Arrivo a casa verso le due di mattina evitando di svegliare i miei genitori che ovviamente trovo in piedi davanti alle scale "Dove sei stato, signorino? Hai presente di che ore siano? Kyle non puoi continuare a vivere così! Hai un futuro fantastico grazie all'università e tu lo stai sprecando in serate con gli amici! Io credo che tu non te ne renda conto delle tue potenzialità! Ora vai a dormire e continueremo a parlarne domani" mi dice furiosa mia madre. Senza dire nulla vado in camera mia chiudendo a chiave la porta per impedire ai miei genitori di entrare. "Che palle eh?" mi chiede mio fratello seduto sul suo letto mentre legge una rivista porno "Fottiti Lukas" borbotto tirandogli un calzino puzzolente "Dai, stavo scherzando! Però mamma ha ragione. Ti stai rovinando. Se tu smettessi di frequentare quella gente forse mamma e papà ti lascerebbero in pace, una volta per tutte. Dopotutto hai quasi ventitré anni e dovresti iniziare ad essere indipendente, o mi sbaglio?" continua lui sedendosi sul letto per guardarmi negli occhi "Io...non posso abbandonare i miei amici e..." ma Lukas mi interrompe quasi urlando ma abbassa il tono della voce per non svegliare i nostri genitori "Loro non sono tuoi amici! Non so se te ne sei accorto ma ti stanno trattando come una bambola del sesso! Loro ti usano solo per il sesso e nient'altro. Hai notato che durante i giorni di vacanza loro non ti chiamano mai? Non ti chiamano perché si trovano un ragazzo da scopare per tutta l'estate e si dimenticano di te! Tu sei una ruota di ricambio per loro...niente di più. Ma lo sai anche tu che vali molto di più. Buonanotte" e detto questo si gira verso il muro ignorandomi completamente anche perché dobbiamo dormire. Mi sdraio sul letto e spengo la luce del comodino per poi addormentarmi. "Kyle! Svegliati che siamo in ritardo! Se non ti svegli ti scopo fino a che non ti metti a piangere e non sto scherzando" sibila Luke che è accanto al mio letto "Vorrei che tu lo facessi almeno saresti utile in qualche cosa ma so che non lo farai mai perché lo chiami incesto... perciò mi alzo" dico spostando le coperte per poi alzarmi sotto lo sguardo sorpreso di mio fratello che non sa come ribattere perciò, dopo avergli sorriso in modo soddisfatto, vado in bagno a cambiarmi velocemente con un maglione blu a collo alto e dei jeans grigi "Te ne pentirai di quello che mi hai detto" continua Luke uscendo per dirigersi verso la scuola che si riesce ad intravedere dalla finestra di camera mia. Faccio colazione con calma anche se ormai sono le undici e dodici e le lezioni sono iniziate tre ore fa ma comunque vado a scuola "Guardate chi è ritornato nel mondo dei mortali! Kyle Vasile!" urla un ragazzo che odio con tutto me stesso anche se ci ho fatto sesso un paio di volte e finiva sempre con lui che piangeva dal dolore "Ciao cazzo piccolo" gli dico facendolo arrossire mentre i miei compagni di classe ridono "Non sei divertente" borbotta lui prima di sparire dalla mia vista. Mi dirigo verso il mio armadietto che è stato occupato da un ragazzo più piccolo di me, credo del primo anno "Ei matricola! Che ci fai nel mio armadietto?" chiedo irritato facendolo sussultare dallo spavento prima di girarsi verso di me che rimango incantato dai suoi bellissimi occhi ambrati "S-scusa! Sono arrivato due mesi fa e la segretaria mi ha assegnato questo armadietto perché non apparteneva più a nessuno e..." ma lo interrompo bruscamente spaventandolo dell'altro "Non importa...si condividerà. Questa parte sarà tua e questa mia. Problema risolto. Come ti chiami?" continuo per farlo stare a suo agio con me anche se non capisco il perché "Michael Nagy...e tu devi essere Kyle Vasile, ho sentito molto parlare di te" risponde lui arrossendo mentre abbassa lo sguardo. Lo guardo in silenzio per qualche minuto prima di continuare a parlargli "Che cosa sai di me?". Mi guarda senza parole mentre le pupille si dilatano molto per l'eccitazione facendomi sorridere in modo malizioso "Beh...sei un ragazzo chiuso, che non mostra mai le proprie emozioni con nessuno. Ti sei portato a letto quasi tutti i ragazzi della scuola tranne quelli del primo e del secondo anno...non vieni quasi mai alle lezioni e comunque hai una buona condotta...poi non so altro" finisce lui abbassando lo sguardo sui suoi piedi perciò gli sollevo il mento con due dita affinché mi guardi e sorrido "E tu ci credi?" continuo sollevando un sopracciglio facendolo arrossire dell'altro senza sapere cosa dire e alla fine scuote la testa in segno di negazione "No, penso che tu sia una persona molto dolce e che può amare e distruggere allo stesso tempo, se vuole..." risponde lui serrando la mascella stizzito prima di prendere i suoi libri e salutarmi per poi dirigersi verso la sua prima lezione. Lo guardo allontanarsi da me prima di svoltare dietro l'angolo e scomparire. Faccio un sospiro stanco per poi andare in un bar che si trova nell'ala ovest dell'università "Un caffè" dico al ragazzo biondo che mi sorride amichevolmente mentre aspetta che la mia ordinazione sia pronta "Allora Kyle? Tuo fratello ti ha convinto ad uscire da casa o è stata una tua idea?" mi chiede lui mentre mi serve il caffè da me ordinato "No e fatti i cazzi tuoi" rispondo irritato per poi andarmene dopo aver bevuto la bevanda calda e piena di caffeina che mi sveglia completamente. Esco dalla struttura universitaria e vado nel parco lì vicino per stare solo ed immerso nella mia musica che mi impedisce di pensare a tutto, sopratutto a quel ragazzino che mi tormenta la mente sin da quando abbiamo parlato. Mi sdraio sul prato e guardo le nuvole che si muovo lentamente nel cielo fino a quando non mi compare il viso di Michael tutto sorridente "Ciao! Ho un ora libera perciò sono uscito e ti ho visto qui tutto solo soletto e volevo salutarti...ti dispiace se sto con te? Che ascolti?" mi chiede lui togliendomi una cuffietta dall'orecchio "Non la conosco ma comunque mi piace" continua lui sorridendo spensierato sorprendendomi. "Ma non hai paura di me? Cioè...io potrei stuprarti qui dietro l'angolo e nessuno se ne accorgerebbe...perché continui a starmi intorno?" gli chiedo dopo qualche minuto di silenzio mentre ascoltavamo la canzone "Potresti ma so che non lo farai...io mi fido di te" risponde lui alla fine prima di chiudere gli occhi e addormentarsi dopo pochi secondi. Lo guardo in silenzio perdendo completamente la cognizione del tempo "Kyle? Che cosa stai facendo?" mi chiede mio fratello che è appena uscito da scuola "Beh...mi riposavo..." rispondo senza incontrare il suo sguardo sorpreso "E tu ti stavi riposando accanto ad una matricola...tutto nella norma, direi" continua lui sarcastico senza lasciar perdere perciò mi alzo irritato portandolo via dal ragazzo. Ritorniamo dentro la struttura scolastica dove ci sono dei professori che mi guardano sospettosi "Che hai fatto al povero ragazzo? Se qualcuno sembra essere felice di averti intorno significa che è completamente impazzito o vede in te qualche cosa che nessuno riesce a vedere" continua Luke serio come se gli importasse veramente qualche cosa della situazione che ha visto prima "Io non lo so...l'ho incontrato questa mattina davanti al mio armadietto e abbiamo parlato. Poi oggi pomeriggio è venuto da me in giardino e si è messo ad ascoltare la mia musica. Io non sono riuscito a fare nulla perché il mio corpo mi vietava di pensare a qualsiasi cosa pervertita su di lui...io non capisco" rispondo alla fine corrugando la fronte mentre vedo arrivare Michael che ci ha notato vicino alle macchinette "Pensavo te ne fossi andato e...- inizia lui per poi interrompersi appena vede mio fratello e si incupisce - Ah...non sapevo avessi compagnia. Scusa, levo il disturbo" e detto questo si allontana a passo svelto con le spalle basse mentre una sensazione di tristezza e di colpa nasce in me. "Bravo. Guarda che hai fatto. Ora penserà che io lo stia prendendo in giro!" urlo arrabbiato girandomi verso Luke che mi sta guardando sorpreso e senza parole "Non è quello che stai facendo? Lo hai sempre fatto con tutti...o questa volta è diverso?" mi chiede lui sollevando un sopracciglio come se già sapesse la risposta infatti annuisce e prende le chiavi di casa dalla tasca "Fai quello che vuoi. Poi non voglio prendermi cura psicologicamente di quella matricola perché ha il cuore spezzato a causa del mio fratello stronzo. Ci vediamo a casa" e detto questo si avvia verso l'uscita della scuola. Appena supera la soglia della porta corro verso la direzione di dove potrebbe essere andato Michael e infatti lo trovo seduto in silenzio in una rampa di scale nascosta da una colonna "Ei...senti. Io non so a cosa tu abbia pensato e mi dispiace. Io non voglio prenderti in giro..." inizio stando davanti a lui che sta facendo dei disegni su un taccuino. Lui continua a rimanere in silenzio per altri secondi prima di posare la penna e guardarmi negli occhi "Io pensavo che tra di noi sarebbe nato qualche cosa...ma a quanto pare mi sbagliavo. Tu e quel ragazzo...sembravate così intimi che mi sono sentito morire dalla vergogna" risponde lui arrossendo tantissimo prima che io scoppi a ridere sorprendendolo "Q-quel ragazzo è mio fratello! Mi fai morire" gli dico mentre continuo a ridere fino a quando mi manca il fiato. Cerco di respirare normalmente prima di osservare Michael che è sempre più rosso in viso "Io...mi dispiace di aver fatto quella sceneggiata. È che ho avuto paura di aver sbagliato in qualche cosa e che ti avessi già annoiato" continua lui sorridendo in modo imbarazzato addolcendomi "Non hai sbagliato nulla. Sei perfetto così. Dai, usciamo da qui" dico allungando la mano verso di lui che afferra prontamente come se aspettasse da tutta la vita questo momento. Usciamo all'aria fresca mentre intravedo il sole che sta tramontando nonostante siano le quattro e mezza "Michael! È da tutto il pomeriggio che ti sto chiamando e tu nemmeno un messaggio mi hai scritto! Che fine hai fatto?" urla una donna con i capelli neri come quelli di Michael che ha abbassato lo sguardo per terra a disagio "Mi scusi, ma lei chi è? Chi si crede di essere nel trattare in questo modo Michael?" le chiedo irritato senza sapere cosa fare anche perché questa donna non mi piace più di tanto "Io chi sono?! Io sono la madre di Michael! Tu invece chi sei! E come ti permetti di trattarmi in quel modo?!" urla lei con le guance rosse dalla rabbia. Rimango in silenzio mentre Michael va via in macchina con sua madre dopo avermi salutato con un lieve sorriso imbarazzato. Aspetto qualche minuto prima di ritornare a casa dove trovo Luke che si sta baciando con un ragazzo che avevo già visto qualche volta insieme a lui fuori da scuola "Ciao...ho appena litigato con la madre di Michael...è stato divertente" gli dico per poi salire in camera mia dove decido di farmi una doccia rilassante. Mi sdraio sul letto appoggiandomi con la schiena al muro e decido di guardarmi un porno sul mio computer portatile dopo aver chiuso la porta a chiave. Da quanto ero eccitato non ho resistito nemmeno dieci minuti. Mi lavo le mani e decido di guardare un film horror giusto per distrarmi dal pensiero costante di Michael.
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Sex Life
RomanceKyle Vasile è un ragazzo che frequenta l'università e cerca di godersi la sua vita da adolescente nel migliore dei modi possibili: sesso e serate tra amici. Non ha mai avuto un amico né un ragazzo e lui non sa cosa significhi veramente amare qualcun...