La stessa risposta (storia originale: curtailed)

6 0 0
                                    

Rating: teenagers e oltre Avvertimenti: nessun avvertimento Categoria: M/F, M/M Fandom: Homestuck Relazioni: Jake English/Dirk Strider, Roxy Lalonde/ Dirk Strider Personggi: Roxy Lalonde, Dirk Strider, Jake English Tag aggiuntive: Amore non corrisposto, Angst

Sono le due passate quando senti bussare alla porta. Sono tre battiti: leggeri, soffici, intervallati abbastanza da farti saltare in piedi dal divano. Fissi il soffitto per un momento, riprendi fiato, mentre prendi coscienza di dove ti trovi.

Poi ti avvicini con cautela alla porta, non sia mai che qualche malintenzionato voglia entrare in casa tua con un imbroglio. Sbirci dallo spioncino il viottolo fuori malamente illuminato, e subito ti si contorce lo stomao: riconosceresti quegli occhiali a punta e quella massa di capelli biondo-platino in qualunque circostanza. Dirk ha l'adamantina abitudine di usare la porta principale come supporto morale, ogniqualvolta torna da una serata andata male.

"Dirk," mormori dolcemente. "cosa stai facendo?"

Lui batte leggermente la fronte sul legno in un movimento indolente, cadenzato. "Voglio solo parlare un po', Rolal."

Trasalisci leggermente, il soprannome che ti ha affibbiato ti è noto, evocando ricordi dolorosi, ma apri comunque la porta.

Immediatamente ti assale un lezzo dolciastro di vino di bassa qualità e di cuore spezzato – te ne rendi conto mentre si abbacchia goffamente fra le tue braccia, il rifiuto, perché Dirk beve soltanto quando qualcuno calpesta il suo piccolo centro emozionale frantumandolo in tanti microscopiche schegge. E' molto più alto di te e molto più pesante, tutto muscoli tesi e membra toniche, ma tra le tue braccia sembra quasi morbido. Come una bambola. O uno di quei pupazzi di gommapiuma che continua ad assillarti di comprare.

Chiudi la porta con un calcio e lo aiuti a raggiungere il divano, togliendogli gli occhiali da sole.

Dirk ricade sul mobile imbottito come un fottuto sasso – sprofonda nei cuscini, nella trapunta fantasia che Jane ti ha regalato l'anno scorso, sul cuscino cucito a mano fatto da Jake, accostato vicino al pupazzo color arancione brillante di Dirk (che non era uno dei suoi smuppet). Speri che non si accorga di come ci tieni a quel peluche, considerando il fatto che hai l'abitudine di stringerlo come se fosse lui, come se veramente potessi abbracciare Dirk in quel modo.

Ma lui non se ne accorge per niente perché è sbronzo marcio.

Infatti sta già russando quando accompagni la coperta sulle sue spalle. In un gesto ironico –fortemente, brillantemente ironico, potresti aggiungere – infili il cuscino di Jake sotto la sua testa, cercando di non infilare per sbaglio le dita fra i suoi capelli. Ti chiedi se siano soffici come sembrano, oppure ispidi. Sembra quasi filato di seta color oro bianco fra le tue dita, e gli scompiglieresti quei capelli per ore senza mai stancartene.

Ugh. Sei proprio una pervertita.

Tuttavia non riesci a controllare i pensieri: sei esausta e ti stai riaddormentando, puntini neri si infiltrano nel tuo raggio visivo ogni volta che sbatti le palpebre, così ti raggomitoli dall'altra parte del divano e ti metti ad ascoltare il suo respiro. Ha un ritmo lento, instabile, che spinge da dentro le narici e dalla bocca, in una cadenza vacillante e vulnerabile che lo descrive perfettamente. La sua faccia è rigata da lacrime secche, gli occhi gonfi. Ha pianto, e molto.

Per un istante, lanci uno sguardo furioso al cuscino di Jake.

Poi lasci che ti si chiudano gli occhi, assaporando il senso di conforto che si sprigiona dalle palpebre stanche fino ai piedi, immergendoti nel caldo bagno scuro dei tuoi pensieri. E' ovviamente una pozza senza fondo e l'unica cosa che ti trattiene alla realtà è il suo respiro. La tua coscienza è legata al suono che emetti. Nei tuoi pensieri più profondi soffri perché lo desideri – desideri premere la sua bocca contro la tua, cullarlo ed essere cullata da lui, e tutt'a un tratto le tue emozioni irrompono nella tua ragione lasciandoti spiazzata come una spiaggia dopo uno tsunami.

La stessa rispostaWhere stories live. Discover now