Capitolo n.3

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Allyson's pov

"Fammi passare" Dico in malo modo ad Harry, guardandolo con disprezzo riuscendo non so come a sostenere il suo sguardo di sfida

Normalmente non sarebbe stato da me reagire in questo modo a uno scontro accidentale infatti, se le circostanze fossero state diverse ovviamente mi sarei scusata per l'accaduto ma in questo caso, la mia educazione andava per forza messa da parte

"E chi ti ha detto che io voglia farlo?" Chiede aggiungendo allo sguardo di sfida, ora anche il tono senza sapere che con questo atteggiamento cascava malissimo con me

"E a te chi ti dice che ora che scenderó, non informeró tutti del tuo comportamento inaccettabile nei miei confronti?" Dico facendolo rimanere visibilmente sorpreso dalla mia risposta e poi, successe tutto velocemente

Con una veloce e agile mossa mi trascinó di nuovo in bagno, chiuse la porta a chiave e mi immobilizzó contro il muro schiacciandomi con il suo possente corpo, tenendomi ferme le braccia ai lati della testa per impedirmi definitivamente di muovermi

"Sai perché so che non lo farai babygirl?" Chiede sussurrando facendo una pausa, guardandomi intensamente negli occhi solo che questa volta a differenza di prima, il suo sguardo non riuscii a reggerlo per niente

E quando distolsi appunto il mio sguardo dal suo, non sapendo neanche che cosa fare o dire per via dello shock, mi resi conto che i suoi occhi stupendi e magnetici mi facevano uno strano effetto anzi, lui me lo faceva

Harry Styles mi faceva un effetto che mai nessun ragazzo era riuscito a farmi prima nella mia vita cavolo

Poi "babygirl"? Siamo seri? Ma quanto poteva essere pervertito? Forse fin troppo e a confermarmelo, fu il fatto che passó l'indice contro la mia intimitá coperta dalle mutandine a mio malgrado, inevitabilmente bagnate per colpa sua cazzo azione che, non c'è neanche bisogno di dire mi fece sussultare e scappare un gemito

"Perché il solo suono delle mia voce, ti fa eccitare come non mai" Dice continuando con tono questa volta sia beffardo che soddisfatto ovviamente

C'è da dire peró che fortunatamente, il mio stato di shock duró poco perché pochi secondi dopo le sue parole, finalmente trovai il coraggio di parlare

"Ti conviene lasciami subito andare brutto figlio di puttana o ti giuro che-....." Iniziai a dire minacciandolo e cercando di liberarmi invano dalla sua presa siccome, lui è molto piú forte di me

Ma prima che potessi finire la frase, mi tiró un sonoro e potente schiaffo che mi fece girare la faccia e interrompere, dopo che i suoi occhi che ero riuscita di nuovo a guardare, si scurirono per via della rabbia

E a questo punto, tutto il coraggio e la razionalitá che avevo non so grazie a quale divinitá trovato dentro di me, per affrontare la situazione, andarono completamente a puttane perché iniziai a piangere per la paura

Dio santo ma che cosa stava succedendo? Questo guaio in cui mi ero ritrovata all'improvviso contro la mia volontá, non poteva stare succedendo veramente

"O cosa Allyson? Che cosa hai intenzione di fare? Di metterti a urlare? Di andare a raccontare tutto a Eleonor e ai tuoi genitori come hai detto? Prego, fallo pure ma sappi piccola, che non ti crederá mai nessuno" Dice facendo il finto compassionevole, per prendermi in giro

Io intanto, avevo un'altra volta lo sguardo abbassato, ero terrorizzata e mi tenevo una mano sulla guancia che era stata colpita mentre silenziosamente, le lacrime ininterrotte mi rigavano il viso

"Bimba, daddy non vuole farti piangere ma se oserai di nuovo rivolgerti a me in quella maniera, ti assicuro che non mi limiteró un'altra volta a un semplice schiaffo, mi hai capito?" Chiede minacciandomi a pochi centimetri da me dopo aver sospirato "Ti ho fatto una fottuta domanda Allyson!" Esclama facendomi sussultaste per via della paura, quando vide che non gli stavo rispondendo

Un pazzo, era solo un fottutissimo sadico bipolare e sfortunatamente non aveva neanche torto perché se andassi a raccontare a qualcuno di quesa cosa, effettivamente nessuno mi crederebbe e potrei anche rischiare di essere presa, per una psicopatica gelosa

Proprio per questo ora, non mi restava altro che trovare il piú presto possibile un modo, per uscire da questa orribile situazione preferibilmente viva e sana e salva

"Si ho capito" Dico con un filo di voce, buttando via quel poco di dignitá che mi era rimasta visto che, giá mi vergognavo di me stessa per essermi fatta mettere i piedi in testa per la prima volta in vita mia, da lui poi

"Brava bambina" Dice per poi, accarezzarmi la guancia che non aveva colpito cosa che, dovetti per forza lasciargli fare non avendo piú ne il coraggio, ne la forza di reagire "Ma quando ti parlo mi devi guardare in faccia e soprattutto, quando siamo soli da oggi in poi devi chiamarmi daddy" Dice ordinandomi, dopo avermi preso la mascella con una mano e aver puntato i suoi occhi nei miei

No, non potevo chiamarlo davvero in quel modo assurdo, giá grazie a lui avevo perso la mia dignitá porca puttana

"Che fai continui a non rispondermi Allyson? Vuoi per caso che daddy si arrabbi di nuovo?" Chiede con un tono a mio parere terrificante, che fece creare lungo la mia schiena un brivido

E dopo che senza pensarci due volte, feci un frettoloso "no" con la testa, parlai piú che altro spinta dal mio istinto di sopravvivenza il quale, nonostante tutto bisogna sempre seguire

My daddy uncle (H.S)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora