21 giugno 1986
Ciao io sono Edward Kaspbrak e tu sei il mio diario.... Red credo che ti chiamerò così
Ora inizio a presentarmi ho 9 anni e mezzo vivo con mia madre Sonia mio padre è morto due anni fa e mia madre si è risposta lui non mi piace tanto ma ciò che piace a mamma piace anche a me ho una grave forma di bronchite e soffro d'asma.
Non ho molti amici uno a dire il vero Williams Dengburgh ma io preferisco chiamarlo Bill è la mia unica fonte di appoggio a dire il vero ma non ci vediamo molto da quando è finita la scuola ma oggi inizia l'estate abbiamo promesso di incontrarci alla cava alle 16 tutti i giorni da oggi
erano 15:44 così esco di casa direggendomi alla cava con la mia fidata bici per la strada non incontro nessuno e non speravo incontrarlo arrivo alla cava faccio cadere la bici e vedo Bill seduto su una roccia
<<hey edd-i-ie! >>mi salutò subito lui<<ciao! >>lo risalutai per poi andargli incontro mia vicinai al precipizo
<<Wow con una distanza di quella che ad occhi e croce sembra di 7-8 metri sai quante ferite quasi chiuse ci si potrebbero riaprire? >>in quel momento dopo la mia fantastica osservazione sentimmu una voce provenire dalla boscaglia
<<OH! finalmente un fringuello è da tutta la sera che ne cerco uno! >>
Ci dirigemmo nella direzione di quella voce Bill andò a sbattere conto una siepe.<<chi è stato?!?! Me l'avete fatto scappare!! >> un bambino alto quanto Bill e magro quasi più di lui con una comincia bianca a righe blu con una fascia da boy scaut nel taschino. dei pantaloncini color crema caffè e dei calzini verdi alti che venivano su dai mocassini con le mani hai fianchi un espressione arrabbiata su qui ricadevano degli strani ricci biondi con sopra un cappello strano come un frisbee ricamato e ristretto con un libro in una mano e un'altro nell'altra e un cannocchiale intorno al collo che ci scquadrava dall'alto al basso <<chi siete? >>
<<emm...William Denbrough e Edward Kaspbrak..... Bill e Eddie >>In qual momento mi si accese una lampadina erano passati 20 minuti tra 10 sarei divuto stare a casa <<scusa Billy devo andare, ciao anche a te....(?)>>
<<Stanly Uris.... Stan >>
<<bene ciao anche a te Stan >>E scappai al parco presi la bici fino a casa mia suonati il campanello e aspettai pazientemente dopo pochi secondi una donna bassa e tozza con degli occhiali e una tutta entrambi rosa truccata come se fosse un clown e i capelli legati in uno scingnon disordinato.... Mamma Sonia.
<<pisellino mio finalmente, entra devi prendere la pasticche per la pressione hai già preso quelle per l'asma?>> sospirai a bassa voce <<si anche per la bronchite >>mia madre sorrise
<<bravissimo piccolo>>
<<grazie mamma >>
<<mi aiuti a preparare la cena? >>
Conoscevo quello sguardo da "mi prepari la cena?" io annuì dirigendomi in cucina c'era il fidanzato di mamma in sala iniziarono a parlare volevo sentire tutta la conversazione ma il rumore delle pentole me lo impedì <<buonasera Eddie >> sentii le sue mani sulle spalle <<ciao.... È pronto>>Mangimmo e uscii a portare fuori la spazzatura vidi alle mie spalle un ombra sembrava alta dai capelli corti e aveva in mano qualcosa stava canticchiando dopo poco quell'ombra si spostò dietro di me mi girai velocemente.
Nell'ombra si vedeva un bambino che sembrava più grande di me di un anno con i capelli corvini ricci corti delle converse arcobaleno pantaloncini di jeans e una maglietta a maniche corte trasandata le gambe piene di cerotti che si vedeva non erano ben disinfettati oltre hai numerosi graffi sulla faccia aveva gli occhi marroni contornati da spessi occhiali dalla cornice rossa aveva un sorriso sdentato e allungava verso di me un fiore una Margherita anche la sua mano ossuta, a causa della corpuratura moltooo ma tantooo magra,era piena di cerotti e graffi.
<<ciao mi chiamo Richard Tozier mi sono appena trasferito qui... Tu come ti chiami? >> lo guardai scettico e squadrai il fiore per poco poi sorrisi <<Edward Kaspbrak detto Eddie a te come chiamano gli amici? >>
<<gli ultimi che avevo mi chiamavano Richie >> sorrisi più timidamente <<è un bel soprannome >> e lui allungò ancora di più la mano io presi il fiore la nostre dita di si sfiorato o in un breve contatto
<<emmh....grazie anche il tuo >>
<<Devo rientrare ci vediamo domani Richie >>
<<a domani Eddie >> mi fece l'occhiolino anche se non ne capii bene il motivo.Rientrai a casa e andai a dormire pensando allo strano ragazzo occhialuto.

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L'origine Del Male~Reddie
Fiksi PenggemarIl diario di un Eddie dai suoi 9 anni fino hai 13. quattro anni di insicurezze e litigi provocati dalla maggior parte dal suo migliore amico Richie che ad un certo punto inizierà a provare dei sentimenti forse ricambiati