Mistake

Capitolo 3

"Vai Liam! Tocca a te!" Disse Louis.
Non avevamo più voglia di andare a ballare, eravamo troppo stanchi, quindi avevamo deciso di rimanere a casa.
In questo momento eravamo intorno al fuoco, Zayn con la chitarra in mano che strimpellava qualche canzone mentre noi cantavamo insieme.
Liam doveva fare ancora la sua punizione, la lapdance, ma non avendo un palo, lo obbligammo a farlo intorno ad un albero.
"Okay, ma sappiate che questa è l'ultima volta che faccio una cosa del genere!" Rispose Liam.
"Si si, come vuoi tu. Ma ora muoviti!" Rispose Harry tirando fuori il suo cellulare di nascosto per filmarlo.
Liam iniziò la sua esibizione. Non riuscivamo a smettere di ridere, era così esilarante. In quel momento Liam si slacciò la camicia e la lanciò verso Jade che fece uno stridulo. Così io e Jesy ci avvicinammo come se fossimo attratte dalla sua performance e anziché lanciargli i soldi li lanciavamo le foglie che trovavamo per terra.
"Okay, credo di aver fatto fin troppo. Harry, elimina subito quel video!" Disse Liam, risistemandosi .
"Te lo scordi caro mio, questo lo salvo, e rimarrà per sempre nella nostra memoria." Ridemmo tutti quanti all'affermazione di Harry.
La luce tremolante del fuoco e i marshmellow attaccati nei bastoncini di legno rendevano tutto molto simile ad una scena da film da oscar, ma quella era la vita reale. Era tutto così silenzioso, e noi anche, volevamo goderci quel silenzio che in città ci saremmo potuti soltanto immaginare.
"Cosa vi ha colpito di più di quest'estate?" Ruppi il silenzio.
Avevo in mente di ricordare alcuni momenti passati insieme, i più belli, quelli che ci hanno colpito maggiormente e fatto ridere.
"Be, se devo essere sincero mi ha colpito moltissimo il nostro viaggio in Italia, credo che non sia l'ultima volta che ritorneremo li." Disse Zayn.
Tutti quanti concordammo, l'Italia è davvero un posto magnifico, piena di persone gentili e altruiste. Posti davvero belli, Milano era fantastica! Per non parlare di Roma, Firenze e Bologna.
"Vi ricordate quando quel ragazzo voleva fare il grosso parlandoci in inglese ma non aveva azzeccato neanche una parola?" Disse Jesy.
Tutti noi ridemmo, e alcuni cercarono di imitarlo, il che rendeva la situazione ancora più divertente.
"E quando Jade cadde dalle scale mobili nel centro commerciale di Barcellona?" Ricordò Louis. Non potevamo ridere a quel ricordo.
"Non è stata colpa mia se le scale mobili si erano fermate di colpo! E comunque Louis, tu dovresti essere l'ultimo a parlare, dato che sei andato addosso ad una vetrina di un negozio!" Ribatté Jade.
"E quando Jesy cercò di camminare sul tapis-roulant dell'aereoporto ma cadde perché Harry schiacciò il pulsante per bloccarlo?" Dissi io, ovviamente ridendo.
"E tu Perrie, quando invece.... Quando.... Si, insomma, quando... Ma tu non hai fatto nulla di divertente?" Disse Jesy.
"Lei andò addosso ad un palo, e poi contro un ciclista che le urlò qualcosa in romano." Disse Harry.
Era davvero bello ricordare tutte le nostre avvenutre passante insieme in quel breve periodo.
"Harry, e quando tu invece cercavi di farti capire dal receptionist parlando francese e poi lui ti aveva risposto in inglese?" Ribattei io.
Ricordare i momenti, i secondi, i minuti passati insieme, e in qualsiasi posto fossimo andati ci siamo sempre fatti riconoscere, dagli hotel ai pub, ci avevano anche cacciato da un bar una volta perché facevamo troppo casino.
Ad un tratto squillò il telefono di Harry.
"Pronto?" Rispose Harry mentre si allontanava da noi.
Quando tornò indietro ci comunicò che l'indomani sarebbe venuto a prenderci suo padre per portarci a scuola.
Già, la scuola stava per rincominciare, mancava sempre meno. L'ultima sera che potevamo passarla senza compiti e senza pensieri per la scuola. L'estate era passata troppo velocemente. Ma era stata indimenticabile, grazie a quelle sei persone che mi hanno cambiato la vita.
Si era fatta l'una del mattino, quindi andammo dentro casa e ciascuno nelle proprie camere. Una notte da ricordare. Un'estate da rivivere.