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eravamo sulla panchina ad ammirare il panorama, c'era silenzio tra noi due fino a quando alaya non decise di aprire bocca.

"taerim" sospirò.
"che ha fatto sta volta?" chiesi girandomi di colpo verso di lei cercando il suo sguardo.
poi si girò e i nostri sguardi si incontrarono, i suoi occhi brillavano dalle lacrime.
"il solito. non la capisco però, ogni volta che sto bene e ho un motivo per esserlo, lei vuole portarmelo via eppure io non le ho mai fatto nulla di male." abbassò lo sguardo pronunciando quelle parole.
"anche se il motivo della mia piccola felicità mi sta facendo avere dei dubbi.." continuò.
"parla, al." la incoraggiai preoccupato.
"hyunjin, chi sei?" il cuore mi andò in gola.
"c-che dici?" cercai di stare calmo, in realtà stavo sudando freddo.

alaya sospirò.

strofinò le mani sulle sue cosce, agitandosi un po' "potrei sembrare una pazza, ma sta cosa mi sta mandando a puttane il mio cervello." disse.
"hyunjin tu mi hai resa così felice in questo poco tempo, non stavo così bene con qualcuno da tantissimo-" fece un respiro profondo.
"ma ho questo presentimento che tu mi stia nascondendo qualcosa di davvero grosso, so che non ci conosciamo da tanto e magari vorresti dirmelo, ma è troppo presto. è solo che ho questa impressione che tu me lo voglia nascondere per sempre e io le bugie non le sopporto." continuò.
"il primo giorno-" fece un altro respiro.
"il tuo primo giorno di scuola, durante il cambio dell'ora-" si bloccava in continuazione, non riusciva a parlare.
"ho visto una cosa." "merda." pensai

"hyunjin, com'è che i tuoi occhi diventano rossi?"
persi un battito.

alaya's pov
"alaya-" sospirò il ragazzo.
tutto d'un tratto, mi prese il braccio avvicinandomi a lui.
così vicina che il mio petto sfiorava il suo così come i nostri visi, ma poi sentì il suo fiato sul mio collo.
il mio cuore iniziò ad accelerare e sentivo qualcosa allo stomaco. il suo naso e le sue labbra mi stavano sfiorando il lato del collo, proprio sotto l'orecchio.
brividi su tutta la schiena e gambe.
lo sentii ringhiare leggermente e pochi secondi dopo ritornò sul suo posto.

spostai lo sguardo per guardarlo e quasi urlai.
i suoi occhi erano rossi come quel giorno, la pelle più pallida e i suoi denti i suoi canini erano più lunghi, appuntiti e affilati.
lui ringhiò e si alzò velocemente per andare da un parte, lo seguii con gli occhi e si era messo sotto il piccolo tetto dove stava la porta per andare a scuola, in ombra.
non sapevo che fare e stranamente non ero spaventata come
pensavo, continuavo a guardarlo.
si era messo seduto per terra con la testa e schiena contro il muretto. non pensandoci due volte, lo raggiunsi.

mi accovacciai alla sua altezza per averlo faccia a faccia.
"sono un mostro.." sussurrò.
"non lo sei." dissi immediatamente, come se la parole fossero uscite da sole dalla mia bocca.
più lo guardavo, più mi batteva forte il cuore, poi mi accorsi delle due lacrime che scesero dal suo viso.
"hyunjin-"
"perché non stai scappando?" mi interruppe.
non lo sapevo nemmeno io, non ero assolutamente spaventata da lui e questa cosa, al dire il vero, mi preoccupava.
"non ti faccio paura?" a quella domanda riuscì soltanto a muovere la testa per dire "no."
"anche gli altri sono così." affermò.
"eh?" "già."
"sai la 'medicina' che non aveva preso han quel giorno quando siamo andati a pranzare?" annuì.
"in realtà è un antidoto però temporaneo, che ci trasforma in esseri umani, letteralmente. possiamo stare sotto il sole, mangiare quello che mangiate voi e così via. l'unica caratteristica è che non possediamo nemmeno con questo è guardare il nostro riflesso. questo antidoto lo dobbiamo prendere ogni giorno per andare a scuola e se non lo prendiamo ogni ventiquattr'ore, ci ritrasformiamo piano piano, per questo jisung si è sentito male."
"e come fai a trasformarti così se hai preso l'antidoto?" chiesi curiosa.
"quando sono vicino a una persona con un sangue molto dolce, come piace a me e a tanti altri..vampiri" a quella parola delle scariche di brividi fecero strada sul mio corpo.
"e tu hai un sangue davvero dolce, riesco a sentirne l'odore da qui, basta che non mi avvicini molto, potrei trasformarmi completamente o perdere il controllo." hyunjin abbassò la testa, come se fosse vergognato da tutto questo.
"e l'altro motivo è la rabbia. quando ci arrabbiamo molto, soprattutto se abbiamo il nostro nemico in fronte a noi, l'antidoto perde il suo effetto quasi del tutto." alla fine sospirò giocherellando con i bottoni della sua uniforme.
"mi faccio totalmente schifo" disse rompendo il mio cuore in mille pezzi. odio quando le persone dicono certe cose su se stesse, abbattendosi in quel modo.

"hyunjin." lo chiamai
"che c'è?" la sua voce si ruppe in quella domanda, era sull'orlo di piangere.
istintivamente mi avvicinai e lo abbracciai con tutte le mie forze.

gocce calde adagiarono sulla mia spalla bagnandola piano piano, le sue braccia non molto robuste tenevano stretto il mio corpo contro al suo e si lasciò andare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 06, 2020 ⏰

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vampire | hyunjin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora