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Manca solo un mese al nostro viaggio, il nostro primo viaggio. Sono davvero emozionata di riuscire finalmente a fare una vacanza con il mio ragazzo, stiamo insieme da tre anni. Non riuscivamo mai ad avere abbastanza fondi per finanziarci qualcosa di più interessante di un fine settimana nella casa estiva di un nostro amico. Scegliere la destinazione è stato semplice: abbiamo gusti molto precisi. Abbiamo entrambi un lavoro abbastanza proficuo dall'inizio dell'anno scorso, siamo riusciti a risparmiare ed abbiamo scelto una località marittima in Egitto come premio dei nostri sacrifici. Stiamo insieme da cinque anni ed organizziamo questo viaggio da sempre. A Nick piace passare giornate intere in mare per osservare pesci e coralli, mentre a me piace stare tranquilla a prendere il sole come una lucertolina: l'Egitto è la soluzione per entrambi.  Appena deciso prenoto in un villaggio vacanze un una camera per due persone: Nick Sherd e Christina Cosled. Io come lavoro mi occupo di organizzare eventi, mi piace organizzare tutto con la massima precisione, per questo il mio direttore mi ha concesso un aumento di stipendio; invece Nick ha aperto una società pubblicitaria che va a gonfie vele, per questo nell'ultimo periodo torna molto tardi a casa alla sera. Come era giusto fare mi ha concesso carta bianca sull'organizzazione della vacanza perché lui sarà anche bravo con loghi e volantini, ma è una vera frana in fatto di organizzazione, per questo l'ho obbligato ad assumere qualcuno che gli gestisse i documenti e tutta la parte formale.
Abbiamo 23 anni e molti piani per il futuro, ma una cosa era scappata dal mio occhio attento ed organizzatore: le valige, o meglio, il loro contenuto. Se potessi andare in vacanza con in mano solo i documenti e la crema solare lo farei molto volentieri. Stiamo per una settimana, quindi non c'è bisogno di molti vestiti, fortunatamente, anche perché passeremo le nostre giornate in spiaggia. Decido di crearmi una lista su cosa mettere nelle valige, in modo da non scordare nulla, anche perché devo preparare quella di entrambe. Non abbiamo una vera e propria casa, i miei sono molto anziani ormai e sono l'unica di tre sorelle che è rimasta in città e che li aiuta e la loro pensione non è abbastanza alta per pagare una badante o una casa di riposo quindi noi viviamo nella casa dei miei genitori e badiamo a loro. Non è una situazione molto felice, ma nonostante i continui aiuti economici delle mie sorelle arrivare a fine mese è difficile, sia economicamente che fisicamente. La nostra paga mensile non è di certo minima, ma i miei genitori si ostinano a vivere nella stessa casa di sempre e l'affitto è decisamente troppo alto. Nick non si è mai lamentato, per lui è sempre andato bene, non abbiamo mai litigato per questo motivo. I miei genitori lo trattano come se fosse loro figlio, lui è cresciuto in orfanotrofio, penso che non le dia fastidio un po' di affetto genitoriale. Io e le mie sorelle ci sentiamo spesso, siamo legate anche se abitiamo lontanissime, sono state loro a convincerci a risparmiare per permetterci una vacanza come si deve, infatti una di loro, Trixie, viene ad assistere mamma e papà mentre noi siamo via.
Oggi a ho dovuto organizzare un compleanno per una ragazza, una festa a sorpresa da parte del suo migliore amico, ha voluto il meglio che la nostra azienda aveva da offrire, non capita tutti i giorni qualcuno che chieda la location migliore ed il catering più organizzato senza badare a spese. Il direttore lo ha affidato a me chiedendomi di trattarlo il meglio che potessi; in quel momento mi chiesi come mai dovessi trattare in modo privilegiato un cliente, non mi era mai capitato; alla fine avevo accettato il pensiero che forse era suo figlio o comunque uno della sua famiglia.
Questo ragazzo mi ha ricordato molto Noah, il mio più o meno fidanzato\amico, non so nemmeno io cosa fossimo. Prima di incontrare Nick passavo molto tempo con lui, faceva di tutto per farmi stare a mio agio, si è sempre sentito in colpa per avermi dato false possibilità, io ero innamorata di lui, lui non si sentiva pronto per una relazione, aveva paura di non riuscire a godersi pienamente qualcuno e di trascurarlo per colpa degli studi che stava seguendo; quando gli ho detto cosa provavo per lui sentire queste motivazioni mi parevano ingiustificate e stupide, ma incominciò a portarmi in tutti i locali che conosceva per distrarmi da "quel stupido che non sa avermi" prendendosi gioco di se stesso. È stata una delusione d'amore, ma anche un amico che mi ha tirato su dalla tristezza procurata dai sentimenti non corrisposti. Ad una di quelle feste che mi obbligava ad andare ho conosciuto nick, Noah passava il tempo a conoscere persone con il solo scopo di presentarle a me. Ora è andato a studiare nella capitale e purtroppo abbiamo perso i contatti. Non dimenticherò mai cosa mi disse l'ultima volta che mi vide "se dovesse succedere qualcosa con lui, qualunque, chiamami che ti salvo io". È sempre stato molto protettivo con me. Mi manca... ma non ho mai avuto il coraggio di chiamarlo, anche perché non ho mai avuto problemi con Nick.
Ormai si è fatta sera ed ho finito di organizzare la festa per quella ragazza, è l'ora di tornare a casa, quasi quasi passo a fare un saluto a Nick, tanto è ancora in ufficio a quest'ora e magari andiamo a mangiare qualcosa in giro.
Non suono nemmeno il campanello, tanto ho le chiavi. Entro e vedo tutte le luci spente tranne quella del suo ufficio, la ragazza che lo aiuta con i documenti dev'essere andata già a casa, meno male vista l'ora, però se era ancora qui si meritava una bella cena! È così gentile ed i clienti ne parlano sempre bene. Entro nel suo ufficio e non credo a quello che sto vedendo: era lì, con la segretaria, non ci credo... mi sta tradendo? Non è possibile dai. Non riesco a muovermi dallo shock e loro non si sono accorti della mia presenza. Smettete vi prego. Ci sarà una spiegazione. Mi scivolano le chiavi dalle mani e si girano entrambi, per due secondi nessuno si muove poi lui di scatto si alza i pantaloni e incomincia a dare spiegazione che mi rifiuto di ascoltare, mi limito solo ad andarmene.

Non scordarti mai di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora