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Ognuno di loro se ne rimane con quel piccolo inizio di tristezza nel cuore, senza il coraggio di condividerlo col proprio bimbo. È solo un modo per proteggerli, in fondo, perché chi mai vorrebbe rattristare il proprio bimbo? Eppure, la favola che nessuno finisce di raccontare è un pezzetto d'anima che tutti possiedono; e come lei, tutti i pezzetti d'anima di tutto il mondo sono acquari abitati da un solo pesciolino, una lacrima che gira solitaria. E quella lacrima, ogni lacrima, non sparisce, nemmeno se fai finta di niente, neppure se non ne parli mai.
Se tutte le mamme e i papà della terra scegliessero di raccontare tutta la favola che nessuno mai finisce di raccontare, forse tutti i bimbi piangerebbero. Forse le loro lacrime sgorgherebbero inizialmente come goccioline, poi come piccoli ruscelli e infine come fiumi. E così, forse, anche le mamme e i papà di tutta la terra piangerebbero, vedendo i propri bimbi piangere. Tutte queste lacrime uscite da ciascun pezzetto d'anima triste, attirate all'esterno dalla favola che ha sete di lacrime, scenderebbero su ogni guancia, poi cadrebbero a terra arrivando in breve tempo a riempire la stanza, su su fino al soffitto di ogni casa, e infine uscirebbero dalle finestre che diventerebbero così gli occhi piangenti delle case, per poi riempire le strade. Pian piano tutte queste lacrime andrebbero a mescolarsi con le lacrime di tutti gli altri che hanno finito di leggere la favola, formando un acquario sempre più grande, e poi un mare, e poi un oceano. Ma a quel punto succederebbe una magia. La favola che nessuno mai racconta smetterebbe di avere sete e diventerebbe un posto nuovo, grande come un oceano, in cui si nuota insieme, in cui ci si racconta tutto fino alla fine, anche le cose tristi. E pian piano, a ogni lacrima in più, a ogni carezza in più che l'asciuga, la favola che nessuno finisce mai di raccontare smetterebbe di far paura. Perché dentro tutti, che siano favole, mamme, papà o bimbi, abita una lacrima. Ma se la si racconta, se la si lascia uscire, se la si lascia andare a mischiarsi alle altre, se la lascia asciugare da una carezza, allora farà meno male.

storia di una lacrimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora