Ora la città mi sembra così silenziosa.
Tutti i rumori ed i suoni mi sembrano così lontani, al di fuori della mia portata. Sento un peso al centro del petto ma non ne capisco il motivo.
Forse in questi giorni sono stata sotto pressione, però ora, mentre cammino per il corso, non riesco quasi a respirare. Cerco di concentrarmi sulle piccole cose per distrarmi, inutilmente.
È come se tutto si fosse fermato e stesse aspettando un colpo di scena, qualcosa di diverso, qualcosa in cui sperare. In realtà la gente cammina freneticamente, dai negozi arriva una musica assordante, i clacson delle macchine continuano a suonare senza sosta. Il tempo è così soggettivo, soltanto noi decidiamo come e quando dovrà passare.
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Storie di ordinaria complessità
KurzgeschichtenRacconti brevi di vite spezzate, felicità improvvise e sogni raggiunti. Le paure del mondo moderno che si fanno sempre più lontane e la speranza che nasce da ogni sorriso. Un libro di tutto e niente, della quotidianità e dello straordinario visto se...