Caught in Hell

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《 Simon! 》

Urlò affannata una voce femminile. Linda era appena stata messa al corrente dello sparo che aveva coinvolto il nipote ed aveva rapidamente raggiunto il pronto soccorso dove era stato trasportato il ragazzo. La fila in sala d'attesa sembrava interminabile, come se gran parte della città si fosse accordata per incontrarsi tutta lì in quel momento.

《 Linda.. 》

Il volto di Chloe mostrava appieno lo sgomento ed il senso di colpa che provava in quel momento. Si sentiva colpevole di non averlo protetto, non aveva fatto il suo dovere. Si avvicinò all'amica in evidente stato confusionale.

《 Come mai sei qui? 》

Il medico corrugò la fronte perplessa. Che razza di domanda era? Avevano appena sparato a suo nipote. Cosa avrebbe dovuto fare? Rimanere impassibile e con le mani in mano?

《 Chloe.. 》 Mormorò la più adulta fra le due, strabuzzando gli occhi. 《 Hanno sparato a mio nipote in pieno petto. Dove dovrei essere? 》

La Detective arricciò lo sguardo. Lucifer non le aveva riferito questo "piccolo" dettaglio.

《 Simon è tuo nipote? Non me ne avevi mai fatto parola. A dire il vero, pensavo fossi anche figlia unica. 》

Come biasimarla? Linda non era molto propensa a parlare di sé e della sua famiglia, non aveva trovato ancora qualcuno con cui potesse sfogarsi del tutto. Sempre piena di lavoro, il susseguirsi di pazienti logorroici e colmi di problemi la incitavano sempre meno.

《 In realtà, non ti ho mai menzionato la mia famiglia perché innanzitutto non ho un buon rapporto coi miei genitori, non li vedo da molti anni e per di più, mia sorella minore, la madre di Simon è morta molto tempo fa un incendio. Un incendio in cui mi avevano sempre fatto credere avessi perso anche lui. 》

Si liberò, finalmente, e lo fece tutto d'un fiato. La riapparizione del ragazzo la destabilizzava ancora, soprattutto dopo quel breve ma intenso incontro avvenuto il giorno prima. Chloe sembrò più esterrefatta dell'altra, non poteva essere apparso così dal nulla.

《 Come fai ad essere certa sia lui? Insomma, se allora ti dissero che il bambino era morto nell'incendio, vorrà dire che era vero. Non si può nascondere un bambino. 》

《 Se devo essere proprio sincera, sono terrorizzata, Chloe. 》

Lo sguardo svirgolava tra la sua interlocutrice e le porte della sala operatoria. Non sapeva cosa fare: aprirsi del tutto ed approfittare del circostanza o rimandare tutto ad un altro momento?

《 Neppure io mi capacito di come un bambino di soli due anni possa essersi salvato e.. e anche se fosse, perché qualcuno debba aver inscenato la sua morte? Non capisco nemmeno come possa essere arrivato a Lucifer. Aveva solo una mia foto in mano, avrebbe dovuto recarsi direttamente da me. Cosa c'entra lui in tutta questa storia? 》

Si sentiva come se il nipote non fosse stato del tutto onesto con lei e con l'uomo che lo aveva aiutato. Cosa le stava nascondendo? Doveva scoprire di più.

La Detective, nel frattempo, continuava ad ascoltarla seppur la mente stesse vagando, neanche a saperlo, nella stessa direzione di quella dell'amica.

《 Allora perché lo hai accolto così? In casa tua? In fondo non lo vedevi da tanto e, nonostante fosse davvero tuo nipote, in realtà restava comunque un totale estraneo. 》

Anche lei si chiedeva cosa c'entrasse Lucifer e per quale strano motivo l'uomo si fosse affezionato così in fretta al ragazzo, quasi come se lo conoscesse da molto prima.

《 Sei sicura che Lucifer e Simon non si conoscessero già prima? 》

《Sicurissima. Mi sono fidata del suo istinto e l'ho accolto.》 affermò la dottoressa, tentando di giustificarsi. 《Lucifer me lo ha giurato e sai che lui non mente mai. 》

The Devil is a Dad tooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora