Parte 3

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-Andiamo Evelyn farai tardi a scuola-

mia madre continuava a chiamarmi ma ero troppo stanca per alzarmi, non riuscivo a dormire bene ero stressata dalla scuola e dalla situazione in casa, I miei litigavano sempre per qualsiasi cosa ed era stata una fortuna se quella mattina non si erano messi a litigare.

Mi alzai lentamente e scesi le scale andando in cucina.

-Buongiorno tesoro- mi sorrise mia madre dandomi la colazione.

-buongiorno- mi misi a tavola a mangiare.

-devi tornare a casa da sola oggi io ho da fare a lavoro e tuo padre non ha la macchina-
Disse mia madre tornando ai fornelli per preparare già il pranzo come faceva ogni mattina visto che non aveva tempo di farlo più tardi.

Annuii finendo la colazione e andai a vestirmi velocemente per poi andare a scuola.

Anche quella mattinata a scuola passo lenta e noiosa, nemmeno Beth c'era quella mattina, probabilmente aveva da fare con la madre o forse era solo malata.

Ero seduta al banco ad aspettare la fine della lezione, appena suonò la campanella presi tutto e corsi a casa. C'era silenzio, cosa ovvia visto che mamma me lo aveva detto stamani che non ci sarebbero stati, presi il pranzo fatto da mamma e lo scaldati un pochino.
Mentre mangiavo e guardavo la TV fui interrotta da suono del Telefono, mi alzai sbuffando e andai a rispondere

-Pronto... -

-Evelyn.. - era mio padre e dalla voce mi sembrava disperato.

-Papà ... Che succede- iniziavo a preoccuparmi mio padre non era uno che piangeva molto facilmente.

-Evelyn la mamma... - non riuscì a sentire più niente, mio padre parlava ma io non sentivo era diventato tutto un ronzio...

-Evelyn... Evenly è solo un incubo-

Mi svegliai all improvviso respirando velocemente e piangendo, mi guardai intorno spaventata e vidi Beth che si mise subito a sedere accanto a me e cercò di calmarmi.

- va tutto bene... Sono qui-

Continuava a riperetere le stesse cose, a quanto pare era successo di nuovo, un altro incubo un altra notte insogne per Beth, era così ogni volta che succedeva, mi prendeva un attacco di panico e l'unica in grado di aiutarmi era lei non volevo che gli altri si avvicinassero e questo perché in quei momenti avevo solo bisogno di restare tranquilla e lei sapeva come fare a tranquillizzarmi.

-S.. Scusa- le ripetevo piangendo.

- va tutto bene Evelyn adesso calmati.. Sono qui-

Mi  appoggiai a lei cercando di calmarmi e ci riuscii dopo poco.

Riuscì a farmi addormentare di nuovo mettendosi accanto a me nel letto, come avevo già previsto la mattina dopo sarebbe stata ancora sveglia come ogni volta che succedeva e i sensi di colpa sarebbe arrivati in poco tempo.

I Want You|Negan|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora