Cap.5

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Eccomi,sulla soglia di una crisi isterica.
È da circa 10 minuti che sto aspettando Francesco fuori casa..ma ovviamente non è ancora venuto.
Oggi faremo ritardo.
Come inizio,direi che sono sulla buona strada.
Ok.
Gli avrò inviato come minimo 300 messaggio e ovviamente lui non si accinge a rispondere..
Vabbè non entra su watsapp da ieri sera,alle 23:48
D'altronde lui è sempre stato un ritardatario..
Ma se sta ancora dormendo,gli spacco la faccia.

Ok.sono le 7:55.
Arriverà.
*
Ok,che saranno mai 10 minuti di ritardo?hahaha ma dai..sono solamente le 8:11.. E 11?
E che cazzo,ora erano le 8: 10 e sono già è 11..Dio.
Ok,qua la situazione sta peggiorando,e non immaginate il mio stato.
All'improvviso vedo una macchina fermarsi davanti a me..
È una Range Rover nera.
Non è la macchina di Francesco.
Il finestrino nero si abbassa,e vedo sporgere una cresta marrone..
Mi guarda. Ha due dilatatori ai lobi delle orecchie.
Mi sorride.
Cazzo.ALESSIO.
E ripeto A-L-E-S-S-I-O!
Che ci fa Alessio difronte casa mia?
"Vuoi continuare a fissarmi o sali in macchina?"mi disse con il suo solito sorriso perverso.
"No."
"Dai Alice,Mi manda Francesco"
"Perché non è venuto lo stronzo di mio cugino?"sorrido.un sorriso forzato.
"Dai,lo sai com'è Francesco,lui non si alza mai presto."
"E non viene a scuola?"
"Senti Sali che perdiamo la prima ora."
Ok.salgo.
Apro lo sportello e salgo.
"Comunque ha fatto tardi,entra alla seconda ora."
"Perché sei venuto a prendermi?"
"Perché mi ha chiamato fra,dicendomi che faceva tardi e mi ha chiesto di darti un passaggio."
Annuisco senza fare polemiche.
Cose che faccio sempre.
Decido di guardare fuori dal finestrino.
Prospetto una lunga e faticosa giornata.
Noto con la coda dell'occhio che Alessio è girato a fissarmi.
Qua facciamo pure un incidente se non si sbriga a mettere gli occhi sulla strada.
"Perché mi stai fissando?"
Distoglie lo sguardo ridendo.
"Siamo arrivati."
Scende dalla macchina e mi lascia lì,come una nullità.
Scendo anche io.
Non c'è.
Dove cavolo è andato?
"Alessio.!"
Lo chiamo appena lo vedo appoggiato al muro con un ragazzo.
Si gira e fa segno all'amico di aspettare un attimo.
"Che c'è?"mi dice brusco.
"Cosa hai ora?"
"Niente,è solo che è meglio non parlarci a scuola."detto questo,gira le spalle e se ne va.
Ma che cazzo gli prende?
Mi ha lasciato veramente senza parole.
Cosa ho fatto di male?
Sono davvero rimasta delusa da lui.
Eppure pensavo altro.
Lo consideravo simpatico e invece?
E invece fa schifo.
Lui e il suo carattere possono andare dritti a fanculo.
Bene,non ci conosciamo??!?..perfetto.
Meglio farsi nuove amicizie allora.
E lui era quello che diceva di fare attenzione ai ragazzi a scuola?haha devo fare attenzione a lui e non agli altri.
Alessio non sa fino a cosa sono capace di fare.
Entro nella scuola e mi Dirigo verso la segreteria..
"Scusi signora.."faccio segno alla segretaria con i boccoli.
"Sono nuova e mi servirebbero gli orari e la chiave dell'armadietto."
"Nome?"disse guardandomi.Dio mi fa paura.
"Alice"
"Cognome?"
"Pierozzi."
"Ecco a te."
Presi il foglio e le Chiavi e lessi:
Prima ora inglese.aula A5
benissimo direi.
Come avete capito,in questa scuola ci sono corsi misti.
La specialità di questa scuola è appunto questo..non c'è differenza fra ragazzi del primo e del terzo.
Si fa sempre ripetizione o approfondimento per tutti.
Allora..aula A...A1...A3 ..A5 eccolaaa.
Busso.
"Avanti"️sento udire..da una voce roca.
Apro la porta..
"Ehm..scusate,sono una nuova allieva..scusate il ritardo."
"Si va bene..nome?"
"Alice Pierozzi."
"La sorella di Francesco?"
"Ehm...no.La cugina."
Gli occhi della classe furono improvvisamente su di me.
Bene.
"Allora,si sieda nell'ultimo posto rimanente ,vicino a Bernabei,lì infondo.."
Percorro quelle mattonelle con una velocità incredibile..voglio solo sedermi in quel fottuto posto senza sentirmi costantemente osservata.
Appena arrivo vicino l'ultima fila,rimango paralizzata.
È lui Bernabei?!
Fanculo.
Oggi non è proprio giornata.
Alzo gli occhi dalle mattonelle del pavimento e lo guardo.
Ecco ci mancava solo lui e il suo perfetto sorriso..da stronzo.
Dio.ma che cazzo si ride!?
Oggi,Si prospetta un giorno al quanto faticoso e orrendo.
In questo momento,Vorrei essere a casa nel mio letto caldo.
"Pierozzi si sieda."
Ma vaffanculo prof.
Sospirò rassegnata e mi siedo.
MALEDETTO CUGINO,DOVE SEI?!

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