Poi, cacciata la voglia di cibo e bevanda,
andarono tutti a dormire, ciascuno nella sua tenda;
ma il Pelide sulla spiaggia del mare urlante
si stese tra i singhiozzi, in mezzo a molti Mirmidoni,
all'aperto, dove le onde battevano la spiaggia.
Subito il sonno lo colse, sciogliendo le angosce dell'animo
in un dolce abbraccio: molto infatti aveva stancato le splendide membra
inseguendo Ettore davanti a Ilio battuta dai venti.
Ed ecco scese su di lui l'anima del povero Patroclo,
simile in tutto – grandezza, begli occhi
e voce – e vesti uguali indossava sul corpo:
gli stette sopra la testa e così gli parlò:
"Tu dormi e di me ti scordi, Achille:
mai, quando ero vivo, mi trascuravi, ma ora che son morto mi trascuri.
Seppelliscimi quanto prima, così passerò le porte dell'Ade.
Lontano mi tengono l'anime, fantasmi dei morti,
e non mi permettono di mescolarmi a loro oltre il fiume
e così io vado vagando per la casa di Ade, dalle larghe porte.
E dammi la mano, te ne prego: mai più
uscirò dall'Ade, se non mi concedete l'onore del rogo.
Mai più noi due, da vivi, seduti in disparte dai cari compagni,
terremo consiglio; l'odiata Chera,
che ebbi in sorte alla nascita, mi ha divorato.
Anche a te è destino, Achille divino,
morire sotto le mura dei ricchi Teucri.
Altro dirò, te ne pregherò, se mi ascolti:
non seppellire, Achille, le mie ossa separate dalle tue,
ma insieme, come in casa vostra crescemmo,
da quando, bambino, Menezio da Oponto
mi portò da voi, per un triste omicidio,
il giorno in cui il figlio d'Anfidamante uccisi,
stolto che fui, pur non volendolo, irato a causa dei dadi.
Allora, avendomi accolto in casa, Peleo cavaliere
mi allevò con cura e mi nominò tuo scudiero.
E così anche l'ossa un'unica urna racchiuda,
quella d'oro a due manici, che la nobile madre ti ha dato".
Iliade, XXIII, vv. 57-92
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L' Iliade
HumorQui troverete quello che mi piace chiamare "riassuntazzo brutto". La sua utilità? Dubbia di certo, ma principalmente dovrebbe servire agli studentelli disperati (e credetemi se siete finiti qui siete disperati davvero). AVVERTENZA: pur avendo provat...