Capitolo 6

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Erano le 14.43, io e mia madre stavamo preparando degli spuntini per la merenda. Sapevo che loro, soprattutto i maschi, prima o poi avrebbero chiesto del cibo, quindi mi ero portata avanti.

All'improvviso il campanello suonò. Sicuramente era qualcuno di loro.

"Vado io mamma, intanto metti le patatine nelle citole. Poi vengo ad aiutarti a portare tutto fuori." dissi diriggendomi verso la porta.

Scostai leggermente la tenda che copriva la parte di vetro vicino alla porta per vedere di chi si trattava. E due occhi verdognoli si posarono sui miei. Il mio cuore.

Aprì la porta.

"Ciao carissima Perrie!" disse Harry entrando in casa.

"Ciao carissimo Harry." risposi io.

"Sono in anticipo?"

"Stranamente si, e la cosa mi preoccupa. Tu non sei MAI in anticipo!" marcai la parola "mai".

"Si lo so, ma volevo passare un po' di tempo da solo con te." rispose lui con un sorriso al dir poco fenomenale, facendomi vedere quelle due fossette e i suoi denti perfettamente bianchi.

Nel frattempo ci dirigemmo in cucina, dove mia madre stava manegandro il pacchetto delle patatine.

"Ciao Harry!" disse mi madre, senza guardarlo.

"Ciao Debbie!" disse Haary avvicinandosi a lei abbracciandola.

Tra loro die c'era sempre stato un buon rapporto. Lui ogni tanto la chiamava "mamma" e lei "amore". Ero quasi gelosa del loro rapporto. Recentemente, spiando il telefono di mia madre, notai che si scabiavano molti messaggi, pieni di cuori. E a me, mia madre, non me ne aveva mai mandato uno, e la cosa era parecchio frustante.

Mi ricordo una volta, io ero sdraiata sul letto a pensare, mia madre entra e iniziamo a parlare come se fossimo migliori amiche. E le salta fuori con una frase del tipo "Secondo me tu ed Harry stareste bene insieme, insomma, vi conoscete da quando siete piccoli, e c'è sempre stato un legame speciale tra voi due." a quelle parole riflettei molto, e mi capita ancora di ripensarci. E se avesse ragione? E se io e lui fossimo veramente legati, destinati da stare insieme?

"Perrie!" urló Harry sventolandomi una mano davanti alla faccia.

"Mh?" risposi.

"A cosa stavi pensando, tesoro?" mi domandó mia madre.

"No, nulla. Mi ero semplicemente... Incantata." risposi sperando che non facessero altre domande. E così fu.

Mia madre chiese a me e ad Harry di portare fuori le cose, e così facemmo. Poi lui prese una sdraio e si sedette sopra.

Mi fece cenno di sedermi accanto a lui, e così feci. Mi stava guardando, sentivo il suo sguardo bruciare su di me, mi sentivo in imbarazzo, e ultimamente succedeva spesso quando era da sola con lui. Il suo braccio si posó sulla mia spalla e mi attiró più vicina a lui, e all'improvviso mi scocchió un bacio nei miei capelli. Mi voltai a guardarlo, e i nostri occhi erano fissi negli altri, i suoi erano bellissimi, i raggi del sole rendevano le sue sfumature molto più belle di quelle che già non lo erano. Chissà a cosa stava pensando quel bellissimo ragazzo dagli occhi color verdognolo.

Harry's POV

Era bellissima quella ragazza, si da piccolo avevo sempre avuto un debole per lei. Ma non avevo mai avuto coraggio di confessarglielo.

Sì, è vero, avevo avuto altre ragazze, ma mai quello che cercavo. E io sapevo che quell'unica cosa ce l'aveva lei, solo lei.

"Dovrei parlarti." mi uscirono di bocca queste parole, e la sua reazione fu impossibile da capire. Notai solamente un maggiore luccichio nei suoi occhi, e qualcosa di magnifico le apparve in volto, era un sorriso, uno di quelli genuini, che ti fanno sorridere anche te.

"Dimmi." la sua voce, così melodiosa, così dolce.

"Si, insomma.. Al dire il vero non so neanche cosa sto per dirti, non sto pensando, sto solo ascoltando il mio cuore. E, no bhe... Volevo sapere se.." Harry! Fermati! Non sto ragionando, sto veramente dando retta al mio cuore. Ma dov'è il cervello quando serve veramente? Sento il suo sguardo fisso nei miei occhi, ma non posso vederla, sto giocando con il mio anello.

"Harry, volevi sapere se.. Cosa?" mi appoggia una mano sulla spalla.

I suoi occhi. Non di nuovo. Harry, torna in te!

"Se.." mi guardai intorno, e il mio sguardo si posó sulla piscina "Se ti va di fare una gara, dopo." dissi indicando la piscina.

"Sicuro che volevi chiedermi solo questo?"

Mi aveva scoperto, dannazione.

"Si si! Solo questo." risposi, mentendo, di nuovo.

Perrie's POV

Sapevo che non era quello ciò che voleva dirmi. Ma feci finta di niente, si vedeva che anche lui era in imbarazzo e in preda dal nervosismo. L'avevo capito dal fatto che mentre mi parlava guarda il suo anello comprato dai cinesi.

Mi alzai dalla sdraio e ripresi a sistemeare per bene il tavolo con le bevande e il cibo.

Harry rimase lì, seduto, senza prosperare parola, senza muoversi. Stava pensando, ma, a cosa?

"Mummia, il museo sta per chiudere. Ora puoi muoverti, nessuno ti vedrà se ti muovi!" non mi rispose, era andato in fissa. Così, con la poca forza che avevo cercai di ribaltare la sdraio, ma invano poichè lui mi bloccó.

"Eh piccola furbetta! Cosa volevi fare?" disse maliziosamente.

"Portarti sulla terra!" letteralmente.

"Gli altri arriveranno a momenti, vieni ad aspettarli con me di la!" gli proposi trascinandolo in salotto.

Leigh-Anne's POV

Accesi lo schermo del telefono '14.57'. Okay, è ora di andare da Perrie.

Quella ragazza ha un non so che di fantastico. La conosco solo da stamattina, ma è come se la conoscessi da sempre. È una ragazza simpaticissima e solare, per non parlare dei suoi amici. Avevo avuto l'occasione di conoscere anche loro, e non mi sembravano affatto male. Speravo di entrare a far parte del loro gruppo, ne sarei stata più che onorata. Mi sentivo bene in mezzo a loro, ma magari era ancora presto per pensarlo. Magari mi hanno invitato da Perrie solo per rapirmi o stuprarmi. No dai, non hanno le facce da cattivi ragazzi, ma neanche da angioletti. Sono persone serie, ma nello stesso tempo pazze. Ci vuole sempre un po' di pazzia in una persona.

"Mamma vado!" annunciai a mia madre.
"Va bene, tesoro!"
Chiusi la porta alle mie spalle e feci un respiro profondo.

Infondo al vialetto vidi qualcuno di famigliare. Jade!

"Jade!" urlai correndole incontro.
Speravo fosse veramente lei e non Jesy, o peggio ancora un'altra persona, avrei fatto siciramente una brutta figuraccia altrimenti.
Si voltó.. E... Era Jade! Menomale.

"Hei Leigh-Anne! Da dove sbuchi tu?" mi domandó.

"Da la dentro! Casa mia è quella!" dissi ancora con un po' di fiatone indicando casa mia.
"Abiti più vicino a Perrie di quanto pensassi!" rispose lei.
"Si infatti, neanche io me lo sarei mai immaginata."
Ci vollero solo due minuti a piedi da casa mia a casa sua, neanche tanto. La cara da fuori era bellissima, assomigliava ad una di quelle case da copertina. Ma quello che mi colpì fu il ciliegio lì fuori, dove potei vedere un'altalena appesa ad un ramo, sicuramente fatta da lei e dalla sua famiglia.

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