Capitolo 5

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Neanche ascoltare musica a tutto volume mi era servito a sovrastante tutto quello che stavo provando in quel momento.
Mi sentivo a pezzi, stava giocando con la mia mente... Non so cosa fosse peggio tra sentire cose che non dici o dire cose che non senti; come tutta quella marea di scuse che non smetteva di mandarmi.

Si, perché per giorni non fece altro che chiamarmi e mandarmi messaggi scusandosi per l'accaduto -come sempre- era suo solito fare così quando sbagliava. Peccato che sta volta non ci sarei ricascata non potevo continuare a farmi trattare così. Tanto meno continuare ad illudermi con qualcosa che fin dall'inizio sapevo non sarebbe mai diventato serio.

Però... Ci speravo anche se il risultato finale è stato zero.
Non sono mai stata brava nei giochetti senza sentimenti.

   ***
"Break my heart" risuonava nelle mie orecchie mentre guardavo alcuni ragazzi fare surf.

-You say my name like I have never heard before

I'm indecisive, but, this time, I know for sure

I hope I'm not the only one that feels it all

Are you falling?-

"Yes bitch I'm falling" pensai tra me e me.

Levai subito le cuffiette dalle mie orecchie, e continuai a camminare.

"Christine!" Sentii in lontananza quella voce -che ormai consocevo alla perfezione- urlare il mio nome.

Iniziai a camminare  più veloce, come se nessuno mi avesse chiamato.

"Chris, fermati!" Urlò ancora, mentre cercava di raggiungermi.

Lo ignorai continuando a camminare, ma improvvisamente qualcuno mi tirò il braccio facendomi fermare di colpo.

"Ma cosa fai!" Cercai di liberarmi dalla sua presa.

"Noi dobbiamo parlare"

"Ti sbagli. Io e te non dobbiamo dirci proprio niente." Imprecai.

"Chris ascoltami!" Mi rivolse uno sguardo suplicante.

"Lasciami stare" grugnii cercando ancora di liberarmi dalla sua presa.

"Mi dispiace ok. Io non volevo trattarsi in quel modo" Mi guardo e mi avvicinò ancora di più a lui.

"Smettila di comportarti come se tra noi due ci fosse qualcosa". Ripetei le stesse parole che mi aveva detto l'ultima volta che ci eravamo visti; mi liberai dalla sua presa, rivolgendogli uno sguardo pieno d'ira.

"Non ci posso credere" Mi corse dietro alzando le braccia in aria. "Non rispondi ai miei messaggi, ignori le mie chiamate, ti vengo a cercare e ti comporti così" Urlò

"È il minimo che possa fare" mi girai ed iniziai ad allontanarmi.

"È questo che vuoi? È davvero questo quello che vuoi Christine?" Mi fermai e mi girai verso di lui, guardandolo con un sopracciglio alzato.

"Chris" Si riavvicinò posando una mano sulla mia guancia e guardandomi attentamente negli occhi.

"Mi dispiace davvero tanto per tutte le volte che ti ho trattato in quel modo".

"Sono stanca di sentirti dire sempre le stesse cose." Dissi con voce calma alzando gli occhi al cielo. "Perciò smettila di dire cose che in realtà non pensi nè senti."

"Cazzo!" Si passò una mano tra i capelli frustrato. "Tutte quelle volte che ho reagito così è perché ero confuso. Con te è tutto così diverso, io..."

" vede che non hai capito niente," lo interrompei ancora una volta "non devi darmi nessun tipo di spiegazione, l'hai detto tu stesso: Tra noi non c'è niente." Finì togliendo la sua mano dalla mia guancia.

"Ascoltami un attimo" Mi attirò a facendo sparire ogni distanza tra i nostri corpi.

"Piccola, mi ci è voluto un po' per capirlo... Lo so che all'inizio ti avevo detto che non volevo niente di serio," Mi sistemò una sciocca di capelli dietro l'orecchio "ma Christine tu mi piaci" Stavo per avere un infarto dopo aver ascoltato quelle parole.
Non ci potevo credere.

"Ti prego smettila" sussurrai.

"Voglio stare con te senza il bisogno di tutta quella roba... Non ne abbiamo bisogno." Continuò

"Bisogno di cosa Leo"

"Bisogno di nomi o etichette, a noi non serve niente di quella roba. Sai perché?"

"Illiminami"

Ridacchiò. "Perché tu sei diventata mia in quel preciso istante in cui i miei occhi si sono posati su di te quella sera all'Angels. Ed io Christine sono tuo. E fino a quando questo rimarrà chiaro a noi due, me ne fotto degli altri."

"Io..." Biascicai "Senti, adesso basta!" Volevo urlare, ma la mia voce uscì solo in un sussurro. "Sono stanca dei tuoi giochetti. Non ti rendi conto che sto male ogni volta che mi dici tutte queste cose e poi mi tratti come se niente fosse."

"Lo so, ma sta volta sono serio." Si avvicinò ancora di più a me. "Tu mi piaci davvero tanto Christine" Disse ad un centimetro delle mie labbra, guardandomi negli occhi.

"Non me ne faccio niente delle tue parole" granchiai.

"È per questo che inizierò a dimostrarti ciò che dico, già da ora"  Concluse, facendo incontrate le nostre labbra.

"Shhh" Mi sussurro sulle mie labbra per poi baciarmi.

"Vedrai che non te ne pentirai"
                            .....

Ognuno di noi si porta adesso il ricordo di un'estate, che ricorderà sempre e sogna di rivivere ancora.
E questa è stata la mia.

Bene finisce quello che male incomincia...

Forse.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 10, 2020 ⏰

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