Un assembramento di uomini circondava i nuovi arrivati, mentre rivolgeva occhiate sospette alla bellissima figura femminile davanti a loro.
Non credevano ai loro occhi, dal momento in cui nessuno dei presenti aveva mai visto una donna entrare nel loro gruppo.
Il ragazzo aveva 21 anni, la ragazza 20 e, a vederli, sembravano due fidanzati: in realtà non si conoscevano nemmeno; se ne stavano lì, in piedi uno di fronte all'altra, a fissarsi come a volersi studiare.
A interrompere il silenzio fu un uomo che entrò nella stanza sbattendo la porta.
Era alto e robusto, aveva le spalle quadrate e un'aria piuttosto disinvolta. I capelli, ricci e corti, incorniciavano un viso dai tratti somatici marcati, mentre due orecchini argentati gli davano luce.
Si guardò intorno, poi domandò ai presenti:
"Ci siete tutti?"
"Manca er sor Filippo" rispose uno degli uomini, mentre rimetteva un pugnale nel fodero.
"Assente giustificato. C'ha la figlia ammalata di vaiolo. Sono arrivati i neofiti?"
"Eccoli"
I ragazzi si alzarono e si misero davanti all'uomo, intabarrato in un mantello porpora.
"Lui arriva dal Ducato di Modena, lei da Castel Sant'Angelo."
Il ragazzo sorrise, poi, con enorme scioltezza, gli tese la mano. Lo seguì la ragazza, che non era per niente in soggezione.
"Salute e fraternità, Angelo Targhini"
"Salve, Arianna di Castro. Ma noi ci conosciamo già"
"Leonida Montanari " disse, stringendo la mano ad entrambi. Non nascose il suo stupore nel vedere quella donna, non ci riuscì.
"Hanno giurato?"
"Sì, hanno giurato."
"E hanno sostenuto la prova di coraggio?"
"No, pe' quella abbiamo aspettato a te, visto che sei chirurgo...." osservò l'uomo baffuto, mentre piantava un coltello nel tavolo di legno.
"E c'hai la mano ferma"
Arianna si avvicinò al banco, e attese istruzioni da parte di Montanari.
"Metti la mano qua sopra e apri le dita. Ma bada a te, che se la ritiri o te metti paura, sei una carogna e quella è la porta"
Non se lo fece ripetere due volte: aprì completamente il palmo e lo posò sul legno, freddo e rovinato.
Il chirurgo prese il pugnale e lo conficcó in mezzo alle dita della ragazza, poi la guardò.
Non batteva ciglio, sembrava stesse semplicemente giocando.
Proseguì con i colpi finché non arrivò in mezzo alle ultime due dita, per poi cercare l'approvazione degli associati.
"Sei dentro. Complimenti per la freddezza. Avanti il prossimo, sai già ciò che devi fare"
Stava andando tutto bene ma, proprio alla fine, la mano gli tremò e la punta dell'arnese si conficcó tra l'anulare e il mignolo del ragazzo.
Targhini urlò di dolore, e sollevò la mano per vedere il sangue che veniva fuori dalla ferita.
I carbonari si avvicinarono mesti, pronti a sbatterlo fuori senza esitare.
"No, non è colpa sua, me so sbajato io. Sei ammesso, Angelì" sentenziò Montanari, con un braccio teso a bloccare i suoi uomini.
Angelo borbottò qualcosa in modenese, ma tutti intuirono che si trattava di una parolaccia.
"Sei molto coraggiosa ad introdurti nella nostra congregazione, non ho mai fatto entrare nessuna donna prima di oggi. E da te nun me l'aspettavo proprio!"
"Leó, c'è sempre una prima volta per tutto. Mi metterò in gioco per aiutarvi a compiere questa rivoluzione, fosse anche l'ultima cosa che me vedi a fa' "
"Volevo dire proprio lo stesso. Contate su di me per qualsiasi cosa" replicò Angelino, mentre si passava una mano tra i folti capelli neri.
Montanari posò la mano sulla spalla di Arianna. Lei sorrise e tornò a guardare quelli che ormai erano i suoi compagni.
Non la baciò davanti a tutti, ma solo perché voleva tenere segreta la loro storia ancora per un po'.
I 20 anni di differenza non avevano la benché minima importanza, giacché il loro era un amore sincero, basato unicamente sul rispetto reciproco.
Inoltre, il chirurgo era rimasto affascinato da lei e dal suo modo di essere, così spigliato e diretto: Erano qualità che aveva visto in poche donne e che apprezzava in modo particolare.
Sapeva benissimo che Arianna era una ribelle, che tendeva a mettersi nei guai molto facilmente, ma su una cosa non aveva ombra di dubbio: il suo aiuto sarebbe stato fondamentale nella lotta contro il Papato.
Spazio autrice:
Un grazie immenso va a LaviniaFonzi che mi ha creato la copertina❤
Passate da lei a leggere le sue storie, meritano davvero tanto.
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Arianna e i Carbonari
Historical FictionIn una Roma papalina, una società carbonara medita una rivoluzione ai danni del cardinale Rivarola e del Papa. Il chirurgo Leonida Montanari e i suoi uomini proseguono con il loro piano, mentre nel gruppo entrano due giovanissimi, Angelo Targhini e...