Vivere o sopravvivere

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Uscii fuori nel campo.
Tutti schierati. Oggi è natale il 25 dicembre il mio compleanno.

Pensate a quello che vi ho detto colonnello.

Ecco.
Tutti schierati sulla neve a piedi nudi.
Non osai parlare. Lasciai parlare il tenebte maggiore Girodelle.
-Oggi giochiamo. Tutti i numeri che contengo la cifre 8 gli verrà tirato un secchio d'acqua gelata addosso. Se svenite...verrete sparati.-
Sgranai gli occhi.
La cifra otto si trova nel dnumero 2608...Andrè!
No!
-Si facciano avanti tutti quelli che contengono la cifra otto!- comandò Girodelle.
Tutti gli interessati fecero un passo avanti, compreso Andrè Grandier.
Sverrà! Si ammalerà! Gli verrà una bronchite o potrebbe morire assiderato! No non lo permetteró!
-Aspettate maggiore Girodelle!- lo interruppi. -Ho un idea migliore...-
-Si colonnello?-
Vedo Andrè che alza un sopracciglio in attesa di sapere quale stronzata avrei detto.
-Oggi tutti i numeri contenenti la cifra otto dovranno restare un'ora in più a piedi nudi sulla neve.-
-Ma perchè questa punizione così blanda?-
-Blanda? Io non direi. Dopo circa un ora le dita dei piedi non rispondono più e si ghiacciano, tal volta si spezzano.- sorrisi maliziosa per confincerlo.
-Si però...l'acqua fredda non è meglio?-
-Noo. È meglio così. Questi sono gli ordini! Osate discutere maggiore?!?-
-Assolutamente, colonnello! Sempre hai vostri ordini!-
-Bene!...Ora andate pure. Voi e i soldati, andate a sistemare le donne. Io terró d'occhio qui.-
-Ma...potrevbbero assalirvi!-
-Mi offendete Girodelle!! Volete forse insinuare che io non so difendermi?!?!-
-No, certo che no ma...-
-E ALLORA ANDATE! SVELTI! OBBEDITE!-
-Si signora!...Signore...insomma...-
-VIA!-
fecero il saluto militare e se ne andarono.
Quando furono lontani intervenni.
-Tutti dentro le baracche!-
-Cosa?- chiese stupito Andrè.
-Avete sentito bene! Rientrate tutti nelle baracche. Svelti!...Avanti! Volete congelarvi qui fuori?!? Rientrate!-
Un po' confusi si girarono e si avviarono ognuno alle proprie baracche.
Andrè si fermò e mi venne vicino.
-Che stai facendo?!?- mi mormoró.
-Quello che ritengo giusto.-
-Non è un tranello?-
-L'hai visto che per convincere il maggiore e i soldati ad allontanarsi ci ho messo tanto! Se lo viene a sapere il generale, ssaró io a farmi il bagno con l'acqua gelata! Per tradimento!...Ora fila dentro anche tu, prima che cambi idea.-
Mi guardò per un'attimo, -Grazie.-
-Non ringraziarmi. Non lo merito.-
E rientrò anche lui.
Sospirai e mi diressi alle fornaci.
C'era un'odore nauseabondo, stavano bruciando i cadaveri.

Vivere è come un comandamento.

Andrè se tutto dipendesse da me vi livererei subito.
Ma è la legge. La dittatura di Hittler e sono costretta ad obbedire. Io come tutti. Ma hai ragione quando dici che non esistono razze.
Tu sei una persona come lo sono io.
Certo non dovrei nemmeno pensarlo.
Con questo mio gesto rischio la morte.
Vedo persone bruciare tra le fiamme, persone anche vove.
Cadaveri di persone anziane, cadaveri di donne, anche incinte.
Loro sono morti.
Ma io sono morta dentro, e non vivró.
La mia fine è qua dentro fino alla fine dei miei giorni.
Sono un prigioniero esattamente come loro. Io non mi diverto a sparare le persone. Non mi doverto a uccidere e a torturare!
Solo le menti malate si divertirebbero!
-Colonnello cosa ci fate qui? Vi sporcherete.-
Non dissi una parola e me ne andai.
Sotto la neve.
Mi fermai in mezzo a quel tappeto bianco.
Mi tolsi la mantella fissando il celo, le nuvole bianche e i fiocchi di neve che danzavano.
Mi tolsi gli stivali e camminai a piedi nudi sulla neve gelata.
-Freedda!-
Ecco cosa provano loro.
Incominciai a camminare.
L'ora che dovevano passare fuori era terminata quindi era più che giustificato che fossero rientrati.
Ad un tratto sentii dei colpi di fucile sparare dall'accampamento.
Mi rimisi subito gli stivali e corsi piú veloce che potevo sul posto.
Vidi Andrè con un fucile in mano.
-Andrè cosa fai?!?!-
L'ho chiamato per nome! È stato un errore!
Vidi un soldato morto a terra e poi un prigioniero morto ugualmente.
Oh mio Dio ma che cosa ha fatto?!?!
-Soldati! Puntate!...-inizió a dire Girodelle.
-FERMI! MAGGIORE GIRODELLE CHE COSA È ACCADUTO QUI?!?!-
-Colonnello...quel soldato morto come vedete ha icciso secondo ordinole un prigioniero e il 2608 ha sparato al soldato, e ora deve morire!-
-Cosa?!?-
-Già.-
-Getta l'arma a terra!!!- gli urlai contro.
-Soldate puntate!-inizió Girodelle.
-No, maggiore. Penserò io a punire questo sciagurato con le mie stesse mani!! Quanto è vero che mi chiamo Pscar François de Jarjayes!-
-Ma come, colonnello?-
-OSATE CONTRADDIRMI ANCORA GIRODELLE?!? SONO STUFA DEL VOSTRO COMPORTAMENTO! STATE ZITTO E OBBEDITE, ALTRIMENTI LA PROSSIMA VOLTA VI DEGRADERÒ DAL VOSTRO GRADO!-
-Agli ordini...colonnello.-
-Bene. Fate rientrare tutti! E tu...2608 cammina davanti! MUOVITI!-
Gettò l'arma a terra e mi precedette.
Quando fummo abbastabza lontani da non farci ne vedere ne sentire iniziai a sbottare.
-Che cosa mi farai?-
-MA CHE COSA TI È SALTATO IN MENTE?!? SPARARE A UN SOLDATO NAZZISTA! MA SEI UN IDIOTA?!? È PREVISTA LA PENA DI MORTE E...-
-E cosa?!? Perchè non volete che muoia?!? Perchè fate questo?!? Cosa vi spinge?!?-
Rimasi in silenzio a guardarli neutea.
-Dirai che ti ho messo a mollo nell'acqua ghiacciata per mezz'ora!-
Presi dalla tasca un tubetto di pomata. Una pomata che irritava la pelle ma non faceva male. Cosí da far credere davvero quellk che ho detto.
-Cos'è?-
-Spalmala bene nei punti ben visibili e sul torave. Questa pomata ti farà diventare la pelle fredda e arrossata, cosí crederanno che sei stato a mollo nell'acqua ghiacciata.-
-Perchè dovrei? Perchè non dovrei morire, o scontare la punizione?!?-
-Ma sei impazzito io...non voglio!-
-E dovrei dar conto alla tua decisione?!?-
-Qui dentro comando io. E tu non morirai! Ora va!-
-Siete falsa.-
-Sono una che rischia. Rischia la pelle per un uomo che fa stronzate!-
-Non ti costringe nessuno!-
-Me lo costringe il mio cuore...se ancora ne ho uno! Adesso fila!-
Quest'oggi ho rischiato davvero molto a difenderlo. Hittler potrebbe avere delle noie se enisse a conoscenza di questi disordini che si stanno creando all'interno del campo.
Andrè...sei uno sciocco!
Io non voglio che tu muoia! Non voglio. Tu sei diventato troppo importante per me. Non ti conosco ma ti voglio bene. E perdere una persona cara è brutto.
Io...
Credo di amarti.

AUSCHWITZ-Lady OscarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora