Shame of my body

Capitolo 7

Come promesso Ele passò a prendermi per fare colazione al bar. Arrivate a scuola ci dovettimo dividere, oggi non avevamo nessuna lezione in comune e l'unico posto dove ci saremmo viste sarebbe stata la mensa, avrei dovuto affrontare quelle sei estenuanti ore da sola.

Come immaginavo senza Ele sono come una lumaca senza guscio, una preda facile da identificare e più predisposta ad attacchi da parte dei miei compagni di corso. Sto seguendo la lezione di storia del professor Callahan, o almeno ci provo visto che Blake non si decide a lasciarmi in pace, è dall'inizio dell'ora che non fa altro che lanciarmi foglietti i di carta con sopra scritto degli insulti.
"Bene ragazzo qualcuno ha qualche domanda?" chiede il professore. È il mio momento, alzo la mano, magari il professore mi capirà e darà una lezione a Blake.
"Mi dica signorina Cosgrove"
"Mi scusi per l'intervento inappropriato professor Callahan, non ho nessuna domanda riguardo alla lezione, volevo solo dirle che-"
"Se non riguarda la lezione non mi interessa signorina, mi dispiace" mi interrompe il professore.
"Con tutto il dovuto rispetto professor Callahan ma se mi permette vorrei dirle che un suo alunno è da tutta l'ora che non fa altro che infastidirmi"
"Chi sarebbe il diretto interessato signorina?"
"Il signor Blake Marble"
"Impossibile, il signor Marble è uno dei miei migliori studenti, non lo crederei capace di una cosa del genere, e non sarebbe nemmeno d'esempio per i suoi compagni di squadra di football"
"Allora guardi questi foglietti scritti dal signor Marble in persona" così facendo porgo i foglietti al professore che li prende con un leggero disprezzo.
"Averti come compagna di corso è il colmo, almeno ogni giorno quando sarò arrabbiato avrò qualcuno su cui sfogarmi.
Sei consapevole del fatto che nessuno ti inviterà al ballo di fine anno? che sfigata."
Non finisce di leggere i foglietti che mi chiede di porgerli il mio quaderno di storia.
"Vede signorina Cosgrove, accusare il suo compagno di corso, quale il signor Marble, non è una bella cosa, leggendo i foglietti non ho potuto fare altro che notare che la scrittura non appartiene al signor Marble ma a lei. Adesso la prego si rechi in presidenza con il suo compagno di corso, gli chieda scusa e accordi una punizione con il preside e che non ricapiti più un episodio del genere, per attirare l'attenzione non c'è bisogno di fare del vittimismo" apre la porta chiamando il collaboratore scolastico.
"Signor Steven accompagni i ragazzi dal preside Marble, grazie"

"Veda signorina non capisco che bisogno c'era di mettere in cattiva luce il signor Marble, è uno dei migliori studenti del nostro istituto, mai prima d'ora era capitato un episodio del genere e per questo risulta anche difficile crederlo"
"Preside Marble se mi permette opterei per lo psicologo della scuola, magari la signorina Cosgrove ha problemi a mettersi in mostra e cerca attenzioni mettendo in cattiva luce gli altri, credo abbia bisogno di aiuto" interviene Blake.
"Io non ho nessun problema" "Preside Marble mi creda almeno lei la prego, non è giusto che persone come il signor Marble stiano in questa scuola" dico rivolgendomi verso il preside.
"Okay adesso stiamo esagerando, adesso signorina Cosgrove la prego di lasciare il mio ufficio, passi in bagno e si dia una sistemata, ci vedremo a fine giornata per accordare insieme la punizione. Signor Marble, lei rimanga un attimo qui giusto per fare il punto della situazione riguardo il suo rendimento scolastico e riguardo ciò che vorrà fare con la squadra di football" dice il preside invitandomi ad uscire dal suo ufficio.
"Facciamo il punto della situazione sul suo rendimento scolastico e riguardo ciò che vorrà fare con la squadra di football" scimmiotta Blake ridendo.
Decido di origliare la conversazione, i due sembrano molto in confidenza.
"C'è poco da ridere Blake. Ti rendi conto della situazione in cui ti sei messo? Quante volte ti ho detto di lasciar fare queste cazzate ai tuoi compagni e di non farti condizionare?"
"Andiamo zio...sai bene che sono il leader della scuola...è anche un esempio per molti ragazzi"
"Stammi bene a sentire Blake, se la ragazza mette in giro voci false potrai dire addio alla tua reputazione"
"E tu pensi davvero che i ragazzi crederanno a una come Amanda piuttosto che al capitano della squadra di football?"
"Non lo metto in dubbio ma non lo darei nemmeno per scontato...Bene Blake ora torna in classe, e che non ricapiti più una cosa del genere, per questa volta non dirò niente a tuo padre ma alla prossima cazzata sta sicuro che il ruolo di capitano non sarà più tuo"
"Non ricapiterà zio, grazie"
La porta si apre e dopo averla chiusa Blake mi lancia un occhiataccia avvicinandosi in modo pericoloso a me.
"Non azzardarti mai più a fare una cosa del genere Amanda Cosgrove"
"Altrimenti?" lo sfido.
"Sai sei molto coraggiosa a sfidarmi, se oggi avessi perso il posto di capitano nella squadra di football avresti potuto considerare la tua carriera scolastica finita. Sei fortunata che il preside per questa volta non proferirà parola, non potrò mettermi nei guai un'altra volta mettendo a rischio la mia carriera sportiva quindi ti starò a debita distanza ma ci vedremo lo stesso nei corridoi della scuola"
"Come fai?"
"A fare cosa?"
"Ad avere tutto questo rispetto nella scuola"
"Certe cose meglio è non chiederle. Dovresti imparare a tenere un po' la bocca chiusa"
"Siete ancora qui? Andate tutti e due in classe forza!" urla il preside notando che siamo rimasti a parlare nella sala d'attesa.
"Lei sa come fa il signor Blake a farsi rispettare così tanto in questa scuola?" chiedo al signor Steven che ho incontrato nel tragitto mentre tornavo in classe.
"È semplicemente un Marble e questo gli basta per avere il rispetto nella scuola, poi è bello, è il capitano della squadra di football...Insomma signorina Cosgrove la facevo una ragazza molto più sveglia, non ci vuole mica un indovino per capirlo" scherza il signor Steven.
"Ha ragione"
"Stia più attenta mi raccomando" dice il signor Steven, gli mostro una faccia stranita e poi faccio ritorno in classe.