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La seconda volta che siamo usciti insieme mi hai preso la mano e ti ho chiesto
'ma come, non ti vergogni?'
e poi me l'hai messa sopra la mia spalla come per dire
'certo che no'.
Mi avevi già conquistato lì,
quando mi hai dimostrato che non avresti provato imbarazzo per me difronte agli altri,
perché eri orgoglioso di avermi.
La prima volta che mi hai chiesto 'cosa hai?'
non mi entrava più l'unica gonna che mi stava,
e te l'ho detto:
'sono talmente grassa che non mi entrano più i vestiti'.
Mi hai risposto dopo un po' dicendomi
'per me sei sempre bellissima',
io avevo già le lacrime agli occhi lì.
Quando mi hai portata via,
perché volevi comprare dei vestiti,
che ci siamo seduti sul prato e abbiamo parlato tanto,
avevo già iniziato ad essere gelosa lì.
Ogni volta che mi baciavi, che mi abbracciavi,
che ti vedevo arrivare, che mi portavi a casa, che mi guardavi,
le farfalle nello stomaco erano più forti.
Ho capito che ero fottuta quando quella sensazione non smetteva mai di esserci, nessun ragazzo mi ha mai fatta sentire in quel modo per un tempo così lungo.
Ho capito di amarti quando mi guardavi come se fossi la cosa più bella del mondo,
ed in realtà non lo ero nemmeno un po',
ma tu lo facevi lo stesso.
Quando ridevamo nello stesso momento e riuscivo a farlo senza poi vergognarmi,
quando cantavamo insieme e valeva lo stesso.
Io con te sono sempre stata me stessa ancor prima di esserlo.

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