The weak-willed boy learned.

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*note sui personaggi al capitolo 2




Aveva aperto gli occhi di scatto, come uno spasmo, per poi richiuderli, e così più e più volte perché la vista non riusciva ad essergli chiara: le immagini rimanevano opache, confuse, come se d'un tratto i suoi occhi fossero divenuti miopi. La paura di rimanere in quelle condizioni lo aveva colpito come l'ennesimo pugno, dritto alla gola, diretto alla giugulare.
A terra, immobile, attonito con lo sguardo al soffitto non riusciva a mettere a fuoco niente. Nemmeno ciò che era successo.
Meglio così.
Aveva cercato di deglutire ma la saliva era rimasta sospesa in gola, perché non riusciva ancora a respirare bene. Si era passato la lingua sulle labbra e il sapore metallico del sangue gli aveva inondato la bocca così prepotentemente che presero ad assalirlo violenti conati. In qualche modo dovette girarsi sul fianco per evitare di soffocare nel suo stesso vomito.
Suo padre lo avrebbe picchiato ancora, adesso, dopo che aveva rigettato sangue e bile nella sua stanza.
L'odore pungente dell'alcool si mescolava al sangue e al vomito in una puzza nauseante. La bottiglia era ancora là, sul pavimento laccato, in mille pezzi. O almeno vi erano quelli che non si erano conficcati nelle sue braccia quando aveva cercato di difendersi. Un'altra era ancora mezza vuota, tra i vetri di quelli che una volta erano bicchieri, caduta quando era caduto contro il piccolo tavolinetto di mogano.
Fu puro istinto, quello che lo spinse ad allungare il braccio per raccogliere i cocci, in una sorta di ironica metafora della sua vita. Aveva bisogno dell'ordine, di un rifugio confortevole dell'apparenza di perfezione. Come se niente fosse successo. L'altra la portò all'occhio, perché la vista da quello destro non riusciva proprio a recuperarla. Non riusciva nemmeno ad aprirlo, in realtà perché gli faceva terribilmente male e il sangue continuava ad offuscare quel poco che l'iride cercava di inquadrare.
La percezione così offuscata non gli dava l'equilibrio di cui aveva bisogno per alzarsi, il senso delle misure necessarie a raccogliere i cocci, raggiungere il tavolo e rialzarlo, riporre la bottiglia su di esso. Se solo gli fosse stato possibile avrebbe ricostruito frammento per frammento tutti i calici. Barcollò, cercando un qualunque appiglio che avrebbe potuto aiutarlo.
Non era solo la vista, era il suo intero corpo a rifiutarsi di sostenerlo.
Afferrò il tavolo, cercò di rimetterlo a posto, ma vi crollò sopra e il rumore riempì la stanza.
Probabilmente fu quel frastuono ad attirare gli altri. Ironico come fossero stati attirati dall'insignificante sfregamento del legno sul laminato e non dai gemiti strozzati di un bambino che chiedeva solamente aiuto.
Ma loro lo sapevano: come non potevano? Era evidente nei lividi, nelle ferite, negli occhi spaventate da ogni movimento troppo repentino. Era chiaro nel suo silenzio.
Rax lo trovò con i cocci di vetro in una mano e il collo della bottiglia nell'altra, la schiena china e l'occhio ormai così livido e pieno di sangue che Armitage teneva non si aprisse mai più. Gallius Rax non era un uomo impressionabile, eppure sul suo volto passò un'ombra che il bambino non riuscì a interpretare a pieno. Forse si era soltanto reso conto che non mancava poi così tanto perché la situazione sfuggisse definitivamente di mano. Non disse niente, rimase così, con le labbra semi aperte come se dovessero proferire parola, ma ne fossero incapaci. Era raro che proprio lui non avesse parole adatte alla situazione.
Dovette arrivargli la puzza perché si portò una mano al naso per coprirsi, mentre con l'altra gli fece cenno di avvicinarsi.
Non serviva chiedere che cosa fosse successo. Se glielo avesse chiesto sapeva che avrebbe mentito o si sarebbe barricato nel silenzio. Non che ci fosse molto da chiedere.
Armitage Hux non era tipo di molte parole, anche questo lo aveva preso da suo padre.
Ignorò la mano che gli porse, trascinandosi davanti all'uomo con i pezzi di vetro ancora tra le mani. Li stringeva così forte che ormai si erano conficcati nei palmi. Poi la testa prese a girargli e iniziò a provare un senso di vertigini così profondo che crollò a terra, senza alcun freno.

The weak-willed boy learned. ✧ Armitage Hux ✧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora