꒰ 🌙 ꒱ lullaby :: youngyoung.

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stavamo bene assieme, e nessuno sentiva il bisogno di dare un nome al nostro rapporto. ma era vero? e quanto sarebbe potuto durare?

 ma era vero? e quanto sarebbe potuto durare?

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jinyoung's cam, 13/05/2019

sapendo di dover vedere youngjae intorno alle due del pomeriggio, iniziavo ad esserne felice alle prime luci dell'alba.

poi, durante le prime ore di lezione, non riuscivo più ad aspettare, quindi nel primo momento libero gli scrivevo per sapere se stava bene, aveva cambiato programmi o necessitava di qualcosa; la sua risposta, sempre uguale, non tardava mai ad arrivare, come il mio sorriso non appena la leggevo.

cominciavo a prepararmi poco prima di pranzare perché non volevo che vedesse in me tutti i difetti che pensavo di avere ─ alla fine non pranzavo proprio.

arrivavo in biblioteca sempre puntuale, perché sapevo che era felice di vedermi appena entrava nell'edificio.

la mia felicità arrivava tutte le volte con un leggero ritardo, ma il suo sorriso faceva passare ogni preoccupazione, ansia o arrabbiatura, perché ti faceva solo venire voglia di baciare quelle lievi fossette.

ero solito mangiare per stimolare la mente e lui aveva l'abitudine di portarmi qualche dolce per i nostri pomeriggi assieme. puntualmente me ne rubava un po' prima ancora che gliene offrissi, perché l'unica volta in cui lo precedetti le sue guance si tinsero di un tenue color ciliegia, e lui odiava sentirsi in imbarazzo.

silenzio, qualche occhiata fugace, piccoli sorrisi che spuntavano appena si sentivano le battutine sussurrate dal compagno. così passavano i nostri venerdì pomeriggio, e si concludevano con un piccolo bacio sulla guancia e la promessa di rivedersi il giorno seguente.
gesti semplici, ma essenziali.

ai tempi ci vedevamo in settimana per studiare per gli esami universitari e il sabato per il puro e semplice piacere della compagnia dell'altro.

ci incontravamo spesso al parco, ai piedi di un pesco. in primavera fioriva, donando un dolce profumo all'aria; d'estate ci forniva frutti succosi; in autunno le foglie si coloravano, regalandoci un paesaggio magnifico; l'inverno invece, per ovvie ragioni, ci confinava a casa, riscaldati da una coperta e dalla cioccolata calda.
quando il tempo glielo consentiva, portava con sé coco, ed io passavo il pomeriggio a fotografarli; a casa mia, invece, mi suonava il piano e beh, anche lì occupavo ogni mio istante libero a ritrarlo.

ma qualunque fosse il luogo, la stagione o il tempo, eravamo sempre seduti a terra, la mia schiena a contatto con la corteccia o il muro e la sua testa poggiata sul mio ventre. io gli leggevo poesie ─ dopo un po' finii il libri e cominciai a ripetere sempre le stesse, ma a youngjae sembrava non importare ─ e lui teneva le mani impegnate in qualunque modo possibile ─ si divertiva a creare coroncine di fiori, scooby doo e treccine coi miei capelli.

a volte si addormentava ed io mi perdevo ad osservare il suo volto, partendo dalla fronte scoperta, scivolando lungo il naso a tratti perfetti con le narici perennemente dilatate, passando poi sulle labbra paffute all'apparenza morbide e dolci, terminando poi sul mento scolpito. ero fermamente convinto che fosse l'uomo più bello esistente sulla terra, teoria che veniva confermata quando sorrideva.

era dunque in uno di questi nostri pomeriggi che mi accennò della festa che dava il suo amico, mark, per festeggiare il fidanzamento con yugyeom. per tutto il suo discorso ero stato distratto dalle sue dita che passavano sul dorso della mia mano, ma alla fine annuii, felice che mi avesse chiesto di accompagnarlo. il discorso morì poi sul nascere delle sue fossette.

«sono contento per te, amico. »

disse youngjae abbracciando di slancio mark. mi sentii avvampare quando realizzai quanto desiderassi essere io quello tra le sue braccia. tornai sulla terra quando il rosso ─ stretto ai fianchi dal futuro marito ─ mi sorrise chiedendo chi fossi.

pensai a mille modi diversi in cui presentarmi. cos'ero? il migliore amico del moro? il ragazzo il cui cuore sembrava pulsare solo grazie alla sua esistenza? o quello che sorrideva sentendo il dolce profumo di vaniglia che emanava?

youngjae però mi precedette, prendendo delicatamente la mia mano nella sua, ponendo fine al quesito che per anni mi ero portato dietro.

« lui è jinyoung, il mio ragazzo. »

jinyoung's cam, 19/10/2019( made by mark )

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jinyoung's cam, 19/10/2019
( made by mark )

a volte
mi trattengo dal
dire le parole ad alta voce
come se sfuggendomi di bocca troppo spesso
si consumassero

- ti amo

rupi kaur.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 11, 2021 ⏰

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