Melissa

11 3 1
                                    

Oddio mio sono le  tre del pomeriggio e mi sono appena svegliata allora corro subito a svegliare Angelica ed Edoardo che dormono ancora . Devo dire la verità che eravamo veramente stanchi !!
Si però pure noi a metterci a dormire alle sei del mattino perché ci siamo persi in chiacchiere e ad interrogare Angelica sul suo " Lui" !!
Wow lei è una bellissima ragazza molto bella . Ha dei stupendi occhi chiari e dei capelli di un bel color caramello e poi non parliamo del suo bel faccino tondo e chiaro con un po' di lentiggini sul naso e sulle guance . Sì, è molto bella lo devo ammettere e non sono mai stata invidiosa di lei , anzi la ammiravo .
Lei è molto estroversa e divertente, mentre io sono timida è semplicemente imbarazzante. Sono veramente un caso disperato, mentre lei no .
Ma dai si vede con qualcuno da ben sei mesi , è brava a scuola , ha tanti amici e tutti le vogliono bene .Lei è semplicemente perfetta .
Tutte quante qui a Taranto vorrebbero essere come lei e tutti per qualsiasi cosa che succeda devono paragonare Angelica alle loro figlie sminuendole . Insomma Angelica è l'esempio dell'intera Taranto.
"Dai Angelica alzati che è tardissimo non possiamo passare tutta la giornata a dormire "le dico mentre le scuoto la spalla. Lei apre subito gli occhi e sbadiglia si stira e infine mi regala uno dei suoi bellissimi sorrisi, quelli che ha preso da zia Maria .
" Ma che ore sono ?" Mi chiede e io le rispondo prontamente " Sono le tre del pomeriggio" la guardo e poi aggiungo " Forza preparati che oggi andiamo a fare una passeggiata in lungo mare " lei mi guarda ingrandisce di più il sorriso , strilla di gioia e poi si alza in fretta , mi abbraccia e mi dice " Non vedo l'ora " uscendo dalla stanza per andare a prepararsi .
Mentre aspetto che lei si prepari vado da Edoardo e lo sveglio e quando gli dico che piani ho per questo pomeriggio mi sorride entusiasta e secondo me non vede l'ora anche lui di andare nel nostro posto.
Sì, esatto il " nostro posto ".
Mi ricordo bene che quando eravamo piccoli facevamo delle lunghe passeggiate lì . Passavamo tutto il tempo lì , giocavamo lì, parlavamo di cose che nessuno avrebbe dovuto sapere e magari piangevamo pure insieme , certo ... Edoardo no , anzi rideva di noi e poi ci consolava con delle patatine scadute da mesi di un orribile e vecchio negozietto nel angolo della strada .
                                   ~~~~
"Ahh, che profumo di mare!!! Mi è mancato " ci informa Angelica appoggiando i gomiti sulla ringhiera  vicino ad un lampione ormai già acceso. Sta diventando buio .
E già...,  che sta diventando buio sono le sette del pomeriggio siamo usciti tardi da casa perché Angelica  ci ha messo un sacco di tempo per prepararsi . La guardo e le dico " Si è proprio bello stare qui "
Edoardo mi sembra un po' strano e allora gli chiedo cosa non va " Niente sono solo un po' stanco " mi risponde senza alcun contatto visivo .  Allora gli do una pacca sulla spalla per fargli capire che ci sono in caso di bisogno , ma lui si volta e incomincia  a camminare e poi lo imitiamo anche io e Angelica .
Che strano !! Cos'è successo?
Io non capisco !
Ma all'improvviso mi viene in mente il punto in cui ci eravamo fermati prima . Oh Gesù !!
Ma lì era il punto in cui avevamo messo il lucchetto io con Angelica e Edoardo . Quel lucchetto, sì, sì proprio quello .
Non ci posso credere che me ne sia dimenticata . Allora mi blocco all' improvviso, i due se ne accorgono e mi guardano confusi ma quando torno vicino alla ringhiera Edoardo capisce subito che cosa sto per dire .
Angelica segue Edoardo che mi viene incontro a passo rigido , sembra imbambolato !
Li guardo negli occhi e poi indico il punto in cui si trova il lucchetto un po' arrugginito.
Angelica mette la mano davanti la bocca e le lacrime cominciarono a scenderla dalle guance.
Edoardo si guarda la punta dei piedi , e le sue mani sono lungo i fianchi stretti in due pugni . Non pensavo stesse piangendo finché una lacrima gli scende dalla guancia e cade a terra . Io pure sto piangendo.
" Ragazzi mi dispiace di avervi fatto venire qui , non mi era venuto in mente " dico .

Flashback ( quando avevo sette anni )
" Papà ci porti a fare un giro in lungo mare ? " chiede Edoardo a suo padre per la medesima volta sperando in un sì.
Io e Angelica siamo stanche perché abbiamo giocato all'acchiapparella mentre Edoardo aveva il mal di pancia e non riusciva a giocare .
" Va bene , però solo per poco appena dico di tornare a casa sarà così senza ma ne però . Siamo intesi ?" il padre alla fine concede .
Allora saliamo tutti in macchina ed eravamo pronti per partire .
Lo zio oggi è un po' strano sembra arrabbiato e anche puzza di ...
Non lo so , puzza di una cosa che gli adulti chiamano alcol . Io non l'ho mai provato e mai lo farò . Se ha questa puzza sgradevole figuriamoci eh sia buono ?!
( Bring, bring )
Squilla il telefono dello zio .
Lui risponde e mi sa che non sia felice di sentire quella persona che ha chiamato perché sta alzando la voce ed è strano che lui lo faccia non lo fa mai , lo zio è tranquillo , molto calmo .
( bipppppppppppp...)
Sento suonare , ma stavolta non è più il telefono sono le macchine che suona al clarcson allo zio .
( bum)
Sentiamo un grosso tonfo e poi delle sirene , mi sembra quelle dell'ambulanza e anche quelle della polizia . Ci sono luci ovunque ma io non vedo niente , vedo tutto sfumato ,ho il fiato pesante , fatico a respirare.Giro la testa e vedo Angelica ed Edoardo con gli occhi chiusi . Guardo verso la direzione dello zio mi lui è pieno di sangue .
Apro la bocca per parlare , per dire qualcosa e magari chiedere aiuto , ma con scarsi risultati. Non ho alcuna forza , il mio corpo mi sta abbandonando .
Vedo tutto nero , sempre più nero fino a vedere il niente, il buio totale .
~~~~

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 22, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

L'inferno più grande , amarti in silenzio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora