si chiuse alle sue spalle.

Nota autore
Seconda parte in arrivo

Lights Up // DESTIELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora