Capitolo 1~Il portale

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🔥RICK🔥

Quella mattina non sapevo che la mia vita sarebbe cambiata completamente; che tutto quello a cui ero abituato e che pensavo fosse normale in realtà non lo era. Se pensate che stia per raccontarvi una favoletta vi sbagliate. Quello che mi sarebbe successo era qualcosa di incredibilmente magico. Ma cominciamo dall'inizio, da quella mattina che mi avrebbe cambiato la vita.
🔥🔥🔥
Erano le quattro di pomeriggio. Avevo passato sette ore su quel banco di legno scomodo e non vedevo l'ora che la campanella suonasse per concludere finalmente quell'interminabile giornata di scuola. L'unica cosa che mi salvava era Jessie, la mia compagna di banco. La mia migliore amica. Ci conoscevamo fin da piccoli e con lei i giorni di scuola erano sempre meno pesanti. Quando arrivavi davanti al portone dell'edificio e la vedevi eri felice di essere lì in quel momento.
Ma quella giornata era qualcosa di unico. Una noia indescrivibile.
Non me la cavavo male a scuola. Anzi, direi che sono una specie di "secchione". Ma non è come la gente pensa, io odio la scuola. La detesto. Ma so che devo impegnarmi e lo faccio. Per fortuna ho un particolare talento nelle lingue e la matematica, perciò per queste materie non spreco molto tempo.
Stavo quasi per decidere di lanciare il banco e tutto quello che si trovava sopra giù dalla finestra quando quella simpatica campanella e il suo soave suono hanno deciso di liberarci da quella interminabile tortura.
Subito Zoe si fionda davanti al mio banco. Anche lei era la mia migliore amica. Diciamo che noi tre siamo sempre stati molto legati. Siamo un bel trio e non ci separiamo mai.
-Finalmente è finita! Quanto è noiosa la storia?! Poi con la Rudolph sembra di passare davvero dei secoli in classe.- si rivolge a noi scocciata.
-Forza, andiamocene! Tra un po' facciamo la muffa su questi banchi- ribatte Jessie accennando uno sbadiglio.
Ci dirigiamo verso l'uscita dove sapevamo che Selena e Leo ci stavano aspettando. Loro concludono il nostro gruppo. Li conosciamo da circa sei anni. Ci conosciamo da meno tempo ma insieme siamo un gruppo incredibile.
Sapevamo che insieme avremmo fatto grandi cose.

💧JESSIE💧

Dopo quella noiosissima giornata di scuola non vedevo l'ora di stare con i miei amici e divertirmi, ma non avrei mai pensato che sarebbe successa una cosa simile.
💧💧💧
Siamo usciti dalla classe e ci siamo diretti verso l'uscita della scuola. Avevo una sete bestiale -forse a causa della pizza taglia super con salsiccia, cipolla, acciughe e olio tartufato della sera prima? Lo so lo so. Quando usciamo dagli allenamenti di pallavolo tardi la sera io e Zoe andiamo sempre a mangiare in pizzeria e ci divertiamo ad ordinare la pizza più strana e saporita... Ma lei vince sempre.
Resta il fatto che io sono una fanatica dell'acqua. Probabilmente ogni mattina a scuola mi scolo dalle quattro alle sei bottigliette. Non so perché ma sento di averne un gran bisogno.
Comunque avevo finito la mia scorta giornaliera di bottiglie prese da casa e non vedevo l'ora di arrivare al Mamy Café. È sempre stato il nostro luogo di ritrovo preferito, con quel suo stile anni '60, il cibo grasso che era una delizia e quell'aria confortante che ci ispirava ogni volta che mettevamo piede al suo interno.
Arrivati all'uscita Selena e Leo ci aspettavano flirtando palesemente. Lo hanno capito tutti che si piacciono ma ancora non lo vogliono ammettere.
-Ciao ragazzi...- inizia Selena un po' imbarazzata.
-Hey! Come va? Come è andata la lezione con la Rudolph?- cerca Leo di non far ricadere il discorso su lui e Selena.
-Una gran rottura!- risponde Rick.
-Vi avevamo avvisati, noi l'abbiamo avuta come supplente due settimane fa e siamo contenti che non ce l'abbiano rifilata di nuovo!- spiega Selena.
-Allora, andiamo al Mamy?- propone Leo.
-Molto volentieri! Ho finito le bottiglie!- dico io.
-Che? Non ci posso credere! Ma come fai?- dice lui accennando una risata.
Ci dirigiamo verso il Mamy mentre raccontiamo la nostra esperienza con la Rudolph quando:
-Emma!- grida Zoe.
-Che?- dice Leo sorpreso.
-Mia sorella! L'ho dimenticata, dovevo accompagnarla a casa dopo scuola! Vado, vi raggiungo tra poco. A dopo-
Non facciamo in tempo a rispondere che lei era già corsa via. Era davvero un fulmine.
Così continuiamo a camminare verso qualcosa che solo dopo avremmo scoperto che ci avrebbe cambiato la vita.

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