s e c o n d a p a r t e 🌻

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"Il freddo è fuori,sì,ma dentro è uguale."
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"Anna,sveglia." disse mia madre,prendendomi le mani
"Scollati." risposi acida,guardando le sue mani sopra le mie,subito prima di vedere le sue ritirarsi velocemente.

"Si,scusa"

La guardai,muovendo la testa,per farle capire di muoversi a parlare.

"Ah si,giusto,io e tuo padre abbiamo deciso di portarti al concerto di shawn mendes,magari fai amicizia!"

"Mamma,ho già un'amica,mi basta quella."

"No,non ti basta,credimi."

Mi guardò,e se ne andò.
Eppure sà che aisha è una ragazza per bene,ma forse non intendeva di trovarmi un'amica,forse intendeva di trovarmi un fidanzato,e sparire dalla sua casa,probabilmente.

Ma,infondo ha ragione,in 20 anni di vita non ho avuto un ragazzo,chissà,spero che arriverà la mia fiamma,prima o poi.

Non so neanche chi sia questo cantante,spero che almeno sia bravo,non mi va di ascoltare per qualche ora una papera che canta a ripetizione.

Decisi di andare a fare un giro,tanto per.
Mi vestii con le prime cose che trovai nell'armadio:

I jeans mi stanno bene,forse perché non sono tanto magra,e mi mettono in mostra le curve.

Non presi neanche le chiavi,penso che gli hotel diventeranno i miei migliori amici in questo momento.

Nascosi le mani nelle tasche posteriori dei jeans,guardando quasi sempre per terra,tranne quando dovevo attraversare.

Andai dentro un vicolo,puzzava di fumo,ma poco importava,ho fumato per 5 anni,dai 15 anni fino a qualche mese fa,quando finalmente ho deciso di smettere,non voglio morire giovane.

Mi guardai in giro,amavo il silenzio e la tranquillità di quel posto,mi sentivo a casa,anche se chiaramente ero solo in un cazzo di vicolo puzzolente.
Mi sedetti su delle scale,facendo attenzione alle persone che passavano al di fuori del vicolo.

"E tu ragazzina? Chi sei?" mi disse una voce cupa,ma dolce allo stesso tempo.
Risi.
"E tu invece? Sei qualcuno?" risposi ricambiando lo sguardo.
"Direi,tu per caso giochi nel barcellona?"

Come cazzo ho fatto a non riconoscerlo.
Lo ignorai,e guardai dall'altra parte.

"Ragazzina,non puoi ignorarmi!" si mise nella traiettoria del mio sguardo.
Ignorarti? Ma chi cazzo sei?

Mi alzai,cercando spazio per andare via.

"Stai ferma."

Mi fermai.

"Vuoi comandarmi? Non mi conosci cazzo,solo perché sei famoso non vuol dire che tu possa fare tutto quello che vuoi!"

Guardò il pavimento e si spostò per farmi spazio.
Passai senza esitare neanche un secondo e continuai a camminare per il vicolo.
Non so perché ho risposto così,non aveva fatto niente.
Potevo far colpo,e invece.
Alla fine,era solo De Jong,immaginate se fosse stato ronaldo.

Quando fui fuori dal vicolo mi guardai indietro.
Dovevo scusarmi,e dovevo farlo subito.
Ritornai indietro,aumentando la velocità dei miei passi.

Li ritrovai,stavano parlando fino a quando uno di loro non fece notare a frenkie che io ero lì.
Si avvicinò a me.

"Ehm.."

"Scusa,non dovevo rispondere così,m-mi dispiace."

Sorrise e mi abbracciò,stavo morendo in quel momento,avevo un senso di adrenalina e imbarazzo unico.

"Impara a stare più calma"

Finita quella frase mi diede un foglio,con su scritto "prom?",annuii sorridendo e gli diedi un bacio sulla guancia
Mi girai e iniziai a camminare per ritornare a casa,ero felice,per una volta,ero veramente felice.

Quando arrivai davanti casa,guardai il biglietto,i miei non possono saperlo,assolutamente,specialmente mio padre,non apprezzerebbe per niente questa cosa

Ma alla fine,come vorresti che lo scoprisse,non può scoprirlo!
Se vado in un hotel,non mi cercheranno neanche.

Indietreggai e camminai verso quel vicolo,sarei stata là per tutta la notte,almeno per oggi.
Arrivai là e mi misi a guardare le pareti,c'erano scritte e disegni,quanto vorrei avere le stesse cose in camera mia.
Mi guardai avanti e vidi un ragazzo.
Tolsi la mano da sopra il muro e lo guardai attentamente,non capivo chi fosse.
Era tutto buio.

"Ehi,ragazzina,che ci fai qua?" era lui,ancora.

"Primo;mi chiamo Anna,
Secondo;mi hai fatto la stessa domanda la prima volta che sono venuta qua."

Rise,era così carino,posso dire che aveva un sorriso alquanto carino.
Lo guardai e lui fece lo stesso,smettendo di ridere.

"Ma sei la figlia del mister?"

"Si nota?"

"No,è che lui parla sempre di te,ci raccomanda addirittura di non parlarti,neanche se si parla di una cosa importante.."

"Wow."

"Cosa?"

"A quello là non gliene frega nulla di me."

"Nono,credimi,ti ama."

Risi a quell'affermazione,sapevo che era una cazzata,ma non m'importava nulla,a quel punto niente di migliore poteva accadermi.

"Beh,io devo andare,ci vediamo." disse sorridendo prima di camminare dalla direzione opposta.
Mi sedetti e appoggiai la testa sul muro e mi misi lo zaino sopra le ginocchia.
Ho un culo enorme minchia.

Ripensai a tutto quello che mi è successo in 20 anni di vita,alle fine,non è che io abbia vissuto una vita proprio rose e fiori,ma non posso neanche lamentarmi.

Era scattata la mezzanotte,mia madre mi aveva chiamata 2 volte,non da lei,sinceramente,pensavo che mi avrebbe chiamata 600 volte,ma non è così,a quanto pare.

Aisha non mi ha neanche cercata,bene,bella amica di merda,chissà cosa potrebbe mai fare se mi trasferissi,in realtà non penso che farebbe neanche qualcosa,starebbe solo lì a guardare,per fare spettacolo.

Presi il telefono e guardai qualche video su youtube,sprecando praticamente tutti i giga,ma fa nulla,me li avrei ricomprati sta mattina.

Posai il mio giacchetto per terra e ci misi la testa sopra,non era molto comodo ovviamente,ma per questa volta me l'avrei fatto andare bene.

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Spazio autrice
questo capitolo è un pò più corto del solito,lo so,ma mi farò perdonare lo giuro♡

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 18, 2020 ⏰

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